CHI E’ ANDREA BUFFA?
Bell’uomo, alto, longilineo, temprato da una sana vita da
atleta, di poco over quaranta che, di poco “under”, ha scoperto che stava
facendo il mestiere sbagliato, così ha tirato fuori le canzoni che aveva
scritto, ne ha scritte altre, ha trovato dei compagni di viaggio fantastici
(Sonia Cenceschi e Gabriele Buffa), ha iniziato a cantarle e di scrivere e
stare sul palco non ha più smesso.
“Foto di gruppo...un po' mossa” E’ IL TITOLO DI UN TUO TOUR
E LAVORO DISCOGRAFICO. CHI LE FOTO MOSSE SON DA CONSERVARE?
Al secondo anno non avevamo ancora un vero lavoro in studio
e, in primavera, abbiamo avuto la possibilità di registrare professionalmente
un live. Sul materiale che abbiamo raccolto non abbiamo praticamente fatto
editing in studio, così quel disco lì è come un’istantanea di quel momento e,
visto che eravamo ancora “giovani”, è pieno di “sbavature” che la rendono “…un
po’ mossa”. J
Quando siamo entrati in studio per registrare avevamo molto
materiale così, con un po’ di difficoltà abbiamo fatto una selezione. Abbiamo
scelto, tra le cose che sapevamo fare meglio, i pezzi che ci sentivamo più
rappresentativi di quello che siamo come persone. I colori, quindi, dal punto di
vista dei contenuti, sono tra quelli che abbiamo dentro e ci caratterizzano
come esseri umani. Dal punto di vista musicale, anche grazie ad Enrico Sperone (batteria), Silvano de
Franco (basso) e Pier Daniel Cornacchia (violino), il disco sta tra l’autorale
e il folk elettrico che anticipa un po’ i suoni del disco che uscirà entro
l’autunno dove abbiamo fatto parecchio “rumore”.
CLICCO SUL TUO SITO: “MANCAMEZZORA.IT” E MI CHIEDO:
“MANCAMEZZORA A CHE?”. SIMPATICO IL NOME!! COME VIVI LE ATTESE?
“Mancamezzora”, oltre ad essere la canzone che apre il disco
e, da tanti anni, i nostri concerti è anche la prima canzone che abbia suonato
e cantato con qualcuno. Ha segnato una svolta in quello che sono e in quello
che faccio così è diventata l’indirizzo internet del sito e il nome
dell’associazione culturale che ho fondato con Sonia e Gabriele. Le attese? Non
saprei. Sto sempre facendo qualcosa così se c’è una scadenza ho sto lavorando
per costruirla o sono impegnato a fare altro.
Abbiamo suonato in piccoli locali, in teatri sold out, in
piazze piccole o su palchi molto grandi in rassegne molto partecipate. Quando
suono le mie canzoni non cambia: guardo giù e anche se ho un faro piantato in
faccia e la platea e dentro il nero più nero “sento” il pubblico che mi
ascolta, sento i miei musicisti che suonano, qualche volta anche la mia voce e
godo moltissimo!
Da un paio di anni facciamo teatro di narrazione, è un
attività che ci impegna ormai per il 50%
del tempo e con il teatro è diverso. Abbiamo lavorato in molti contesti
diversi e, se devo essere sincero, sempre con grande soddisfazione ma salire
sul palco in un posto dove la predisposizione all’ascolto è implicita e non da
conquistare una parola dopo l’altra, ti fa rivolare più tranquillo e rende
tutto migliore.
COME SI INIZIA A SCRIVERE UNA CANZONE? COSA TI ISPIRA?
Ho iniziato a scrivere molto prima di iniziare a fare questo
lavoro e la motivazione principale, negli anni, non è cambiata. Scrivo quando
devo mettere ordine alle cose che ho dentro. La scrittura mi permette di stare
sulle cose in modo costruttivo e di “liberarmene” senza perderle. Con il tempo
ho imparato a scrivere anche senza la pressione di dovere riordinare dei pensieri
e delle emozioni che dentro non riescono più a stare. Adesso riesco a
raccontare delle storie e le emozioni che le tengono in piedi perché è bello e
non perché non ne posso fare a meno. Mi ispira quello che dagli occhi, o da
qualsiasi altra parte di me, mi arriva dentro e muove il mio essere uomo tanto
guidare la mia mano su un foglio bianco
o sulla tastiera di un computer. Le EMOZIONI, direi che mi ispirano le
emozioni.
Tutti i dischi che aveva in casa mio padre, da Fausto
Papetti alla classica, passando per de André e Santo & Jonny!!!
COSA NE PENSI DEI REALITY CHE HANNO PER TEMA LA MUSICA?
AIUTANO LA MUSICA?
Quello che penso di tutti i Reality, o dei film di
fantascienza splatter. o dei porno: non hanno molto a che fare con la realtà,
nonostante il nome, così mi sembra piuttosto improbabile che possano aiutare
qualcuno o qualcosa.
CI SVELI UN SEGRETO DI ANDREA?
Andrea Buffa non esiste: è un soggetto virtuale, creato per
un talent show ipertecnologico da una factory americana dello showbiz, sfuggito
poi al controllo della stessa e insinuatosi anche nel tuo PC…
SE TI PRESENTO LA COPIA DI UN TUO CD PER CHIEDERTI UNA
DEIDICA COSA MI SCRIVI?
Dopo essermi accertato che ci sia il bollino della SIAE, mi
imbarazzo abbastanza e scrivo quello che credo di avere scritto su tutti i cd
che ho autografato: “GRAZIE!!!”
PER CONTINUARE AD INCONTRARE ANCORA LA MUSICA DI ANDREA BUFFA:
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