Questo albero mi saluta tutti i giorni.
Sta qui, all’ingresso del mio nuovo posto di lavoro, dove
tutto è duro, metallico, dov’è rumore, battito, dove la lamiera prende forme
morbide, prende anima.
Parcheggio e, prima di entrare, mi saluta con il cinguettio
dei suoi rami; duro anche lui, curvo anche lui, ricco di venature, regalo di
vita vissuta, di resistenza.
Mi racconta così che
la tenacia non è solo del ferro ma che può essere anche di noi viventi e che,
anzi, a noi viventi regala i segni dell’esperienza, arricchimento e non ruggine.
Così con il suo saluto entro al mio lavoro, contento
di essermi ancora una volta messo in gioco in un mondo nuovo, per avere nuovi segni, tenace come l’ulivo.
... ogni cosa della natura ci insegna qualcosa, basta saperla cogliere ... come fai tu Sergio.
RispondiEliminaBella riflessione!
Un abbraccio
Grazie!
RispondiEliminaUn abbraccio a te.