giovedì 1 marzo 2012

Disteso - Paolo Cos


Siamo così bravi a costruire impalcature con i nostri ragionamenti, che quasi ci meravigliamo di quanto siano perfetti i frutti delle nostre logiche. Ci arrampichiamo su di esse fino ad ergerci sul loro culmine e guardiamo da lassù, con aria autorevole, la maestosità del nostro io. Ed è proprio in quel momento di vana gloria che un vento silenzioso ci spinge quel che basta per far cadere rovinosamente noi e le nostre affezionate costruzioni. E' la nostra coscienza che ci riporta alla realtà. Il dolore della caduta è vivo e lascia il livido. Ma forse non è poi così un male, da distesi si ascolta meglio il Cielo.

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