sabato 30 giugno 2012

Intervista a Mimma Leone - Alberto Zuccalà




CHI E’ MIMMA LEONE?
'Un'artigiana, credo. Scrivo perchè è la mia passione, ma l'approccio è sempre molto vicino all'apprendistato. È un lavoro di misura, di cura, di tocco, di estetica. Come l'artigianato, appunto.Tra l'altro, sono figlia di un falegname e forse non è un caso. Per il resto,trovo sempre difficile descrivermi, per fortuna i miei scritti rivelano molte cose di me e possono costituire quindi un 'ottimo escamotage per defilarmi. (rido)Chi è interessato a conoscermi davvero, credo possa riuscirci in pochissimo tempo; ma succede poche volte. Quando ti applichi in qualcosa di insolito , quando produci beni poco tangibili, i rapporti umani spesso sono difficili, e domina la diffidenza. Eppure c'è tanto bisogno di condivisione; è un paradosso dei nostri tempi. Sono una persona buona, rispettosa. Poi ci sono anche tantissimi difetti, che di solito sono la parte più interessante del carattere di ognuno. Ma sarebbe un discorso lunghissimo...

COME NASCE LA TUA PASSIONE PER LA MUSICA?
Nasce con le sigle dei cartoni animati. Base fondamentale e assolutamente non banale. Poi ho fatto un salto incredibile, dalle sigle al cantautorato italiano. Incredibile non tanto per la differenza di spessore musicale,ma perchè in mezzo alle due fasi non c'è stato alcun periodo maledetto, o dark adolescenziale, niente di tutto ciò.Poi da qualche parte ho letto che per suonare 'La canzone del sole' bastano tre accordi e allora ho comprato una chitarra classica e ho imparato a suonare da sola, a orecchio, seguendo gli schemi di un manuale, in un torrido agosto di un bel pò di anni fa. Ora suono abbastanza bene ma resto un'autodidatta che, quando occorre, sa usare anche il pentagramma. La chitarra è uno strumento molto immediato, fortemente intuitivo per costruire le linee melodiche. Ma vorrei imparare anche il pianoforte, o il violino, penso possa essere utile per aprire ulteriori orizzonti.

CI PARLI DEL TUO PROGETTO?
Ce ne sono diversi in corso. Sta per uscire una mia raccolta di racconti, credo che il titolo sarà 'Il mare per le conchiglie' , con Marco Spampinato Editore , per Sotto il Vulcano Ltd. Si tratta di dieci racconti, molto brevi. In ogni racconto una donna senza nome descrive un momento di vita particolare che sta attraversando. In quel momento è racchiuso il senso della sua esistenza. Sullo sfondo il mare del Salento, che non è mai solo sfondo e alla fine si capirà il motivo, e sarà chiaro anche il collegamento fra tutte le donne, o le conchiglie ,se si preferisce. In questi giorni poi è uscito il disco di Seba, 'Le nozze chimiche', in cui c'è un brano che abbiamo scritto insieme ,'Cellophane' . Il significato del pezzo riflette l'intento dell'album ,che si propone di fornire una chiave di lettura della realtà concepita attraverso i sui contrasti. In 'Cellophane' la presa di coscienza del degrado sociale nella strofa trova riscatto nel ritornello, che suggerisce una valida via d'uscita. È stato bellissimo quando ho ricevuto la notizia della pubblicazione del brano su cd, disco che tra l'altro sta catturando l'attenzione di molti, dopo il successo radiofonico del primo singolo, 'Alba e tramonto'.Ora Seba partirà in tour, quindi ancora emozioni.

COME NASCE L’INCONTRO COL BRAVISSIMO SEBA?
Per caso, sull'ormai trascuratissimo sito ' myspace'. Ci siamo incrociati una sera in cui eravamo entrambi connessi, lui era reduce dal successo di 'Domenica d'estate ,fresco di Festivalbar, e sinceramente per un po’ di giorni mi sono chiesta se fosse veramente lui. Mi ha passato alcuni brani, abbiamo iniziato a lavorare insieme sui pezzi, e ne abbiamo ormai diversi , che attendono solo che possa arrivare il loro momento, come è avvenuto per 'Cellophane' . Seba è un artista puro, una persona straordinaria. È stato il primo ad offrirmi la prima grande opportunità di mettere in concreto ciò che faccio.Produttore esecutivo del disco è il già citato Marco Spampinato , persona eclettica e lungimirante. La produzione artistica è di Nicolò Fragile, che ha lavorato con i migliori artisti della musica italiana.

