sabato 2 aprile 2016

La scrittrice Donatella Falco scende nell'arena del Tendone e ci parla di libri e scrittura - Alberto Zuccalà



Donatella Falco, nata a Castelvetrano (Tp) alla fine del 1977, ha pubblicato nel 2015 i primi due suoi libri, “Prigioniera Del Passato” (giugno) e “Alex's Events” (dicembre), entrambi con la casa editrice 13 Lab Edition LTD.
Entrambi i testi sono raccontati in prima persona e danno voce alle protagoniste di due storie molto diverse, due donne più forti di quanto credono, indipendenti o alla ricerca dell'indipendenza, che lottano per avere il controllo della loro vita.
Vi invitiamo sul sito della casa editrice (www.13labedition.co.uk) e alla pagina facebook I Miei Libri – di Donatella Falco per maggiori informazioni sui testi.



Come e quando nasce la tua passione per la scrittura?
Ho iniziato a scrivere poesie intorno agli 11-12 anni, poi ho cominciato qualche bozza di racconti, ma solo intorno ai 15 anni ho avuto il coraggio di far leggere qualcosa a degli estranei: la scrittura è per me qualcosa di molto intimo, una parte di me.

Nello scrivere hai un approccio più schematico (es. utilizzo di scalette da sviluppare) o più
istintivo (scrittura di getto)?
Ogni storia nasce in modo diverso ma posso dire di non essere schematica. Non decido l'intera storia sin dall'inizio ma è un continuo evolversi e, se è il caso, cambiare.

Wilbur Smith, fino a qualche anno fa, scriveva nella sua stanza con vetrata sulla Savana.
Gabriele D’annunzio si rifugiava nell’eremo sulla Costa dei Trabocchi, a picco sul mare
Adriatico. Lei dove scrive?
Non ho un posto particolare dove scrivere, l'ho sempre fatto un po' in giro. Già dalle scuole medie porto con me sempre un quaderno o un foglio bianco e una penna: al mare, nei viaggi, negli spostamenti in autobus o treno, nelle pause dal lavoro. Quando inizio a scrivere mi isolo mentalmente da ciò che mi circonda ma non solo: scivere mi aiuta a scaricare la stanchezza, la tensione, a fissare pensieri e sensazioni, a vedere le cose da più punti di vista, in modo più obiettivo.

“Prigioniera del passato”, il tuo romanzo d’esordio, tocca un argomento molto attuale e delicato per le donne: lo stalking. Da dove è nata l’idea per il libro?
E' una storia nata con un'idea diversa. Non mi sono resa conto di come era cambiata e del tema affrontato finchè non l'ho quasi finito. Mi piace pensare che non ho avuto io l'idea ma che l'idea stessa ha trovato il modo di venir fuori e rivelarsi.

Cosa c'è di Donatella Falco nelle protagoniste?
Qualcuno direbbe la testardaggine! Non posso negarlo, ma anche la voglia di farcela, di sorridere, di indipendenza, la praticità e l'abitudine ad osservare le piccole cose, la pazienza.


E nei libri?
Innegabile dire che nei miei libri ci sono io, in modo diverso ogni volta, ma dopotutto nascono da me. Non vuole dire che le storie raccontano me ma che in loro c'è la mia impronta o parti della mia vita emozionale o fisica. Ad esempio l'idea del pub di Mike, descritto in “Alex's Events”, è nata grazie ad un locale che frequento a Palermo, mentre il ciondolo a forma di cuore che porta la protagonista in “Prigioniera del Passato” è un regalo che ho ricevuto io tempo fa e che ho portato per anni.

Stai lavorando a qualche altra storia?
Si, al momento sto scrivendo un romanzo e ho la bozza dei primi capitoli del successivo.

E' stato difficile riuscire a pubblicare i tuoi libri?
Pubblicare un libro non è facile, soprattutto se sei un esordiente e decidi di non tenere in considerazione le proposte a pagamento. Ho inviato poche mail, tutte a case editrici medio- piccole, nel tentativo di avere anche solo qualche valutazione. Sono rimasta sorpresa nel ricevere alcune risposte. Ho poi deciso per la 13 Lab Edition Ltd, che mi ha permesso di seguire ogni passo dalla consegna dell'intero testo alla copertina. 

Dove si possono acquistare i tuoi libri?
Sul sito della casa editrice, www.13labedition.co.uk con spedizione gratuita, e sui maggiori store online, come Ibs, LaFeltrinelli, Amazon, Libreria Universitaria. 


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