Il cantautore Simone Perrone passa dalla musica alla scrittura e scrivendo il suo primo romanzo, intitolato “Spremuta d’arancia a mezzogiorno” (Lupo) ci porta in una lunga canzone piena di Sud. La musica è quella di un meridione esposto alle stelle e all’infinito azzurro del mare ben conosciuto, e il testo, originalissimo permette di scorgere la vita di tanti giovani che, impegnati in un’arte e sono costretti nella morsa tra la rinuncia e la passione.
Nel sapore
di una terra piena di fantasia, talenti e lontana dalle grandi città,
probabilmente si sogna di più ed è (anche) questo il motivo nascosto del libro
che mi ha entusiasmato e spinto alla sua recensione. Nella spremuta, il succo,
è la sostanza per cui tutto ne vale la pena. Tanti giovani del sud,
“stritolati”, insaporiscono il mondo così.
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