SCRIVI LE CANZONI DI GETTO O ASSECONDI LE PAUSE?
Quando un 'idea arriva, devi prenderla al volo e metterla su foglio( o su qualsiasi altro supporto) Devi fermarla pur lasciandola fluire....perchè da quella poi, possono arrivarne altre. Non importa se si tratta di spunti disordinati, l'importante è sentirsi ispirati e provare a vedere che succede.L'ispirazione è un processo misterioso che non puoi controllare. Una volta ho 'composto' un intero brano mentre viaggiavo dalla Croazia verso il Montenegro. Quando sono scesa dalla moto , mi sono accorta di aver scordato quasi tutto.Poi mi è tornato interamente in testa dopo un mese, mentre facevo footing. A volte accadono anche cose così. E sbagli se provi a darti una spiegazione, rischi di rovinare tutto.Ma c'è un mio grande amico, Francesco Lanciani, in arte CRAZYMIND, che mi ha davvero insegnato a costruire le canzoni , sillaba dopo sillaba, studiando i suoni delle parole e la musicalità delle frasi, il ritmo e i passaggi, le alternanze. E allora è stato necessario imparare a dosare pausa e lavoro.Mi ha proposto di collaborare al suo primo progetto in italiano, un lavoro nuovo per lui, che da buon dj producer in giro per i club più importanti d'Italia e all'estero ha sempre usato la lingua inglese, e altrettanto inedito per me , che qui mi accosto addirittura alla dance, un genere disco-pop molto fresco e immediato, ma assolutamente mai scontato o puerile.È uscita già 'Sorprendimi', la prima canzone - con videoclip annesso- che farà parte del disco che uscirà nel 2013. Nel prossimo singolo, 'Invisibile',la mia vena autoriale sarà molto più presente, con mia grande gioia. Anche CRAZYMIND sta andando già forte nelle radio e nelle classifiche generali; sono tutte prerogative importanti in vista di un lavoro di medio-lunga gestazione, curato nei minimi dettagli, canzone dopo canzone, anche a livello tecnico.

CHE TEMI AFFRONTI NELLE TUE CANZONI?
Le canzoni, in generale, sono tutte canzoni d'amore.Anche quando sembra che non parlino affatto d'amore. Per cui, non posso che scrivere di sentimenti, vibrazioni, energia. E' importante scrivere per immagini, far 'vedere' ciò che scrivi. È un suggerimento che tempo fa mi ha sussurrato Carlo Rizioli, grande autore che collabora con Saverio Grandi, altro compositore che fa diventare oro tutto ciò che tocca, in Italia è uno dei più quotati. Con Carlo c'è un bel confronto di musica e parole; per il momento ci stiamo conoscendo e confrontando,e poi...chissà.

COSA ASCOLTI E COSA TI APPASSIONA OLTRE LA MUSICA?
Ascolto spesso e volentieri Lucio Battisti, soprattutto l'ultima parte della sua produzione, quella meno commerciale. Poi tutti i cantautori, ma non tutto di tutti. Anche di cantautrici come Marina Rei, Paola Turci, Carmen Consoli, apprezzo molte cose . Da circa un mese invece ho preso confidenza con la bacchetta di Ennio Morricone, mi sono procurata infatti tutti i suoi lavori, in ogni versione; qui non si tratta più di canzoni , ma di autentiche opere d'arte , capolavori che introducono a un mondo a tratti onirico e ineffabile, ammaliante ma comunque intellegibile.Ascolto anche tanto pop internazionale, ma in tal caso la mia selezione diventa molto più legata alla contingenza .La musica è UNA; questa è un'idea che mi piace sottolineare. I generi sono classificazioni messe in atto per comodità.Esiste solo la buona e la cattiva musica, ma la cattiva musica non è più musica, è rumore. Mi appassionano il mare, la lettura,la notte, i gatti, le persone, gli incontri. Seguo il calcio. Mi piace la campagna, adoro correre. Mi sto cimentando anche nella sceneggiatura cinematografica...dopo alcuni scritti isolati sto lavorando a un progetto importante e molto complesso, nato da un'idea di tre ragazzi leccesi, Daniele Filograna, giovane regista, Livio Marsico, attore emergente, e Davide Mancino, musicista e autore. Sto sviluppando la storia, costruendo i personaggi e la loro psicologia, strutturando i vari intrecci. Il film racconta di un gruppo di universitari che s'inventano un modo per uscire fuori dalla crisi economica che stiamo vivendo. E provano a cambiare loro stessi e il mondo attorno.

