CHI E’ MICHELE CORTESE?
Un tipo strano.. Tanto fissato con la musica e i sogni…
Dalla musica e dai sogni appunto.. Da emozioni raccolte negli ultimi anni e canalizzate in canzoni che parlano di me e del teatrino dei miei giorni animato di amore, arte, viaggi e rock’n’roll, condiviso con le persone giuste, i miei “burattini” preferiti perché, come diceva Pirandello, nella vita come su una scena “pupi siamo” e la ritengo una sacrosanta verità.
Dando la priorità ai propri istinti creativi e assecondandoli probabilmente, in generale privilegiando la propria esigenza di felicità anche se non è sempre facile…
E’ FATICOSO PORTARE LA PROPRIA MUSICA IN QUESTA SOCIETA’ VERTIGINOSA?
Sicuramente sì ma esistono mestieri ben più faticosi! La vertigine nella società di oggi è una cosa che distrae molto la gente dall’arte e l’intrattenimento seppure questi sembra siano indispensabili da che esiste il mondo..
Da fan rispondo quello con Franz Di Cioccio della PFM.
COME HAI VISSUTO L’ESPERIENZA DELLA TV? HA CONTRIBUITO ALLA TUA CRESCITA ARTISTICA?
Divertendomi tanto, concentrandomi su quello che bisognava fare e sempre con una giusta dose di disillusione. Artisticamente e professionalmente ha contribuito molto alla mia crescita.
SEI PIU’ “ALLERGICO ALLE GHIANDE, ALLA GENTE O ALLA LUCE”? CHE SINTOMI HA QUESTA ALLERGIA?
A tutte e tre le cose! J In realtà il sintomo principale è una sorta di insofferenza alle “esperienze-ghianda” che la vita quotidiana ci riserva dal lavoro ai rapporti sociali, cioè agli incontri scomodi ma obbligati a cui ci sottopone quella società vertiginosa di cui sopra…
QUALE FOTOGRAFIA DELLA TUA TERRA PORTERESTI SEMPRE CON TE?
Quella del mare della mia città.
COS’E’ LA SOLITUDINE?
Il miglior momento creativo!
UNA DEDICA PER ME SUL TUO CD.
Ad Alberto
Attento conoscitore di musica!
Con stima!
M.
PER INCONTRARE LA MUSICA DI
MICHELE CORTESE:
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