1)
Chi è Marcella Nardi?
a. Sono una donna che ama la vita in
tutte le sue manifestazioni. Italianissima, anche se vivo da meno di 8 anni in
USA, a Seattle. A darmi i natali, cinquantatré anni fa, è stato un bellissimo
borgo medievale, in provincia di Treviso: Castelfranco Veneto, la terra del
Giorgione. Sono laureata in Informatica e per 22 anni ho lavorato in questo
settore a Milano. Tra le mie tante passioni vi è la Storia antica e medievale,
il modellismo storico, i viaggi in giro per il mondo, la fotografia, il
giardinaggio e, anche se citati per ultimo, una grande passione per la lettura
e la scrittura.
2)
Quando è nata la tua passione per lo
scrivere?
a. Ho iniziato a scrivere da
piccola, verso gli otto/nove anni e ho continuato fino all’adolescenza.
All’epoca scrivevo poesie e pensieri. Poi ho smesso riprendendo nel 2006 dopo
la morte di mio padre. Da allora, non ho mai smesso.
3)
Come nasce l’idea di un libro?
a. Non sempre allo stesso modo.
L’ultimo, per esempio, l’ho scritto in buona parte mentre ero in aereo. Avevo
visto un concorso annuale a livello nazionale e avevo deciso di parteciparvi.
Nel tornare in Italia, durante le 8 ore di traversata atlantica, ho iniziato a
scrivere di getto ideando e creando il personaggio di una detective donna che
in quasi tutto e per tutto corrisponde a me stessa. In realtà tra le tante cose
che avrei voluto fare da grande, quando andavo alla scuola superiore, c’era
anche una mezza idea di fare il commissario di polizia.
b. In altri casi, l’idea mi è stata
suggerita da concorsi mirati. Per esempio la storia semibreve di “Grata Aura” è
nata per un concorso nazionale con tema “Italia Mia”. Sono stata la vincitrice
nel 2014.
c. Poi uso un mio taccuino dove al
nascere di nuove idee, ma da sviluppare più’ avanti, ne prendo nota.
4)
Parlaci dei tuoi romanzi
a.
Il mio primo lavoro è una antologia di quattro storie brevi ricche di
complotti, cospirazioni, omicidi e sentimenti. Il tutto racchiuso nella
splendida cornice dell’Italia tra il XII e XIV secolo. Il titolo è: MEDIOEVO IN
GIALLO.
b.
Il secondo è la sua versione in inglese, anche se vi sono delle modifiche
strutturali, più belle, credo. Il titolo è: DNA CODE & Other mysterious tales
from the Middle Age.
c. Veniamo a “VIA SAN VITALE, 1”. È
un poliziesco che si svolge a Bologna, ai giorni nostri. È il primo di una
serie: “Le indagini del
commissario Marcella Randi”. La detective, Marcella Randi, è
ancora all’università. Dal prossimo romanzo, invece, sarà un commissario a
tutti gli effetti. Ora aiuta il padre, grazie al suo acume e alla sua grande passione
per i misteri. Tutto si svolge nel suo condominio e in quello difronte. Due
storie parallele, una di spionaggio e una di mero crimine per denaro. Mi sono
divertita a depistare parecchio il lettore, facendolo arrivare al termine con
un vero e proprio colpo di scena. Lo
stile usato è quello misto tra il serio e l’ironico, che è anche una delle
caratteristiche del personaggio Marcella Randi - che guarda caso porta quasi il
mio stesso cognome. In meno di cinque mesi dalla sua pubblicazione, sono state
vendute oltre 1600 copie. Ne sono felice, ovviamente perché è un ulteriore
stimolo ad andare avanti.
5)
Perché consigli di leggerlo?
a. Per più di un motivo. Mi sono
divertita a scriverlo e spero di far divertire anche chi mi legge. Vi sono
momenti di tensione, ma altri buffi e ironici. Ci sono io col mio carattere,
Infatti l’investigatrice porta il mio nome, o quasi. Ritengo bello il colpo di
scena finale e poi, come già detto, ha uno stile narrativo fresco e divertente.
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