sabato 8 ottobre 2011

Meredith Kercher - Alberto Zuccalà


Vorrei che il mondo non parlasse tanto quanto parla. Rimbomba nei vicoli a tal punto da non conoscere più il silenzio. Parla con la presunzione di sapere tutta la verità, senza averne le carte, le perizie, gli studi, le sensibilità. Tutta presunzione. E quanto trema quando non è in grado di arrivare alla soluzione o ad una soluzione capace di "giustizia". L'onnipotenza del sentirsi al riparo, "dalla parte giusta" crolla e resta tutto nella sua confusione ancestrale. Ho dentro di me la speranza che da ora qualsiasi libro, giornale, film, spettacolo televisivo... che si proponga di parlare di casi del genere non sia sponsorizzato dai nostri occhi, progettati per questioni più grandi. Riapro questo desiderio con la speranza di non trovarci colpevoli di sentimenti, presunzioni, e irrispetosità non nostre.

Nessun commento:

Posta un commento