sabato 16 febbraio 2013

Intervista a Francesco Vannini - Alberto Zuccalà





CHI E’ FRANCESCO VANNINI?
Francesco Vannini è un cantautore palermitano della classe '85...troppo giovane per essere vecchio e troppo vecchio per giocare a fare il giovane!

DA COSA ATTINGE LA TUA MUSCIA?!
Sono nato a Palermo. Palermo è una città dove accadono tante cose, da quelle che ci rendono tristemente noti nella cronaca nera, a quelle più belle che ci riscattano di tutto il male che in questa città accade. Gli spunti non mancano certo. In più basta accendere un televisore e seguire un telegiornale, aprire un quotidiano per trovare ciò di cui parlo io: l'attualità. Certo, c'è anche l'amore tra le mie note, ma molto poco, perchè credo che l'amore sia il tema più complicato da trattare senza rischiare di cadere in logiche di mercato e in banalizzazioni varie.

RADIO, TV… HAI UN SACCO DI ESPERIENZE, QUALE, TRA TUTTE ALIMENTA DI PIU’ LA TUA GIOIA ISPIRATRICE?
Ho un ricordo che non è legato né alla radio né alla tv, né ai grandi palchi. Ricordo un concerto all'aperto a Trapani, credo nel 2008, con la mia vecchia band dell'epoca, i "Marcello e i Qualsiasi" dove la gente, tantissima gente da fare quasi paura, finito di suonare una canzone "Non vedo, non parlo...non sense!", riprese a cantarne il ritornello e giurerei che nessuna di quelle persone potesse conoscere quella canzone da prima di quella nostra esibizione. E' stato emozionante sentire quel coro di così tanta gente intonare una mia canzone. Da brividi.

SE TI DESSI IN MANO UNA CHITARRA E TI CHIEDESSI DI CANTARMI UNA CANZONE QUALE MI CANTERESTI?!
Se tu mi dessi una chitarra in mano, dovresti ascoltare un concerto intero di almeno 4, 5 ore. Ma se dovessi cantarne una sola beh, me lo porto dietro da una vita e credo che continuerò a farlo per sempre: sceglierei una canzone di De Gregori...se poi mi dessi anche un'armonica, ti suonerei in particolare "Rimmel", la canzone che cantavo ancora prima di imparare a parlare!

PARLACI DEL TUO PROGETTO ATTUALE….
Il mio progetto attuale si chiama "Dinecessitavvirtù" e nasce nell'estate del 2011, in un momento in cui mi sono ritrovato senza la mia band storica da me formata e quindi in pratica a casa, senza nulla da fare. Devi sapere che nella mia camera io vivo fisicamente circondato dai miei strumenti. Da questo stato di cose mi è venuta l'idea: perchè non registrare una piccola demo con tutti gli strumenti che ho a disposizione? Il risultato è stato la registrazione di 7 canzoni con una dotazione strumentale minima e cruda, che però sembra aver raggiunto il favore del pubblico. Una chitarra acustica, un kazoo, qualche armonica, una grancassa e un tamburello, cori, coretti e controcanti. Attualmente il progetto ha assunto la forma di una live band di quattro elementi (me compreso), dunque basso, batteria e chitarre, con me alla voce, al piano, alla chitarra, alle armoniche, al kazoo, alla WineBox Guitar. In previsione c'è la registrazione di un EP e la ricerca degli agganci giusti per andare a fare sentire la mia musica in giro il più possibile!

COSA NE PENSI DEI REALITY?
Se parliamo di reality in generale, credo che sia più bello vivere la vita senza i margini di una scatola di plastica. Se parliamo invece dei talent legati alla musica, beh, mi pare sia l'unica formula in cui musica e tv possano convivere (anche se più che musica, si fa spettacolo). Dimostrazione del fatto che il binomio musica-tv non è un binomio vincente. La tv si fa negli studi televisivi, la musica si fa sui palchi. Oppure la musica deve essere assoluta protagonista e non solo il contorno per uno show televisivo (Rai due ha proposto diverse prime serate di musica live, con De Gregori-Dalla ad esempio...ecco, forse così la musica in tv potrebbe davvero funzionare!).

COSA MANCA OGGI ALLA MUSICA ITALIANA?
L'investimento di capitali, gli investimenti a lungo termine. Oggi non potrebbe esistere un secondo De Gregori o un secondo Lucio Dalla o un secondo Lucio Battisti, tanto per fare qualche nome. Tutti autori che non hanno concluso nulla coi primissimi album, ma che con il supporto di gente che ci vedeva lungo, sono diventati storia della musica leggera italiana.

SE TI PRESENTASSI UN TUO CD PER UNA DEDICA COSA MI SCRIVERESTI ?
"Questa proprio non me l'aspettavo!"

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