sabato 29 agosto 2015

KeirArt alias Ilaria Toscano - Alberto Zuccalà




Nata nella periferia di Roma nel 1992,
 si diverte a dar via libera alla sua creatività nei più disparati modi.

Solare, Curiosa, Poliedrica, Sognatrice a volte Introversa rifugiandosi tra le nuvole del suo mondo.
Si definisce come un diamante dalle mille sfaccettature.

Il lato del Graphic Designer:
Amo tutto ciò che è colorato fin da piccola, creare e disegnare quello che la mia mente suggerisce, “giocando” con i colori. Dopo aver appreso l’abilità di smanettare con l’informatica, ho da subito iniziato a fondere le due cose insieme.
Sono alcuni dei motivi per cui ho voluto intraprendere il sentiero del Graphic Designer.

Sono Abile nella Grafica Editoriale & Design, mi occupo della creazione di Loghi, Depliant, Biglietti da visita, Pagine Pubblicitarie, Cover Cd, Tableau Matrimoniali, Personalizzazioni etc.
Mi occupo anche di Artwork, Digital Composing e Photo Retouch.
Il lato Fotografico:
Sono un’appassionata di Fotografia, studiando da Autodidatta.
Adoro la fotografia in Bianco e Nero, la lomografia e il Vintage.
Impazzisco per le foto Istantanee, derivate magari da una bella Polaroid anni 70/80.

Amo Sperimentare giorno per giorno creando combinazioni fotografiche sempre nuove.
Amo i dettagli, osservo ogni particolare che mi suscita un’emozione e cerco di immortalare il momento con uno scatto, così da fissarlo nel tempo.
Fotografi preferiti: R. Doisneau, E. Erwitt.

Il Lato Artistico:
Mi diletto nella Pittura, anch’essa eseguita da Autodidatta.
Utilizzo colori acrilici su tela creando effetti materici applicando sabbia, oggetti in rilievo, etc.
Dipingo anche su altri materiali, per personalizzazioni e richieste.

Lascio scivolare il pennello sulla tela in modo istintivo.
Mi lascio guidare dall’intuizione del momento.
Lo trovo un ottimo modo per sfogarsi, quasi come se, attraverso il pennello, fluissero fuori le mie emozioni che, in un modo o nell’altro, si affollano nella mia mente.
Autore preferito: Gustav Klimt.

Elaboro, Progetto e Realizzo bijoux e gioielli con diversi materiali, lavorando diversi metalli: Alluminio, Rame, Ottone e Stagno;
Mi piace Riutilizzare e donare nuova vita agli oggetti di Riciclo, come Cd, Bottiglie, Tappi ecc;
Utilizzo anche la tecnica del pirografo incidendo sul legno, sughero ecc


.


E’ una Perfezionista in tutto ciò che fa e gli piace esserlo.
La sua frase, detta in dialetto romano è: “ Le cose o so fatte bene, o non se fanno pe niente ! “


Se ti ho incuriosito vienimi a trovare sulla mia pagina Facebook e non dimenticarti di lasciare il tuo Like per ricevere gli aggiornamenti e le novità!
Fb: www.facebook.com/keirart  
Sito web: www.keirart.altervista.org
Email: ilariatoscano92@gmail.com

[ Tutte le immagini sono coperte da Copyright ©KeirArt - ©Ilaria Toscano ]

giovedì 27 agosto 2015

Fabio Prota e il suo album "Mania Super Moenia" - Alberto Zuccalà





Fabio Prota racconta la “follia” nel suo disco “Mania Super Moenia”