SI RIESCE A VIVERE SOLO DI MUSICA OGGI?
Io spero di vivere di scrittura, di musica e di tutto ciò che mi fa sentire davvero viva. Abbiamo il dovere di tramutare lo slancio creativo in una professione e, soprattutto, i nostri sforzi devono essere indirizzati a vederci riconosciuti come persone che stanno svolgendo un lavoro . Il ruolo di artista incompresa e maledetta può essere romanticamente accettabile ma finirei per aver poco rispetto per la mia testa, per quello che faccio e, in ultima analisi, anche per me stessa.

CHE RAPPORTO HAI CON LA FRETTA?
Non esiste per me. Sono una persona calma e tranquilla.Quando vado di fretta vuol dire che c'è qualcosa che non va , o che non sto facendo bene. Combattere il tempo è innaturale, è una pazzia che il mondo occidentale ci ha imposto e che noi abbiamo passivamente accettato, a nostro danno. Mi piace la frenesia da preparativi , o l'adrenalina delle grandi soddisfazioni, ma sono concetti ben diversi dalla fretta. Ho in stesura un saggio filosofico che invito a leggere quando uscirà, visto che affronterò anche questo grave problema, legato alla necessità di un 'rallentamento' orientato all'introspezione.

SE TI PRESENTO LA COPIA DI UN TUO CD COSA MI SCRIVERESTI COME DEDICA!?
Ad Alberto Zuccalà, di cui ammiro impegno, passione e voglia di promuovere 'idee e fantasia', lasciando spazi vitali di realtà e immaginazione.



PER INCONTRARE ANCORA LA MUSICA DI MIMMA LEONE:

www.mimmaleone.it
http://www.youtube.com/watch?v=DZQqIAuHdYY
http://www.youtube.com/watch?v=z0Ws3-oM5TE

venerdì 29 giugno 2012

Brucia - Alberto Zuccalà

(Ph: Alberto Zuccalà)


I passanti indifesi dal caldo crescevano per strada. Francesca indossava una di quelle gonne che il vento fa sue prima di altre. Era passata da una libreria e aveva preso un libro che tracciava la storia di alcuni sogni. Desiderava si liberassero i suoi.
Aroma densa d'estate e un pezzo di granita rimasto a sciogliersi tra le labbra, la lingua e la storia di numeri pretesi.

..per sempre. - Zoè


I ragazzi si amano
ai bordi delle strade
si chiude l'alba sui miei occhi
e vedo te
prendermi la mano e accarezzarla dolcemente


I ragazzi si amano
cercano la felicità in questa estate così bella e solitaria
si apre il sole tra le mie labbra
e tu mi manchi
vorrei averti qui per stringerti a me..


...per sempre

martedì 26 giugno 2012





 "Non so perchè immagino... tu si, lo sai e immagino." Lo so... perchè immagino!
  Maria Luisa Zarrelli

lunedì 25 giugno 2012

Intervista ad Ippolito Chiarello - Alberto Zuccalà



CHI E’ IPPOLITO CHIARELLO?
Ippolito Chiarello è un attore per caso e un agitatore di utopie visceralmente legate al potere nutritivo dell’arte in genere.

COSA LEGA CINEMA TEATRO E MUSICA?
Per me, usate con grande cognizione di causa, sono parole dello stesso linguaggio. Il loro potere evocativo e di lettura della realtà che può cambiare lo stato delle cose.

COME SI DIVENTA REGISTI?
E’ come dire: come si diventa artisti? Penso che qualcosa sia già dentro chi decide poi di intraprendere la strada dell’arte e quindi anche della regia. Ci sono le scuole (in Italia nemmeno tante), ma ho come la sensazione, sempre, che si diventa, soprattutto nei mestieri artistici, quello che già si ha.

QUANDO HAI CAPITO CHE IL TEATRO SAREBBE POTUTO DIVENTARE UN PERCORSO ARTISTICO?
In maniera molto graduale e lavorando ininterrottamente da quando avevo 16 anni (il 3 aprile 2013 compirò 30 anni di palcoscenico). Non avevo la vocazione e non ho mai pensato da bambino voglio fare l’attore, è accaduto e io ho seguito l’onda e facendo il pubblico, i miei cari, gli addetti ai lavori mi hanno fatto capire che potevo continuare su quella strada. Naturalmente in tutto questo c’è un impegno personale enorme a imparare e costruire percorsi personali importanti.

