(Ph: Alberto Zuccalà) |
Chissà come avrò speso le mie mani. Mi mancano le dita per afferrare le corde e l'illusione di chi eri tu. Da un angelo? All'osteria dei sogni monchi? Aspetto che le carte si trasformino in pane e il pane in briciole da scrollare al primo filo d'erba. Stop.
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