Ciao, vuoi raccontaci un pò di te?
Per prima cosa ringrazio voi tutti per questa
intervista e per questa simpatica opportunità che mi avete concesso.
Devo dire che sono un pò preoccupato, non avevo
mai fatto un'esperienza simile e non credo neanche di essere preparato per
affrontarla. Mio nonno diceva: a volte è meglio stare zitti e sembrare stupidi
che aprire bocca e togliere ogni dubbio...
Spero di non deluderlo.
Ciao, mi chiamo Erino Sciarrino, abito a Caselette
un piccolo paese situato ai piedi della ormai famosa Val di Susa, ho 49 anni
compiuti e dipingo per hobby oltre a giocare a tennis e suonare il piano.
Vivo con un cane e un gatto in una piccolissima casa con giardino e
sono fidanzato con una splendida donna che ho ritrovato dopo 30 anni.
Quando hai cominciato a dipingere?
Non ricordo con precisione, mi pare di aver
iniziato a Palermo, la mia città natale. Tutti gli anni ad agosto, insieme
ai miei genitori, partivamo da Torino e andavamo a trovare i nonni in Sicilia.
Vicino la loro abitazione, situata al centro della città c'era il negozio
di cornici di mio zio, fratello di mia madre, un locale pieno di quadri
pigmentati dalle tonalità vivaci, perchè era anche un bravo pittore
paesaggista.
Ricordo le mostre, ricordo i pomeriggi interi
passati insieme a lui, ricordo un bravo artista svizzero, ricordo i
pittori palermitani e le loro stranezze.
Ero attratto da tutto questo, da
quell'universo colorato che mi dava la sensazione di vivere dentro a una
favola.
Sicuramente è li che è suonata la corda del
mio violino.
Come nasce una tua opera?
Da circa tre anni ho stravolto il mio modo di
pitturare, avevo perso la voglia di dipingere, non trovavo più interessanti i
miei lavori. Poi un giorno per caso ho scoperto un grande
artista americano, ho acquistato le sue lezioni e mi sono proiettato in
questo nuovo mondo, il mio mondo! Dove la favola ne fa da padrona! Era questo
quello che cercavo, io sono un grande sognatore. Nonostante i miei quasi
50 anni ho l'animo di un bambino e le mie opere ne sono la prova lampante.
Le mie tele nascono in base alle stagioni.
Giro con la macchina fotografica e tutto ciò che mi colpisce emotivamente
finisce sul mio computer. Poi assemblo le foto tipo puzzle e cerco di comporre
un paesaggio armonioso. Naturalmente aggiungo molto dalla mia
fantasia rendendo la composizione equilibrata e in base ai miei
canoni.
Come definiresti il tuo stile?
È uno stile che si vede poco in giro. Qualcuno lo
ha definito "naif moderno" perché si scosta leggermente da
quello tradizionale, sicuramente è questa la giusta definizione.
Se devo essere onesto non lo ho di sicuro
cercato, perchè non lo conoscevo, è stato lui a cercare me, e me
ne sono innamorato nello stesso istante in cui si é presentato al mio
cospetto, perchè mi ha emozionato. Ricordo di aver spalancato gli occhi e di
essere finito in un altro mondo, proprio come ci finisce la piccola
Lucy nella scena del film "le cronache di narnia"
Mi sto perfezionando, e ora, a distanza di circa
tre anni, dopo decine di fallimenti inizio ad essere soddisfatto dei miei
lavori.
Due anni fa mi sono anche dilettato a costruire il
mio sito internet che col tempo ha anche riscosso un buon successo visto che è
il dodicesimo sito d'arte più visitato d'Italia e il primo di Torino.
Se volete venirmi a trovare questo è il mio
indirizzo internet.
Grazie ciao a tutti.
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