SEI STATO VICINO AD EDOARDO WINSPEARE, DARIO FO, VINCENZO SALEMME, BEPPE FIORELLO, TERESA DE SIO, CLAUDIO SANTAMARIA…  E TANTI ALTRI ARTISTI.  C’E’ QUALCOSA D’IMPORTANTE CHE QUESTE VICINANZE PREZIOSE TI HANNO DATO COME MOTIVO DI CRESCITA AL DI FUORI E PER IL TUO LAVORO?
Tutti gli incontri portano a una “conoscenza” nuova. Guardare i più grandi o quelli che hanno più esperienza, soprattutto in questo lavoro senza vere scuole, è uno degli elementi fondamentali di crescita e formazione artistica e umana. Preferisco a livello umano il teatro e adoro la magia del cinema nella sua sintesi finale. L’insegnamento fondamentale è che in questo lavoro fondamentalmente sei “solo” e non hai stop nel tempo in cui sei impegnato.
CON QUALE ATTORE TI PIACEREBBE FARE UNA VACANZA?
Uma Thurman

COS’E’ “NASCA”?
NASCA è una parola dialettale per indicare un naso importante. E’ diventata il nome della mia compagnia per mettere una parte di me (il mio imponente naso) nella storia che sto costruendo con altri. Il sottotitolo:  TEATRI DI TERRA trova i suoi principi ispiratori nel concetto di teatro e di attore “ecosostenibile”, di cultura, nel senso più ampio possibile, attenta nella sua espressione a preservare i “territori naturali”, senza mistificare e “inquinare” corpi e spazi d’azione. Un agire che ritorna a costruire a partire dall’uomo e dalla terra che calpesta e non per sfuggire al progresso, anzi per poterlo rendere possibile e rinnovabile, attento agli effetti collaterali delle scoperte umane. 

Con questo progetto, NASCA, si propone quale laboratorio della scena e delle arti, prima di tutto una casa virtuale, presente ovunque e capace di trasformare spazi in luoghi “abitati” e attenta nella progettazione degli spettacoli e delle azioni formative alla ricostruzione di una relazione reale tra pubblico e artista, attenta a rendere l’evento teatrale una questione quotidiana. 
Il lavoro della Compagnia mira ad arricchire di contenuti progettuali ed artistici gli spazi che occupa, nella città di Lecce e provincia, sul territorio nazionale e internazionale. Un'idea artistica di ampio respiro che, accanto alla produzione e programmazione tradizionale del teatro - per adulti, per bambini e famiglie – propone, per il raggiungimento del suo obiettivo principale, il recupero e la costruzione di un rapporto sentimentale reale tra pubblico e artisti, un percorso legato ad alcune costanti:
- il viaggio nomade nelle varie parti del mondo con i propri spettacoli portati per strada e in teatro
- una casa teatro nella città di Lecce che ospita esperienze artistiche da tutto il mondo
- una residenza teatrale di formazione che coinvolge un intero paese del sud Italia (Corsano, Lecce) intorno a un gruppo di attori provenienti da varie parti del globo per fare un’esperienza di formazione. TI RACCONTO A CAPO – HESTIA IL VENTRE DEI LUOGHI
- un circuito di luoghi alternativi dove far esibire gli artisti: QUANTE STORIE IN… GIRO con l’obiettivo di abbattere i costi e diffondere la cultura tearale.
- Un luogo fisico di residenza ARTISTICA permanente a Lecce, L’AMMIRATO CULTURE HOUSE, legato a un progetto della fondazione canadese MUSAGETES per agire sul tessuto sociale con l’azione artistica per creare nuova consapevolezza nei cittadini e creare cambiamenti e innovazione

COME RIESCI A RICORDARE TUTTE LE PARTI?  CI DAI QUALCHE CONSIGLIO PER LA NOSTRA MEMORIA ACCIACCATA?!? 
E’ semplicemente una questione di allenamento. Come alleni le gambe, alleni la memoria. Più ti alleni più la memoria funziona bene.

