Oggi ho visto un signore di 86 anni con gli occhiali di arisa, ma a lente gialla e il pizzetto bianco, alla Gighen, ma senza pistola. Mi ha detto che ha lavorato in Belgio, nelle miniere. Gli ho risposto "Ma allora lei è un guerriero!". Nelle miniere del belgio questi Italiani speciali, lavoravano a 900 metri sotto terra, e stavano supini in uno spazio massimo di 40/60 cm anche per 10 ore al giorno. Il solo pensiero, ogni volta che sento raccontare di questa storia mi mette i brividi. E ricordando il suo passato ha tenuto a precisare "Le miniere erano niente... erano i forni il vero problema!" . Si riferiva ai forni che lavoravano il carbon fossile a 1.300-1.600 °C. Il signore aveva una colecistite ed era più lucido degli occhi che piangono. Il paradosso ha voluto che nella stessa mattinata si prendesse una capocciata banalissima anche un bimbetto, che al momento della lastra non riusciva a star fermo se non con un intero biberon in bocca. Generazioni a confronto. Quanto siamo cambiati? Riflettevo serenamente ripensandoci verso casa. Olè!
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