Fabio Prota, barese classe 1984, prima ancora di essere un medico aspirante psichiatra è un pianista, la cui formazione musicale inizia molto presto. Infatti a soli 7 anni intraprende lo studio dello strumento, che non lascerà più dedicandosi in primis alla musica classica presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari e maturando, poi, esperienze live e in studio con formazioni attive in svariati generi musicali, quali rock, folk, reggae, progressive, metal, funk, jazz. Nel 2013 si laurea in Medicina e Chirurgia con una tesi in psichiatria sui Disturbi Psicogeni del Movimento. Conseguita l’abilitazione all’esercizio della professione, intraprende l’attività di medico volontario presso la Clinica Psichiatrica del Policlinico di Bari. Da quel momento affianca medici strutturati e specializzandi del reparto nella routine quotidiana. Contestualmente accetta con entusiasmo la proposta della Dott.ssa Viola di condurre un laboratorio di musica rivolto ai pazienti ricoverati coadiuvato da alcuni studenti del Corso di Laurea in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica. Un’esperienza che lascia in lui un segno indelebile a tal punto da pensare di raccontarla in qualche modo. Nel frattempo, assecondando una suggestione di Luciano Sonzini (sales and marketing executive della Masseria “Il Frantoio” di Ostuni), si esibisce dal vivo per la prima volta con il solo pianoforte in due concerti fra l’estate del 2013 e del 2014 presso l’uliveto secolare della masseria stessa improvvisando un commento musicale ai più celebri cortometraggi del regista, illusionista ed attore francese George Méliès. Da questo contesto ricava idee per impostare la scrittura di nuovi brani perché, com’è noto, l’improvvisazione non è altro che una composizione estemporanea. All’inizio del 2015 Fabio, molto attivo e presente sul web, inizia a ricevere numerosi feedback positivi da ascoltatori provenienti da Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Australia, i quali chiedono espressamente di poter acquistare su iTunes un suo disco in piano solo.
Tutto ciò agisce da trigger definitivo nella decisione di entrare in studio, il Bobo Studios di Capurso (BA), per cui Fabio, avvalendosi della collaborazione professionale di Giuseppe Bolognini, registra del materiale sonoro nel quale tendono a confluire non solo i suoi recenti vissuti come medico, ma anche i suoi 24 di musica e i 31 di vita. Osservando il lato clinico e soprattutto umano dei pazienti, opera una riflessione sulla "pazzia", categoria intorno alla quale l'opinione pubblica italiana ancora oggi erge mura che sembrano conferire maggiori certezze ai "carpentieri" di turno, i quali, forse, non si rendono conto che dall'altra parte ci sono uomini e donne che lottano quotidianamente per la propria salute mentale. Vi siete mai soffermati su quanto la volgarmente detta follia sia strettamente legata alla natura? Athanasios Koukopoulos, uno dei massimi esperti in tale campo a livello mondiale, affermava che "le stagioni, con i loro complessi cambiamenti climatici in luce, temperatura, umidità, insieme alle variazioni circadiane, determinano la ciclicità dei ritmi biologici". Poiché tali oscillazioni riguardano tutti noi, non sarebbe il caso che i "carpentieri" iniziassero ad abbattere le barriere, metafora dello stigma, liberando la propria intelligenza e la propria affettività coartate sotto il peso dei moderni ritmi frenetici e del progresso tecnologico?
Il titolo dell’album è Mania Super Moenia: un’assonanza fra inglese e latino per offrire all’ascoltatore la prospettiva sulla “follia” (Mania) vissuta “oltre le mura” (Super Moenia). Il disco è disponibile per il download digitale su iTunes, Google Play Music, Amazon




Ecco la tracklist:

  1. A Coin Called Spring
  2. A Midsummer Morning Madness
  3. Stigma
  4. Super Moenia
  5. The Phone Is Smart, Are We?
  6. The Best Medicine
  7. Over The Rainbow*