TRA TUTTE LE RECITAZIONI E I TUOI IMPEGNI LAVORATIVI C’E’ UN VERSO, UNA FRASE, UNA BATTUTA… A CUI SEI PARTICOLARMENTE LEGATO E CHE TI PIACE PIU’ DI ALTRE?
La parola NECESSITA’ mi guida molto in tutto.

POTENDOTI CHIEDERE UN AUTOGRAFO CON UNA DEDICA, COSA MI SCRIVERESTI?
Tifo per i tuoi sogni. Ippolito







domenica 24 giugno 2012

44.000 giri - Fabio


Veste di un abito blu schiarito dal tempo nei suoi 40 anni. Lo stesso abito blu che  le donava un fare elegante e la rendeva una delle più amate, una delle più ricercate, l’oggetto dei desideri di chi aveva voglia di scappare dalla solita routine. Tutto ad un prezzo alquanto irrisorio considerando le prestazioni e la sua dedizione. Ogni linea rugosa sui fianchi ha dietro una storia di tempi lontani ormai dimenticati, di posti e paesaggi cambiati. Dentro è scarna, ridotta all’essenziale col classico puzzo di antico. Dopo anni di onorata carriera al servizio della vecchia signora del Corso, cammina ormai a stento e riposa in pensione nel garage di casa mia in mezzo alla polvere che c’è e agli scaffali di cose inutili e messe via. La mia 500. Lei che un tempo correva nel vento.

In blu - Alberto Zuccalà

(Ph: Alberto Zuccalà)


Nella finestra di fronte alla mia c'è solo una collina di lucine colorate di giallo e di bianco, sparse qua e là su un fondo nero apparente. temporaneo, che domattina sarà arrotolato. Per esser poi risteso. Arrotolato. E poi risteso. Arrotolato. E risteso. Arrotolato. Risteso. Arrotolato. Risteso. Arrotolato. Risteso. Arrotolato. Risteso.

Grazia d'altri tempi.... - mariagrazia


Sarà la vigilia dell’esame di Ginecologia ma non riesco a non pensare a quanta grazia l’essere donna racchiuda nelle sue forme! Ben lontana dal desiderio di apparire ''Sgarbiana''  ai vostri occhi, propongo una rivisitazione delle solite interpretazioni sui messaggi del caro Boticelli… Oggi mi sono innamorata di quest’uomo. Alla faccia degli ideali stressanti che  ci propone la corsa alla fatidica prova costume , lui propone una linea più reale che ideale ma soprattutto più femminile! La grazia, che è donna, la dipinge in tre ragazze : la signorina Curva, sua sorella Sensualità e la signora Mamma. Le donne lui le vede  belle così,  dal ventre gravido e pronto ad accogliere amore …


sabato 23 giugno 2012

Scenderà - Alberto Zuccalà

(Ph: Alberto Zuccalà)

Se provi a cercarmi per una notte sarò da te. Non voglio far altro che sentire il vento e il profumo di borotalco caduto sui tuoi pensieri. I rami sono sfilacciati all'eleganza seccata al caldo. Non serve che piova. Mi basta il fresco di una voce.

giovedì 21 giugno 2012

Graduatorie - Alberto Zuccalà


(Ph: Alberto Zuccalà)
Penso alla signora che chiede l'elemosina inginocchiata ogni sera alla porta della chiesa in piazza della Trinità. E' ultima, come me. Resta sulla porta, non entra. E mi insegna che dal basso, per guardare il mondo, non puoi far altro che alzare la testa e così, goderti il Cielo che altrimenti non vedresti mai.

I think about that woman begging on her knees at the door of the church in Trinity Square , every night. She's the last one, like me. She stands at the door without entering . And she teaches me that from down there you only need to raise your head in order to look at the world and thus enjoy the Sky you never see.

martedì 19 giugno 2012

Stop - mariagrazia


Ancora una giornata trascorsa sui libri . Il diversivo di oggi era  parlare al riflesso nello schermo del  pc e lasciare riposare un po’ i muri. Chiacchierate quotidiane. Stop. Meglio uscire. Meglio l’aria fresca perché grande  è il rischio di lasciarsi immobilizzare dai pensieri, come fa il caldo con le forze. Quanti passi ha segnato questa strada e quante conversazioni ha sentito questa panchina. Stasera parla il cuore però. Cammina alla ricerca di Te. Ti affido questo giorno e tutti i suoi perché. Trasformali in gioia, la stessa che mi pervade se  chiudo gli occhi e  Ti ritrovo in ciascun grano che ora scorre tra le dita.

