mercoledì 26 ottobre 2011

Rosso - Alberto Zuccalà



Mi pento di non aver avuto la pazienza e la disciplina degli artisti, di aver preteso di cercare qualcosa di più bello, una corrente marina più profonda, una testa più allegra, spensierata, intelligente, con un corpo capace di corrispondere bene alla testa. Forse mi sarei dovuto fermare e restar felice, perchè forse lo ero. Ora non lo ricordo più, ma lo ero perchè sorridevo senza la minima difficoltà e il suo sguardo e il suo respiro mi attizzavano la gioia come l'ossigeno col fuoro. E invece mi trovo dentro nugoli di ragionamenti, tra le mummiette secche di attese traumatizzate e torbide.

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