Tutti i brani sono composizioni originali di Fabio Prota tranne * (H. Arlen - E.Y. Harburg)
1)    A Coin Called Spring – due superfici opposte, per questo motivo ho scelto una moneta per simboleggiare la doppia natura che ho potuto osservare quasi in ogni paziente con il quale ho lavorato: infatti durante la routine mattutina in reparto loro si mostravano solo parzialmente, mentre nel corso dei laboratori pomeridiani di musica gli stessi erano più motivati ad esprimersi liberamente. Questa moneta l’ho chiamata Primavera perché proprio durante questa stagione si osservano nei pazienti i cambiamenti più significativi.
2)    A Midsummer Morning Madness – per intitolare questo brano ho chiesto un piccolo prestito a William Shakespeare. Questo brano è piuttosto autobiografico perché ho composto il suo tema centrale durante un raptus che mi ha colto in una “mattina di mezza estate” mentre stavo studiando per sostenere l’esame di neurologia all’università. Ecco un esempio lampante di come quel confine che spesso tracciamo fra normalità e “follia” sia così labile da poter essere attraversato da ognuno di noi in qualsiasi momento con esiti che, nel mio caso, sono stati produttivi, ma in altri possono essere destruenti. Insomma questo è un monito per tutti coloro che tendono facilmente ad isolare sia concettualmente sia praticamente le persone affette da patologia mentale.
3)    Stigma – questo brano rappresenta il mio tentativo di farvi provare per pochi minuti il peso che ogni paziente ricoverato in un reparto di psichiatria o che semplicemente necessita di alcune sedute di psicoterapia sopporta a volte per una vita intera. Ancora oggi nel 2015 in Italia persiste la subcultura della stigmatizzazione nei confronti delle persone con disturbi della psiche. Peraltro questo malcostume non inficia solo la buona riuscita del trattamento medico, ma rappresenta anche un ostacolo insormontabile nella relazione del paziente con amici e familiari. http://www.youtube.com/watch?v=IWOjhJQrNHk
4)    Super Moenia – oltre le mura: questo è in sintesi il messaggio di tutto il disco sia perché con questo racconto la mia esperienza vissuta con i pazienti oltre le mura fisiche del reparto di psichiatria sia perché invito voi a superare le mura che spesso voi stessi costruite per poter avere la sensazione di essere più al sicuro dalla “follia”.
5)    The Phone Is Smart, Are We? – alzi la mano chi di voi non ha uno smartphone! Questo strumento che da una parte è di indubbia utilità per la sua “intelligenza”, dall’altra sta contribuendo a ridurre drasticamente i rapporti umani fra persone “normali”, che spesso vengono assorbite dal proprio smartphone al punto da alienarsi da tutto ciò che le circonda tanto da somigliare sempre di più a quei “folli” che tanto stigmatizzano. Questo brano, dunque, è una provocazione: il telefono è “intelligente”, e noi?
6)    The Best Medicine – il titolo di questo brano è parte del celebre pensiero del filosofo Platone, secondo cui “la musica è la miglior medicina dell’anima”. Ho sempre creduto nel potere della musica: dopo l’esperienza nel reparto di psichiatria che ho provato a raccontarvi con questo disco ne sono sempre più convinto.  http://www.youtube.com/watch?v=TgOVomZVixQ
7)    Over The Rainbow – ho scelto di concludere questo lavoro con un grande classico sia perché ne amo la melodia sia perché nel suo titolo c’è la parola inglese “over” che riecheggia il  latino “super”, cioè rafforza l’invito ad andare “oltre”. Ed è anche un augurio a tutti voi di poter conservare, se già ne avete uno, o di trovare un posto “over the rainbow”.

Il booklet digitale del disco è disponibile gratuitamente.





 immagini:  © Massimo Concordia,  © Eddie Granny Smith, la copertina dell’album, il cui dipinto centrale è stato realizzato appositamente dall’artista Michele Carminati, mentre la produzione grafica è a cura di Massimo Concordia. 

Disponibile su iTunes e store digitali

martedì 25 agosto 2015

"UNA CANZONE PER IL NEPAL" (artisti uniti per il NEPAL) - staff




E’ un progetto ideato dal produttore artistico Matteo Bianchi con il sostegno del co produttore Marco Radaelli. Vanta la partecipazione di 45 artisti provenienti da tutta Italia per la realizzazione di un brano musicale inedito mirato alla raccolta fondi per i terremotati del NEPAL. Il brano verrà accompagnato da un videoclip realizzato dal grande regista Simone Cannata.
Il progetto ha permesso di unire 45 artisti italiani in un esperienza davvero unica con questo obbiettivo comune.

Questo progetto aiuterà la popolazione nepalese grazie all’appoggio di Stupa Onlus.