sabato 16 giugno 2012

La natura umana - Sergio Paolilli Treonze

C'è di tutto, in spiaggia.
Tutto il campionario umano.
Dal neonato che assapora la sabbia  al vecchio che sfida l'infarto correndo moviolicamente sul bagnasciuga.
Nel mezzo, adolescenti ormonizzati,  promesse di seni  e ricordi di quelli che furono; corpi turgidi guizzanti e corpi che portano il segno degli anni, morbidi come gli orologi di Dalì.
Scheletriche donne senza età rosolano al sole cosparse d'olio, forse provano tecniche di mummificazione; famiglie con 4 generazioni presenti sotto un ombrellone mangiano pizze panini gelati e tramandano ai piccoli il loro sapere: "per fare il bagno devi aspettare 3 ore".
Bianchi eritemici e rossi gambericromici rifuggono il sole leggendo libri o scrivendo parole in croce sotto l'ombrellone, invidiando il potere della melammina che colora di caffè la pelle di chi gioca a pallone o a racchettoni.
 
In tutto ciò, mi sembra di stare dentro una grande fiera umana, un documentario dove l'intero ciclo della vita si mostra impietoso, e mi sento solo in questa bolgia.
Non è il giudicare gli altri  che mi spinge, ma la riflessione su cosa sia l'uomo.
E così, più che godermi la giornata, rifletto distaccato e  nella solitudine finisco il mio libro.
Poi mi alzo e corro da mia figlia che, nonostante me, mi chiama perchè vuole che facciamo il bagno insieme, e mi regala un sorriso.
Sergio

venerdì 15 giugno 2012

Quello che amo - Zoè

QUELLO CHE AMO:
La mia famiglia.. i miei amici...le mie passioni e i miei hobby.. la psicologia.. i miei gattini e il cane... i miei libri.. le mie fotografie... le stagioni.. il vento e il sole e l'acqua e la terra.. la poesia delle stelle.. la capacità di affrontare ogni giorno con gioia. Dio. La mia vita.


Intervista a Lucia Manca - Kim Iurlaro



CHI E' LUCIA MANCA?
“ Lucia è un’artista giovane e antica, cresciuta con le grandi orchestre degl ianni '60 nella radio e i Beach House nell'ipod”. E’ una citazione di Osvaldo Piliego su Rockerilla. 

COME E' NATO IL TUO ALBUM?
E’ stato tutto molto naturale, diciamo che da un momento all’altro ho avuto il desiderio di farlo. Le canzoni sono nate in diversi periodi, e nell’arco di un paio d’anni era tutto pronto, grazie anche all’aiuto di Giuliano Dottori che ha curato la produzione artistica.

DESCRIVONO IL TUO LAVORO COME UN VIAGGIO ONIRICO. COSA SOGNA LUCIA?
In realtà, non credo che i miei sogni siano finiti esplicitamente nel disco, anche perché non ho ben chiaro in mente quali siano. Nelle mie canzoni, sicuramente c’è qualcosa di mio, ma è tutto più incentrato sui ricordi. 

CHE COSA SIGNIFICA ESSERE UN ARTISTA EMERGENTE NELL'ITALIA D'OGGI DOVE VANNO DI MODA I TALENT SHOW?
Le difficoltà sono tante, il mercato discografico è poco coraggioso, ecco perché s’investe poco sui giovani artisti che cercano ancora di fare della buona musica in Italia. Proprio per questo, gli addetti al settore preferiscono investire sui personaggi usciti dai talent. Personalmente tutto quel mondo non mi piace.

PARTECIPERESTI MAI AD UNO DI ESSI?
Non credo.

HAI UN MODO DI COMPORRE MOLTO PARTICOLARE: QUALI ARTISTI PENSI TI ABBIANO MAGGIORMENTE INFLUENZATA?
Sono cresciuta con i cantautori come Tenco, Endrigo, Lauzi, Battisti... adesso ascolto molto il neo folk alla Fleet Foxes, Beirut, Joanna Newsom, Feist. Non saprei dire con precisione quali di queste influenze mi sono portata dietro in questo disco e in quale quantità.

POTENDO SCEGLIERE UN CANTANTE CON IL QUALE COLLABORARE PER IL TUO PROSSIMO ALBUM CHI CHIAMERESTI?
Nel prossimo disco mi piacerebbe collaborare con Nicolò Carnesi un giovane cantautore che stimo molto.

