La passione per la scrittura quando è nata?
Sin da quando sono bambina ho sempre
avuto una fervida immaginazione.
Un po’ come succede a molti non fu mai
data importanza nella mia infanzia alle mie doti creative. Come dice anche Antoine
De-Saint-Exupery in “Il Piccolo Principe”, i
grandi non capiscono mai niente e quindi lasciai perdere la scrittura
creativa prima ancora di crederci seriamente. Tuttavia una volta diventata
mamma mi sono resa conto che le storie fanno parte di me e per insegnare a mio
figlio a lottare per i suoi sogni devo essere la prima a farlo, dato che la
cose più belle vanno conquistate.
Di cosa parla “Skeggia 8”?
“Skeggia 8” è il mio terzo romanzo, il primo di
fantascienza, genere che porto nel cuore grazie a “Star Wars” ed al mitico
George Lucas.
La storia di Didi è nata nella mia mente molti anni
fa ma solo oggi ho avuto il coraggio di scriverla. Questo vorrebbe essere solo
il primo capitolo di una saga in cui racconterò le avventure di Didi Reynols,
giovane e dolce cacciatrice di taglie con un triste passato e un futuro pieno
di colpi di scena.
Pagina dopo pagina introdurrò il lettore in un mondo
molto lontano dal nostro, in un certo senso non così diverso dato che l’umanità
sembra essere incapace di liberarsi dei suoi lati più oscuri.
In “Skeggia 8” viene descritto un sistema moderno duro e
corrotto, credi veramente che l’umanità non possa evolvere in un sistema equo e
giusto?
Sicuramente nel mio romanzo non faccio una
grandissima pubblicità al genere umano. Furono infatti i primi coloni spaziali che
dopo aver distrutto la Terra, conquistarono il sistema di Kos sottomettendo le
popolazioni locali degli Org e degli Striker. La storia dell’umanità, per
quanto mi dispiace ammetterlo, si basa su violenza ed ambizioni di potere in
questa e temo in qualunque epoca. Questo è il motivo per cui in questa storia
l’equilibrio del sistema si basa su un governo che nasce per essere migliore di
quelli precedenti ma si rivela ben presto fallato e corrotto a causa delle
ambizioni di pochi.
Il cacciatore di taglie interplanetario: come ti è venuto in
mente questo mestiere?
Da piccola ho visto alcune puntate di Cowboy Bebop, una
serie cartoon che andava in onda su MTV. Confesso che non l’ho mai seguita e
non ne conosco la trama, ma l’idea di questo mestiere così pericoloso e affascinante
ha generato in me la scintilla che ha fatto nascere nella mia mente questa
storia. Quando si crea qualcosa di nuovo risulta spesso difficile essere
originali al 100%, credo che sia normale lasciarsi ispirare da quello che
vediamo e che amiamo. La creatività per me sta nel riuscire a fare un mix degli
elementi che più mi piacciono ed introdurli in un contesto nuovo. Non sono
sicura di esserci riuscita ma sono felice di aver provato a farlo.
Quali
sono le tue aspettative per il futuro su questa serie?
“Skeggia 8” è appena uscito in maniera capillare in
versione ebook. Prima è stato pubblicato su ilmiolibro.it
dove ha ricevuto un’accoglienza positiva da chi lo ha letto. Ora che è
disponibile in diversi canali spero possa conquistare altri lettori. Al momento
sto lavorando alla stesura del secondo capitolo della serie ed alla revisione
grafica della copertina di “Skeggia 8”, ma per scaramanzia non vorrei dire
altro in merito se non che i personaggi di questo romanzo possono essere
perfetti per un fumetto…
Cosa ti
ha spinto a scegliere l’auto-pubblicazione e la versione ebook per il lancio?
Trovare una casa editrice che non chieda dei soldi
non è affatto semplice. Grazie a youcanprint.it
ed al miolibro.it l’auto-pubblicazione
riduce i tempi d’attesa di un’eventuale ed angosciante risposta da un editore
che potrebbe anche non arrivare mai. I costi sono contenuti per le copie
cartacee ed addirittura nulli per la versione e-book e la trasparenza sulle
vendite è massima. Il contro è che nell’auto-pubblicazione tutto dipende da te dato
che il libro non viene rivisto o corretto e non può rifarsi al pubblico di
lettori che ha solitamente una casa editrice. Temo inoltre che siano in molti i
lettori a diffidare degli esordienti sconosciuti ed auto pubblicati. Risulta
difficile essere letti anche se a costi molti bassi, come solo l’e-book
permette. Mentirei se dicessi che non mi piacerebbe vedere un giorno la mia
serie sugli scaffali delle librerie ma al momento le cose
stanno così e sono comunque felice di scrivere per chi mi vorrà leggere.
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