lunedì 5 marzo 2012

Fogli vitali - Marina Cavezza

Prendi in mano un foglio. Un foglio vuoto, bianco.
Ti serve una matita anzi no: una penna.
Perché è con inchiostro che vuoi fermare il flusso dei tuoi pensieri.
Pensieri che urtano, scalpitano e ubriacano il tuo cuore,
forse minacciano anche il respiro.
E allora non riesci ad impugnare la penna,
la tua mano non risponde, si rifiuta.
Perché non è possibile travasarli su quel poco spazio, no.
Basta, esci scattosamente da quel momento imbalsamato e dici:
"I miei pensieri son sogni ed i sogni non si fissano in parole,
ma volano, volano come aquiloni.
E gli aquiloni possono sfuggirci di mano, volare da soli, senza di noi, è vero:
ma si perderebbero nel nulla dello spazio e del tempo,
per questo hanno bisogno di essere guidati da noi.
E man mano diventeremo sempre più bravi a tenerli forti,
con mani pazienti, costanti ed umili.
Certo, alcune volte il vento non sarà favorevole
e potrebbero volare troppo bassi o non volare affatto:
ma se così non fosse non sarebbe VITA!’’

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