venerdì 29 aprile 2016

Intervista alla scrittrice Marcella Nardi, dal romanzo "Medioevo in giallo" al suo ultimo lavoro "Via San Vitale, 1" - Alberto Zuccalà






1)      Chi è Marcella Nardi?
a.       Sono una donna che ama la vita in tutte le sue manifestazioni. Italianissima, anche se vivo da meno di 8 anni in USA, a Seattle. A darmi i natali, cinquantatré anni fa, è stato un bellissimo borgo medievale, in provincia di Treviso: Castelfranco Veneto, la terra del Giorgione. Sono laureata in Informatica e per 22 anni ho lavorato in questo settore a Milano. Tra le mie tante passioni vi è la Storia antica e medievale, il modellismo storico, i viaggi in giro per il mondo, la fotografia, il giardinaggio e, anche se citati per ultimo, una grande passione per la lettura e la scrittura.

2)      Quando è nata la tua passione per lo scrivere?
a.       Ho iniziato a scrivere da piccola, verso gli otto/nove anni e ho continuato fino all’adolescenza. All’epoca scrivevo poesie e pensieri. Poi ho smesso riprendendo nel 2006 dopo la morte di mio padre. Da allora, non ho mai smesso.

3)      Come nasce l’idea di un libro?
a.       Non sempre allo stesso modo. L’ultimo, per esempio, l’ho scritto in buona parte mentre ero in aereo. Avevo visto un concorso annuale a livello nazionale e avevo deciso di parteciparvi. Nel tornare in Italia, durante le 8 ore di traversata atlantica, ho iniziato a scrivere di getto ideando e creando il personaggio di una detective donna che in quasi tutto e per tutto corrisponde a me stessa. In realtà tra le tante cose che avrei voluto fare da grande, quando andavo alla scuola superiore, c’era anche una mezza idea di fare il commissario di polizia.  
b.      In altri casi, l’idea mi è stata suggerita da concorsi mirati. Per esempio la storia semibreve di “Grata Aura” è nata per un concorso nazionale con tema “Italia Mia”. Sono stata la vincitrice nel 2014.
c.       Poi uso un mio taccuino dove al nascere di nuove idee, ma da sviluppare più’ avanti, ne prendo nota.


4)      Parlaci dei tuoi romanzi
a.       Il mio primo lavoro è una antologia di quattro storie brevi ricche di complotti, cospirazioni, omicidi e sentimenti. Il tutto racchiuso nella splendida cornice dell’Italia tra il XII e XIV secolo. Il titolo è: MEDIOEVO IN GIALLO.
b.      Il secondo è la sua versione in inglese, anche se vi sono delle modifiche strutturali, più belle, credo. Il titolo è: DNA CODE & Other mysterious tales from the Middle Age.
c.       Veniamo a “VIA SAN VITALE, 1”. È un poliziesco che si svolge a Bologna, ai giorni nostri. È il primo di una serie: “Le indagini del commissario Marcella Randi”. La detective, Marcella Randi, è ancora all’università. Dal prossimo romanzo, invece, sarà un commissario a tutti gli effetti. Ora aiuta il padre, grazie al suo acume e alla sua grande passione per i misteri. Tutto si svolge nel suo condominio e in quello difronte. Due storie parallele, una di spionaggio e una di mero crimine per denaro. Mi sono divertita a depistare parecchio il lettore, facendolo arrivare al termine con un vero e proprio colpo di scena.  Lo stile usato è quello misto tra il serio e l’ironico, che è anche una delle caratteristiche del personaggio Marcella Randi - che guarda caso porta quasi il mio stesso cognome. In meno di cinque mesi dalla sua pubblicazione, sono state vendute oltre 1600 copie. Ne sono felice, ovviamente perché è un ulteriore stimolo ad andare avanti.

5)      Perché consigli di leggerlo?
a.       Per più di un motivo. Mi sono divertita a scriverlo e spero di far divertire anche chi mi legge. Vi sono momenti di tensione, ma altri buffi e ironici. Ci sono io col mio carattere, Infatti l’investigatrice porta il mio nome, o quasi. Ritengo bello il colpo di scena finale e poi, come già detto, ha uno stile narrativo fresco e divertente.  



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