Festa di sguardi e di colori. Ecco come è iniziata la mia avventura in Assisi, con una festa… un sorriso, un sospiro di fatica e una preghiera. La fatica di una notte infinita di veglia ricompensata dal rivedere i pellegrini che di anno in anno sono divenuti amici del mio cuore. La fatica della strada in salita percorsa a piedi per circa 4 km. Quasi tutto nella vita costa fatica… ma questa rende migliore il dopo. Nel mio caso l’aver sfiorato con le mie mani le mani di coloro che mai avrei pensato di vedere anche una volta nella vita. Non importava la religione, mani erano le mie, mani le loro. Non importava la provenienza, sorriso era il mio, sorriso era il loro. Non importava il colore degli abiti o la diversità della lingua. Quando si è in comunione niente importa se non il nostro essere lì presenti. Unico il fine, vivere in pace… sulle mie mani ancora la carezza del mondo… un mondo che ad Assisi chiedeva pace…
gRANDE! :D zumpa
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