Le carezze salvano la solitudine. La più immediata è l'ascolto. Diventare compagnia partecipe, ascoltando edifica castelli invisibili, ma percepibili. Li vedi immensi nel tempo, nel ricordo. Un'altra carezza è il consiglio. Diventare custode dei passi di un altro, edifica percorsi invisibili, ma percepibili. Li vedi immensi nel tempo, nel ricordo. La terza carezza si chiama comprensione. Diventare capaci di provare a provare, edifica punti di vista alternativi alla miopia dell'unica nostra vita possibile. La quarta carezza è il perdono. Diventare l'opportunità di ricominciare, edifica sorrisi visibili e immediati per il tempo del "per sempre" e la quinta carezza vorrei poter essere capace di esserlo io per te.
Nessun commento:
Posta un commento