Il suo guaio è che pensava di avere la vita nelle sue mani. Come molti, era diventata brava nel prevedere il prevedibile. Tra le sue dita destreggiava abilmente quali decisioni soppesare. Minuziosa nel minimizzare le possibilità di fallimento e altrettanto meticolosa nell'enfatizzare le cadute altrui. Fu un imprevisto che la destò dal sopore dei suoi strutturati pensieri. Ma difficilmente riuscì a nascondere la sorpresa di quella scoperta. L'imprevisto era proprio lui. Difficile non (pre)vederlo.
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