CHI E’ MARIA PIA ROMANO?
Una a cui piace raccontare storie. E per questo fa la
giornalista e scrive, poesie prima di tutto, poi è venuta la prosa. Una che
ancora oggi litiga con i circuiti di elettrotecnica, i compressori di macchine
e la scienza delle costruzioni, perché la laurea in ingegneria la aspetta da
una vita, ma lei continua a scappare. Una tipa tenace, alla fine. Che vive tra
Lecce, Gallipoli e Ruvo di Puglia e quando è in Alta Murgia le manca il Salento
(e viceversa). Una donna di trentasei anni che ha sei figli di carta, perché
costano meno di quelli veri, che le coppie di oggi non sempre possono
permettersi, anche se lavorano da una vita.
“L’ANELLO INUTILE” E’ IL TUO ROMANZO EDITO DA BESA. COME CE
LO PRESENTERESTI IN CINQUE AGGETTIVI?
Strano. Poetico. Intimista. Lunare. Mediterraneo.
DEFINITO DA BILLY (TG1) COME “Un libro di onde, marine,
dell’anima. Onde che ti sollevano dal rifugio e dalla nicchia che ti
costruisci, onde di vita.”
MA ESISTE UN’ONDA A CUI SEI PIU’ LEGATA DI ALTRE?
Il mare calmo mi fa paura, da sempre. Lo specchio d’acqua
che si ferma mi fa pensare alla morte. Le onde sono la vita. E la mia è da
sempre tra le onde. Quella che amo è quella che mi ha portata da mio marito,
incontrato … sott’acqua.
LO SFONDO DELLA NARRAZIONE E’ IL SALENTO. COSA HA QUESTA TERRA
DI COSI’ INCREDIBILE? COSA TI RAPISCE DI PIU’? QUALE INGREDIENTE SEGRETO TIRA E
ATTIRA A SE’ UN SACCO DI PERSONE?
E’ la terra che amo semplicemente perché è la mia. Mi ha
vista crescere, soffrire, innamorarmi, sposarmi. Se fossi nata altrove, probabilmente,
avrei scritto d’altro. Nel nuovo libro, infatti, c’è anche l’Alta Murgia. Il
Salento attira perché è una terra magica, selvatica, intrisa di profumi,
sapori, colori. Una terra che si gusta al meglio fuori stagione, secondo me.
Quelli che vengono qui non per succhiarne l’anima, ma semplicemente perché è di
moda, farebbero meglio a starsene a casa.
CI SONO SUFFICIENTI SPAZI, OGGI, PER QUANTI VOGLIONO
INIZIARE A SCRIVERE ED ESSERE PUBBLICATI?
C’è chi lo spazio se lo prende pagando, c’è chi non si arrende
e resiste. Poi col tempo arriva la gioia della condivisione, che alcuni
chiamano gloria. I soldi, purtroppo, quasi mai. Chi vuole iniziare a pubblicare
oggi deve essere disposto a resistere e sapere che i libri si portano in giro
come fossero bambini, si aiutano a crescere. Ed è faticoso.
A volte non resta
che uno stato di veglia continua
Per noi che ci annoiamo di fronte ad una vita leggibile
E parole coricate.
E traversate nel deserto.
Come Tuareg, gli uomini blu.
Il colore del mare.
SEI STATA TRADOTTA PER IL FESTIVAL DELLA LETTERATURA
ITALIANA IN BRASILE. CHE EFFETTO FA VEDERE LE PROPRIE PAROLE “CAMBIAR PELLE” ED
ESPATRIARE?
E’ suggestivo. Per me poi è stata una cosa totalmente
inaspettata. Amina Di Munno è stata conquistata dalle mie poesie, tanto da
tradurle con Cassio Junqueira. Indimenticabile.
QUALE SARA’ IL PROSSIMO CAPITO DOPO L’”ANELLO INUTILE”?
La cura dell’attesa, gennaio 2013. Un libro in cui sarò più
narratrice e meno poetessa. E che sarà presentato dai lettori, che si stanno
prenotando su www.facebook.com/lacuradellattesa
HAI ALTRE PASSIONI OLTRE ALLA SCRITTURA?
Il blu, sopra e sotto il livello del mare. Che poi a sua
volta diventa scrittura.
SE TI PRESENTO LA COPIA DI UN TUO LIBRO PER UNA DEDICA, COSA
MI SCRIVERESTI?
Non mi preparo mai nulla. Dipende dal colore dei tuoi occhi
e del tuo sorriso.
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