venerdì 8 aprile 2016

Intervista ad Andrea Sperelli, autore del romanzo erotico “La ragazza con le scarpe di vernice rossa” - Alberto Zuccalà



Conosciamo meglio Andrea Sperelli, autore del romanzo erotico “La ragazza con le scarpe di vernice rossa”, edito da ErosCultura, appena uscito in formato e-book e disponibile su tutti i migliori store on line



Ciao Andrea, raccontaci qualcosa di te
Sono nato e cresciuto vicino Roma,dove abito ancora oggi. Ho più di 35 anni e una laurea in lettere. Non sono sposato, non ho figli, e vivo la vita assecondando la mia natura e le mie passioni. La ragazza con le scarpe di vernice rossa è il mio terzo romanzo, l’unico di cui posso parlare oggi, dato che ho usato volutamente uno pseudonimo

Andrea Sperelli, il protagonista dannunziano del “Il piacere”. Come mai la scelta è ricaduta su di lui?
Al di la della bellezza sublime del romanzo di D’annunzio, ho scelto lo pseudonimo di Andrea Sperelli perché rivedo in lui molti tratti che, in maniera simbiotica, permeano il mio romanzo. In particolare la raffinata e costante ricerca del piacere, della bellezza e del lato edonistico della vita. Inoltre non scordiamoci dell’amore, verso cui tutta la vicenda del “Piacere” protende.

Parliamo ora del tuo romanzo. Chi è la misteriosa ragazza dalle scarpe di vernice rossa?
Delia, cosi si chiama la protagonista, è l’idea più elevata dell’amore, della passionalità e della femminilità. Le scarpe di vernice rossa simboleggiano tutte queste virtù messe insieme. Per lei un uomo ha perso la testa tanti anni prima, e i ricordi lo spingeranno a rivisitare i luoghi in cui si consumò la loro passione. Ho cercato di sviluppare molto la psicologia dei personaggi, in modo da creare un effetto “immedesimazione” durante la lettura. La storia, poi, non ha nulla di inarrivabile. Ognuno di noi può averla vissuta, o magari potrà viverla in futuro. I protagonisti sono persone normali. Tutto questo non fa che aumentarne la sua credibilità agli occhi delle lettrici e dei lettori

Quanto c’è di te nel protagonista della storia?
Quando si scrive una storia, anche solo inconsciamente, si trasmette qualcosa di sé ai personaggi. La trovo una cosa normale. Io, però, cerco sempre di creare personaggi che siano in grado, una volta nati e cresciuti, di esistere indipendentemente da me. Accade a volte che, rileggendo una storia, mi accorga di non conoscerli affatto. Trovo questa possibilità stupefacente. Nello specifico direi che il protagonista del romanzo è alquanto differente da me.
  
Per salutarci, progetti futuri?
Ho quasi terminato un romanzo breve. Tornerò a utilizzare il mio vero nome, sarà di genere completamente differente e riuscirò, finalmente, a parlarne senza più dovermi nascondere nell’anonimato (risata divertita…)

Grazie per la chiacchierata Andrea, e in bocca al lupo
Grazie a voi che mi avete concesso uno spazio nel vostro blog

In vendita sui migliori store on line (Amazon, Feltrinelli, Rizzoli, Mondadori, IBS e direttamente sul sito della casa editrice, www.eroscultura.com, dove sarà possibile leggere gratis le prime pagine)

Sinossi

Vent'anni dopo la fine di una grande storia d'amore, un uomo affronta un viaggio che lo riporta negli stessi luoghi di allora. Man mano che li riscopre, nella sua mente tornano a disegnarsi gli avvenimenti passati, dal primo incontro fino alla passione irrefrenabile e all'inevitabile separazione. I flashback tendono quasi a fondersi con il presente, in un susseguirsi di momenti di tenerezza, di rabbia e di estrema carica erotica. Pian piano l'uomo lo rivisita il passato e lo analizza quasi in terza persona, per cercare di dare un ordine compiuto alle emozioni che ancora vagano dentro di lui in maniera caotica. Alla fine del viaggio scopre finalmente la verità nascosta dietro quella storia, una verità che dà forma e sostanza all'intera sua vita.

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