(Ph: Alberto Zuccalà) |
Mi sento e quando mi sento fuggo dalla mia voce. Arrivato alla fine della strada poi mi volto e mi chiedo “Dove vai?”. Mi guardo. Mi scopro vestito d’un pezzo che non conoscevo e mi rispondo “vado a trovare un vestito nuovo, non farò tardi” e mi tranquillizzo che è solo l’ennesima volta che mi prendo per culo.
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