Stupa Onlus è una associazione umanitaria che si è costituita in Italia a Pisa il 3 marzo 2007. I 47 fondatori di questa associazione hanno maturato la volontà di costituire l’associazione dopo aver partecipato al primo incontro internazionale dei costruttori di Stupa tenutosi il 10—11—12 novembre 2006 presso l’Istituto Buddista Lama Tzong Khapa in Pomaia (Pisa) Italia. I fondatori provengono da 12 paesi diversi nel mondo.
STUPA Onlus ha lo scopo di promuovere, programmare e gestire attività di beneficenza umanitarie nel continente asiatico, africano e dell’america latina, attività senza scopo di lucro, finalizzate esclusivamente ad azioni di supporto, sviluppo, tutela, protezione, e prevenzione riguardanti assistenza sociale ed umanitaria attraverso la beneficenza, senza discriminazioni ideologiche, politiche, di razza, religione ed appartenenza, svolgendo attività di assistenza sociale e beneficenza. L’Associazione persegue esclusivamente finalità benefiche di solidarietà socialeQuesto è un progetto finalizzato a ricostruire tutti gli Stupa presenti in Asia: Tibet, Cina, Nepal, Bhutan, Mongolia, Ladakh, India, Sri Lanka, ecc.Il progetto si occupa del restauro di tutti gli Stupa abbandonati e in rovina presenti in Asia e che sono stimati essere circa 24.000, con la collaborazione degli artigiani locali, con il recupero e lo sviluppo di aree anche turistiche.In tutte le zone povere, durante i restauri e dove necessario, verrano allestiti ambulatori medici e strutture per la diffusione dell’istruzione e principi di base per le norme igieniche elementari.

Per maggiori informazione riguardo i progetti di Stupa Onlus visitare: Sito web: http://www.stupa-onlus.org
Facebook: http://facebook.com/stupa.onlus



 
Si ringraziano:
Stupa Onlus
Matteo Bianchi: Produttore
Marco Radaelli: Co Produttore
Simone Cannata: Regista musica di: MATTEO BIANCHI
testo di: AA.VV.

FABRIZIO GRECO: BATTERIA
ANTONIO GIARLETTA: BASSO ELETTRICO
ANTONINO PEZZA: CHITARRA ELETTRICA
MASSIMO DI LENA: TASTIERE
MATTEO BIANCHI: PIANOFORTE E TASTIERE

PRE-PRODUZIONE:

LUCA MEZZADRA: CHITARRE
ANDREA BALLEARI: BASSO ELETTRICO
CARLO ALBERTO GARZONI: CHITARRE ACUSTICHE
ROBERTA MUGGEO: CORI

VOCI:

PAOLO ZANETTI
MATTEO BIANCHI
CECILIA POLIMENI
SARA CLERICI
SABRINA COCUCCIO
ALESSANDRO FRAONE
ALESSANDRO BEZZI
ELISA CELADA
FABRIZIO POLLIO
ROBERTA MUGGEO
SIMON MACLEUD
ANGELO SIRACUSA
VALENTINA BASSI
EZIO PEDRONI
WILLIAM FIORI
GIAMPI CURTI
FABIEN PHACS
ORAS DE LUCA
MATTEO "SLAB DEE" SEGRETO
MARK WOOD
EDMEA
ANITA ROSSI
LILY
JESSICA SACCOMANI
MASSIMILIANO CUZZIOL
GINO LA GRASSA
ANDREA VETRALLA
GIULIA CAMPO
GIULIO VIRAT LAROVERE


HeLLeR Gratitude


SKORPION RAP:
-ALESSANDRO BIANCHI
-MATTIA SCIACCA
-MATTEO FUSTO, DANIEL SCORDO)



REGISTRATO NEL 2015 PRESSO:
bSTUDIOREC di MATTEO BIANCHI (MILANO)
MASSIVE ARTS (MILANO) DA ADEL
MASTERING: ALBERTO CUTOLO
VOCAL COACH: ROBERTA




UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A:
ILARIA SGRO'
MONICA BISCUSO
ROBY CANTAFIO

PARTNERSHIP: ANDY ROX
PUBBLICHE RELAZIONI: MARCO RADAELLI
PRODUTTORE ESECUTIVO: MATTEO BIANCHI
PRODOTTO DA: MATTEO BIANCHI & MARCO RADAELLI
2015


https://www.facebook.com/unacanzoneperilnepal.it?fref

lunedì 24 agosto 2015

Intervista agli autori del libro "La vita è un equivoco" ed. Narcissus - Alberto Zuccalà






La vita è un equivoco, come mai questo titolo? Che tipo di racconto è?
La vita è un equivoco ci piace definirlo “un racconto di vita qualsiasi”, se poi invece vogliamo essere più professionali, lo possiamo definire un romanzo con taglio psicologico, in cui le persone possono riconoscerci nei diversi personaggi, nelle loro sfumature e nelle loro “normali” vicissitudine di vita relazionale, quelle che ogni coppia si trova ad affrontare ogni giorno. Il titolo invece vuole giocare sul fatto che ogni volta siamo messi di fronte a scelte difficili, che possono cambiare la nostra vita. Peccato che spesso, quelle che sembrano essere le scelte perfette in quel momento, con il tempo possono rivelarsi esattamente il contrario, ma d’altronde si sa la vita è un equivoco costante, con noi stessi e con gli altri!


Come nasce questo romanzo?
Per gioco.  Dalla voglia di narrare una storia “verosimile” in cui i lettori abbiano l’opportunità di riflettere su sé stessi e sulle relazioni che stanno vivendo.  Il “desiderio” si è cosi trasformato in realtà.

Chi sono gli autori? Come mai un’insolita opera a 3 voci?
Roberta Bottarelli, psicoterapeuta milanese. Gabriele Mondini, psicologo e formatore aziendale, Anna Viola, insegnante di lettere. La decisione di scrivere a tre voci nasce proprio dalla convinzione che questa non voleva essere un’opera letteraria, ma un romanzo “sociale” in cui il confronto e le diversità di interpretazione della trama potessero rappresentare un’opportunità di ricchezza e di stimolo per il lettore. Diciamo che le tre voci hanno rappresentato una difficoltà a livello narrativo, ma certamente una risorsa a livello “creativo”.

Ci potete fare un esempio?
Prendiamo ad esempio Sabrina, protagonista del romanzo, il personaggio per certi versi più “complesso” e ricco di sfaccettature.  Sabrina compie scelte difficili nell’arco di tutto il romanzo, costantemente dibattuta tra il senso del dovere e il desiderio della felicità. Ecco queste caratteristiche nascono appunto dalle diverse interpretazioni che ciascuno di noi ha dato al personaggio, permettendo così al lettore di leggere più sfumature, più stimoli …


Brevemente di cosa parla il libro?
Per scherzare potremmo dire di “casini” e di “sesso”. Per essere seriosi di “relazioni” e di “valori”. Per essere sinceri di “scelte” e di “equilibri”. Valerio e Sabrina sono una copia sposata da una decina di anni. La loro vita è sempre trascorsa sotto i migliori auspici: serenità, progetti, amicizie e lavori stimolanti.
Ultimamente, forse per la crisi lavorativa di Valerio, forse per l’avvicinarsi dei 40 anni di Sabrina, gli sposi soffrono di una distanza che non hanno mai vissuto prima nel loro rapporto.
Dopo un periodo burrascoso e intenso di incontri e di nuove amicizie, i due sembrano definitivamente ritrovarsi. Ma forse questa è un’illusione temporanea.
Improvvisamente accade qualcosa che sconvolge l’apparente normalità.
Sabrina trova nuove amicizie, tra cui quella speciale con Ines, ragazza spagnola trasferitasi in Italia dopo una cocente delusione sentimentale. Tra le due nasce un’amicizia nuova, profonda, fatta di intesa condivisione e complicità.
La vita a volte ci mette di fronte due strade sta solo a noi scegliere quale vogliamo imboccare …

Qual è il vostro personaggio preferito …
Beh non ci sbilanciamo … lasciamo a ciascun lettore scegliere il proprio …

Dove lo possiamo trovare
Il romanzo è on-line in versione e-book su tutti i principali siti di acquisti: amazon, mediaworld, kobo, e-tunes….