venerdì 14 ottobre 2011

Coerografie - Alberto Zuccalà


Visto che i pensieri giravano dalle stesse parti, aggiungo anche la mia "lavatrice" a quella di Sergio. Non per il profumato cambio di stagione, ma per la semplice centrifuga da "cestone pieno". Che bella malattia restare a guardare l'oblò tondo tondo che gira. Raggio per raggio per tre e quattordici! Combà è proprio TONDO! Poi ci sono i vuoti e gli spazi di VRRRRR VRRRRR VRRRRR. In questo preciso istante è partito anche il bottone dei jeans che fa TIN TIN TIN TIN. Questi rumori mi fanno compagnia. C'è chi guarda da un oblò per decollare e chi se ne torna nell'altra stanza come me per immaginare traiettorie invisibili. Sono solo danze diVERsE. Olè!

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