Le donne che ci
osservano da uno spazio indefinito e che sembrano interrogare lo spettatore
sono uno dei temi ricorrenti nelle tematiche pittoriche proposte dall’artista
Patrizia Poli. L’artista sembra affidare a figure femminili un messaggio
interiore racchiuso negli sguardi che si fissano verso l’esterno a cercare lo
sguardo estraneo o sfuggirlo alla ricerca di orizzonti invisibili, orizzonti
privi di fisicità, orizzonti carichi di
aspettative e domande.
La tecnica
utilizzata rimarca la sensazione di fluidità e leggerezza, i colori sfumano,
quasi si perdono nella compostezza delle figure colte in pose naturali, quasi
fossero rubate da uno scatto fotografico; dominano lo spazio incentrando
l’attenzione, quasi protagoniste involontarie, vi è in alcune una femminilità
consapevole, proposta e mai imposta, sembrano perse in pensieri intimi e
talvolta inaccessibili all’animo distratto.
È sicuramente
seguendo il percorso di questa tematica che si può tracciare il carattere
profondamente intimo e discreto dell’artista, la profondità di un messaggio che
invita ad andare oltre, sollecita la curiosità istintiva e cerca di
comprendere.
Poi, quasi a
destabilizzare il ritmo dell’abitudine, Patrizia propone altri temi, ce li
porge con la semplicità che la caratterizza, ecco apparire i motivi floreali,
qui i piani stilistici mutano, sembrano seguire i percorsi della
sperimentazione, dato che ci racconta una natura in movimento, mai statica,
pronta a mettersi alla prova in cerca di nuovi stimoli e soluzioni stilistiche.
Anche in questo
contesto il soggetto domina lo spazio che non presenta impalcature strutturate,
in alcuni casi come: “Corpo e anima” e “Cosmic Explosion” il segno
rincorre l’essenziale, i fiori sembrano quasi ridursi a pistilli, a ben guardare
potrebbero anche non essere ciò che sulle prime appaiono, non sono più fiori ma
frammenti vivi di pensiero universale.
I colori
caratterizzano le immagini dando di esse l’impressione di essere state
manipolate, nel contempo raggiungono una sintesi formale di tale leggerezza che
riportano a certe pitture giapponesi, dove la profondità filosofica del senso
della vita sembra alleggerire e riproporre una natura che persegue quell’unità
del corpo e dell’anima in costante ricerca di un equilibrio dello spirito.
La pittura
di Patrizia Poli si estrinseca dunque, attraverso tematiche diverse ma unità di
intenti, il messaggio intriso di velata poeticità, non deve fuorviare
dall’intensità motivazionale.
La scelta
cromatica indica una personalità meditativa, solare e aperta al mondo, insieme
altruista, gli arancioni e i gialli talvolta dominano, talvolta si associano ai
rossi e appaiono tracce di viola, quasi a sottintendere ciò che si è affermato
nella struttura pittorica di base, le tonalità sembrano meditate con cura, ad
essi è affidato il compito di sottolineare il messaggio dei soggetti proposti,
dilatarlo e parlare quel linguaggio silenzioso ed essenzialmente emotivo.
Si può
definire Patrizia una pittrice-messaggero, sicuramente la sua non è un’arte
casuale, all’interno sembrano vivere messaggi
criptati che solo aprendosi a nuove considerazioni è dato percepire.
critica di
Stefania Maggiulli Alfieri
ESPERIENZE:
-MOSTRA MONTECARLO "HOTEL DE PARIS" (anno 2012)
-MOSTRA INTERNAZIONALE ARTE MODERNA INNSBRUCK (anno 2013/
2014/2015)
-MOSTRA TORINO "GALLERIA LA TELACCIA" (anno 2013)
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