Gli occhi appena aperti; il segno della croce; il letto da rifare ; l'avvolgibile da alzare; la finestra da aprire; l’aria pulita e fresca da respirare. Il vortice dell’abitudine, se non apprezzato nei suoi innumerevoli giri, può quasi apparire un cacciatore di emozioni che tende le sue trappole. Davanti a questa finestra però mi sento libera dalle retoriche. E' compagna di tante ore, di pensieri, di lacrime e di speranze… Ogni mattina saluta il sole che sorge , si complimenta con lui per la potenza con cui risveglia il mondo dal buio della notte. Mi dà un’irresistibile luce ad Est e la primavera, da qui, si può sentire di più. Tu la chiamavi ’’peschi in fiore’’ ma trascuravi la primavera che sboccia dentro di te lasciandoti volare. In fondo l’aria più calda che respiri non è altro che il tepore entro cui aprire le ali e respirare la tua libertà.
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