giovedì 1 ottobre 2015

Sergio Garbellini e un tocco unico di poesia - Alberto Zuccalà






I  QUATTRO  CAVALIERI  DELL’APOCALISSE

I celebri sigilli che il Signore
conserva nel Suo scrigno riservato
son sette ed avvalorano il timore
per un finale già determinato !

I primi quattro sono assai palesi
riguardano i destrieri designati
a compiti compòsiti ed estesi
che includono disastri dissennati.

Il Primo Cavaliere: l’Anticristo,
sul suo cavallo Bianco, rappresenta
la vincita del Ben su chi è provvisto
d’un anima malvagia e turbolenta !

(Ma l’uomo non riesce a concepire
il simbolo della Resurrezione,
il suo egoismo non sa recepire
l’amore umano senza condizione !)

Per il Secondo Cavaliere in sella
al suo destriero Rosso è riservato
l’istinto del conflitto che flagella
i popoli ed in modo dissennato !

(E’ il caso degli uomini che in Terra
si sfidano l’un l’altro per riuscire
a superarsi a costo d’una guerra
che porta ogniqualvolta a regredire !)

Il Terzo Cavaliere ha la bilancia
e in groppa ad un cavallo Nero avanza
mietendo carestie e tutto trancia
con ingiustizie e abusi in abbondanza !

(E qui si nota l’uomo prepotente
che tramite le tasse trae vantaggio
e specula sul povero indigente
trattandolo da misero selvaggio !)

Il Quarto Cavaliere appare armato
di spada sul cavallo verde-giallo,
è pronto a divulgar da forsennato
la morte ad ogni minimo intervallo !

(Ed anche qui risulta assai evidente
la man dell’uomo: piaghe, malattie
e distruzione in modo deprimente
che portano a miserie e tirannie !)

Il Quinto, il Sesto e il Settimo sigillo
rimangon nelle mani del Signore
fin quando Lui non sentirà l’assillo
d’aprirlo col verdetto accusatore

riguardo ai nostri accertati mali
che ci han portato a maltrattare il mondo,
con dei comportamenti micidiali
spingendolo vieppiù nello sprofondo !

L’umanità è stata bersagliata
da uomini di grande intelligenza
che l’hanno solamente utilizzata
per l’ambizione di sopravvivenza !

… I quattro Messi dell’Apocalisse
cavalcano solenni all’infinito …
… Un vecchio saggio un bel giorno scrisse:
“E’ l’uomo un pazzo, non ha ancor capito

che ci si deve amar come fratelli,
con sentimento, massimo rispetto
e senza guerre, senza più flagelli,
perché alla fine ci sarà il verdetto !”

Con la spada di Dàmocle sul capo,
noi non sappiam la fine che faremo
e il sentirci immortali è un rompicapo
che ci costringe a un vivere blasfemo !

La nostra vita è in mano a Dio Supremo,
è Lui che ci ha elargito questo dono
… che noi un giorno … Gli restituiremo
sperando … in un benevolo condono !!!

Magliano dei Marsi
20 settembre 2014                                      





Sono nato a Roma il 4 maggio 1935 e mi sono trasferito, per questioni familiari, a Magliano dei Marsi (AQ), nel 1988. Ho cominciato a scrivere all’età di 8 anni (1943) in seguito ai bombardamenti su Roma, con implorazioni poetiche verso la pace. A 16 anni inserivo poesie nella rivista “Sette Colli” di Roma. Da allora ho iniziato a fare una raccolta di poesie, digitate con la macchina da scrivere Olivetti, sino al 1988, quando approfittando della mia mansione di operatore sul pc grafico, ho scritto il mio primo libro sulle donne “La vita è donna”. Il secondo libro “La (mia) morte “ edito dalla Casa Editrice Totem, ha ottenuto il Premio “Colosseo” delle Due Culture a Roma ed il Premio della Giuria a Villanova di Monferrato (AL).
E’ seguita la mia opera più suggestiva, il poema “L’Aldilà’” che mi ha impegnato circa 7 anni nella ricerca dei 10.000 personaggi storici ivi inseriti e per la stesura di 11.000 versi endecasillabi, un lavoro veramente ìmprobo, a questo seguirono altri 6 poemi di altrettanti versi cadauno “L’uomo e la donna” – “Un mondo nuovo” – “Desideri e speranze” – “La vita” – “Il destino del Mondo” – “Sentimenti e Sesso”, ceduti all’estero per la misera somma di 600 euro, ossia 100 euro ciascuno.
Appena comprato il computer, nel 2009, ho iniziato a tirar fuori tutte le poesie che avevo composto tra il 1943 ed il 2008, che conservavo nel cassetto, per fare dei libri a carattere artigianale, ovvero fatti in casa con la spirale a guisa di rilegatura laterale, con le quali uscirono i seguenti libri: “Le mie poesie” – “Le mie ultime poesie” – “Le mie ultimissime poesie” – “Poesie scelte” – Le mie poesie più belle” – “Il mio ultimo libro di poesie” – “Le poesie nella vita quotidiana” – “La vita in poesia” –
La penna poetica dell’autore  -- Liriche selezionate dell’Autore e altri libri che di anno in anno vanno dal 2006 al 2013 e buon ultimo “La Donna in Poesia” di recente pubblicazione (febbraio 2012), di 272 pagg. con 260 liriche dedicate esclusivamente alle donne, edito dalla GLOBAL PRESS ITALIA, oltre ad altri due volumi degli otto previsti (Lungo il viale del destino, storia di un calciatore dagli albori, al tramonto della sua carriera). Nel 2011 ho vinto, a Chianciano, il Primo Premio per la Sezione Poesia  in Vernacolo con la lirica “Er piatto piagne”.
Il mio curriculum complessivo si compone di 32 libri, 4.500 liriche, 210.000 versi endecasillabi, comprensivi anche dei 7 poemi, ognuno dei quali annovera 11.000 versi endecasillabi, ovvero per complessivi 77.000 versi endecasillabi e dulcis in fundo, 34 canzoni, alcune delle quali sono entrate in finale al Festival di Avezzano (come: LA VITA CAMBIERA’ - NOI DONNE  ecc.  
A tutt’oggi, ho inserito nei siti culturali: GOCCE DI POESIA – NETEDITORPOESIE IN VERSI - POESIEINCALCE - SCRIVERE.INFO - LOPCOM, ecc., migliaia di composizioni.  E’ tutto !  Son diventato vecchio, … scrivendo poesie !!!

Ci tengo a precisare che sono un Fautore del Neo-Surrealismo e scrivo prevalentemente con Cesure – Emistichi – Trimetro Giambico – Strofe in quartine e Versi con rime alternate e trame inerenti i fatti della vita.


Sergio Garbellini – www.sergiogarbellini.com Vi prego di andarlo a visionare sono 5 facciate con tutto ciò che vi serve. - Mail: sergio.garbellini@libero.it 

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