TI PRESENTO LA COPIA DEL TUO ALBUM PER UNA DEDICA. COSA MI SCRIVERESTI?
Le dediche mi mettono sempre in imbarazzo, quindi mi ritroverei a scrivere qualcosa di scontato, che quindi ti risparmio.







PER CONTINUARE AD INCONTRARE LA MUSICA DI LUCIA MANCA: 
www.soundcloud.com/luciamanca
www.youtube.com/luciamanca
www.luciamanca.com 
www.twitter.com/luciamancamusic
http://www.facebook.com/pages/Lucia-Manca/46816837711?sk=info

giovedì 14 giugno 2012

Inizio già a tremare - Alberto Zuccalà

(Ph: Alberto Zuccalà)




Chissà come avrò speso le mie mani. Mi mancano le dita per afferrare le corde e l'illusione di chi eri tu. Da un angelo? All'osteria dei sogni monchi? Aspetto che le carte si trasformino in pane e il pane in briciole da scrollare al primo filo d'erba. Stop.

La pioggia dei pensieri - Marco Rizzato





E così, sul far della notte, che la penna, come pioggia, scende sulle calde e bianche pianure della carta, per incidere insieme all’inseparabile mente, questo momento. Avverto il lento e travagliato momento di questa sera. Solo, nel guardar le stelle e domandare a me stesso quale sarà il mio futuro

mercoledì 13 giugno 2012

Giradischi - Cristina Nigri

Giradischi,un pò di blues e il comodo divano,OTTIMO, lo so, MA NON ASCOLTI, che cosa? I CONSIGLI, il tuo ricorrente consiglio ormai.. SI, e perchè dovrei? PERCHè NON DOVRESTI?, è già successo e.. FIDATI, la fai facile tu! FIDATI, sei diventato monotono mmh credo di aver sbagliato disco, FIDATI, si credo proprio di si..cambio musica basta. NON SERVE A NIENTE, infatti è solo cambiato il ritmo(ah adoro il jazz).. molto meglio, PERCHè STAI SCRIVENDO?, sai io scrivo ..spesso. ED ORA PERCHè SMETTI ? mi hai fatto riflettere,siamo in Italia,c'è crisi, IN TUTTI I CAMPI, giusto, perciò mi adeguo e non scrivo più, MA..,ah già dimenticavo ..mi fido anche questa volta, ASCOLTI BUONA MUSICA, lo so! riavvolgo il nastro..

venerdì 8 giugno 2012

Impronte - Paolo Cos


I tuoi silenzi a volte non riesco proprio a capirli, ma forse basterebbe anche solo ascoltarli. Non tirare le lenzuola, e smettila di far finta di leggere. I tuoi pensieri fanno rumore lo stesso. Ti piaceva sentire il calore dei miei passi sulla sabbia mischiati ai tuoi. Non lasciano traccia le onde, anche loro non si stancano di cancellare le nostre impronte. Solo a mani aperte continueremo a ridere dei nostri guai. Appoggia pure la testa sui miei desideri stanotte, il tuo respiro potrà rianimarli. Anche gli occhi si stancano alla luce dei tuoi perché, al buio potrai immaginarmi come vuoi. Eppure sulle tue rughe c’è ancora spazio per una lacrima di gioia.

martedì 5 giugno 2012

Eppure.. è così... - Zoè


Già qui
non me lo aspettavo
ho reagito come al solito
mi sono fermata
ho gelato il verbo
ho bloccato lo sguardo
immobile nelle mie paure
insospettita dalla tua dolcezza
Eh si.. tu...
non lo credevo possibile
ho immaginato stessi scherzando
mi sono messa a ridere
ho scivolato il piacere in carezze e baci
per poi pentirmene subito dopo
Già qui
non credevo lo avrei mai detto
vai via da me
lasciami
scrollati di dosso la polvere
pulisci bene i piedi prima di uscire
e non voltarti mentre cammini
Ho detto addio
senza neppure rendermene conto...
Eppure.. è così....

sabato 2 giugno 2012

Coma- kim iurlaro



E vedo tra i sentimenti del coma
l'imperitura brezza di quei viaggiatori obliati.
Con le loro speranze luminescenti 
hanno lasciato morenti 
ogni sogno ed ogni delirio.
Divenuti ormai ostaggio 
di sinistre ombre platino , 
riecheggiano in affamati sussurri.