giovedì 4 giugno 2015

Intervista all'artista Francesca Panico - Alberto Zuccalà





Come e quando inizia la tua carriera artistica
La passione per la pittura , il formarmi dopo gli studi, il continuo sperimentare di nuove tecniche pittoriche mi portarono alla  partecipazione di alcune mostre collettive, e fu proprio ad una di queste che un noto critico d’Arte, il Prof. Gianfranco Lambrosciano, rimase “affascinato e colpito” come  da un’imprinting, dalla mia opera al punto tale che rimase per tutto il tempo dell’inaugurazione fino alla chiusura per potermi conoscere. Fin qui tutto normale, se non fosse stata per una sua telefonata che mi giunge “inaspettata” dopo pochi mesi, dicendomi che ero stata inserita per sua scelta in una mostra di Arte Sacra ( La forma Eletta) che si sarebbe tenuta ad Enna e a Leonforte (Sicilia),e sempre sua fu l’organizzazione e la realizzazione della mia Prima Personale (Abitare Napoli) tenutasi prima a Rende(Cs) e di seguito a Napoli (Chiesa di San Francesco alle monache).

Qual’è stata la tua prima opera?
Se dovessi ricordare la mia prima opera, dovrei tornare indietro con gli anni, all’età di circa 3 anni. Come ho detto nella precedente domanda la mia nasce innanzitutto come passione e quindi è sempre vissuta con me dal primo giorno di vita. Quindi considero come mia prima opera la mia “Prima Personale”, perché in una sola volta raccoglie tutte le mie maggiori opere, perché espongo per la prima volta con una Personale e con il patrocinio del Comune di Napoli che l’inserisce nel programma “Natale a Napoli 2013”, nella mia amata città.



Con la tua arte, hai realizzato un’azione per i vicoli di Napoli, e di seguito un video per la “Terra dei fuochi”, ce ne parli ?
L’idea di realizzare questa performance tra i vicoli di Napoli, nasce dal sentirmi chiamata in causa, in difesa della mia terra e contro chi vuole distruggerla, con la mia Arte. Già nel 2014 ho realizzato un opera, commissionatami dal Comune di Calvizzano e in permanente esposizione, per la “Terra dei fuochi”. Ma ho sentito il bisogno di andare oltre, di coinvolgere, di rendere partecipi e protagonisti persone comuni e semplici lasciandoli attori della loro stessa vita quotidiana, dove allo stesso tempo recepissero un messaggio indelebile e significativo, “ L’arte appesa ad un filo, per un filo di speranza”. Come si dice a Napoli: “ à stes’ de pann’”, ed ecco che una comune donna stende dal suo balcone un lenzuolo raffigurante lingue di fuoco e farfalle colorate sovrastate da un cielo azzurro, mentre altre persone passeggiando alzano lo sguardo domandandosi il perché di quell’enorme lenzuolo steso creando così a poco a poco un vortice di interesse e curiosità. L’esorcizzazione del male rappresentata dalle farfalle in volo verso un cielo azzurro e limpido, lascia con grande semplicità dì intuizione , che tutti uniti ( come le farfalle) possiamo riscattarci del male che altri hanno fatto alla nostra terra. Di seguito la realizzazione di un video “ Terra dei Fuochi, l’arte appesa ad un filo, per un filo di speranza”. Il video e accompagnato per tutta la durata dalla voce della Poetessa Tina Piccolo  che recita, sulle note di “Fenesta vascia”, una sua poesia con grande personalità e maestria  “ Eternamente Napule” ( tratta dal libro/raccolta di poesie” Napoli nel cuore”  scritto dalla poetessa Tina Piccolo) poesia ispirata proprio alla Napoli di una volta, raccontata come una cartolina, con le sue bellezze , i suoi colori, le sue ferite che sa curarsi zitta, zitta. L’ immediata e coinvolgente partecipazione della poetessa a questo video, ha reso possibile con inequivocabile risultato di soddisfazione, il consolidamento della poesia con l’ arte, creando attimi in cui le farfalle quasi spiccassero un leggiadro volo.

Un tuo sogno nel cassetto?
Diciamo che alcuni sogni si sono avverati ma più che sogni ,li definirei obbiettivi perché sono mete che ho raggiunto con sacrificio e tanto lavoro, sogni futuri? Proprio perché tali non li svelo, diciamo che amo molto lasciare il tutto ad un risultato finale.


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