<<...a Dio quello che è di Dio>>
E mentre mi chiedo cosa possa essere davvero "di Dio" oltre alla vita, all'amore, alla salvezza ed altri anelli così, penso alla poesia e alla bellezza, a tutte quelle arti feconde maturate nelle notti o nei pensieri addormentati sui cuscini. Penso a quella persona ricordata a ridosso di una finestra o di un finestrino. Penso a tutti i sogni poggiati alla vita nei mattini o ai "vorrei" intrufolati nella finta nenia di un rosario. Penso a quel momento solenne in cui ho avvertito che "mancava qualcosa" e alla tenerezza e la pazienza investita per poterla cercare. Penso che se tutto questo coincide con l'iniziativa di Dio, ad occhi aperti o ad occhi chiusi, il "dare a Cesare" vale sicuramente molto meno di ciò che porto dentro di me.
CONSIGLIO: http://www.parrocchiauniversitaria.it/index.php/notizie/150-cesare-dio-e-notti-insonni-scampoli-domelia-nella-xxix-domenica-del-tempo-ordinario
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