Come e quando inizia la tua carriera artistica
La passione per la pittura , il formarmi dopo gli
studi, il continuo sperimentare di nuove tecniche pittoriche mi portarono alla partecipazione di alcune mostre collettive, e
fu proprio ad una di queste che un noto critico d’Arte, il Prof. Gianfranco
Lambrosciano, rimase “affascinato e colpito” come da un’imprinting, dalla mia opera al punto
tale che rimase per tutto il tempo dell’inaugurazione fino alla chiusura per
potermi conoscere. Fin qui tutto normale, se non fosse stata per una sua
telefonata che mi giunge “inaspettata” dopo pochi mesi, dicendomi che ero stata
inserita per sua scelta in una mostra di Arte Sacra ( La forma Eletta) che si
sarebbe tenuta ad Enna e a Leonforte (Sicilia),e sempre sua fu l’organizzazione
e la realizzazione della mia Prima Personale (Abitare Napoli) tenutasi prima a
Rende(Cs) e di seguito a Napoli (Chiesa di San Francesco alle monache).
Qual’è stata la tua prima opera?
Se dovessi ricordare la mia prima opera,
dovrei tornare indietro con gli anni, all’età di circa 3 anni. Come ho detto
nella precedente domanda la mia nasce innanzitutto come passione e quindi è
sempre vissuta con me dal primo giorno di vita. Quindi considero come mia prima
opera la mia “Prima Personale”, perché in una sola volta raccoglie tutte le mie
maggiori opere, perché espongo per la prima volta con una Personale e con il
patrocinio del Comune di Napoli che l’inserisce nel programma “Natale a Napoli
2013”, nella mia amata città.
Con la tua arte, hai realizzato un’azione per i vicoli di
Napoli, e di seguito un video per la “Terra dei fuochi”, ce ne parli ?
L’idea di realizzare questa performance tra i vicoli
di Napoli, nasce dal sentirmi chiamata in causa, in difesa della mia terra e
contro chi vuole distruggerla, con la mia Arte. Già nel 2014 ho realizzato un
opera, commissionatami dal Comune di Calvizzano e in permanente esposizione,
per la “Terra dei fuochi”. Ma ho sentito il bisogno di andare oltre, di
coinvolgere, di rendere partecipi e protagonisti persone comuni e semplici
lasciandoli attori della loro stessa vita quotidiana, dove allo stesso tempo
recepissero un messaggio indelebile e significativo, “ L’arte appesa ad un
filo, per un filo di speranza”. Come si dice a Napoli: “ à stes’ de pann’”, ed
ecco che una comune donna stende dal suo balcone un lenzuolo raffigurante
lingue di fuoco e farfalle colorate sovrastate da un cielo azzurro, mentre
altre persone passeggiando alzano lo sguardo domandandosi il perché di
quell’enorme lenzuolo steso creando così a poco a poco un vortice di interesse
e curiosità. L’esorcizzazione del male rappresentata dalle farfalle in volo
verso un cielo azzurro e limpido, lascia con grande semplicità dì intuizione ,
che tutti uniti ( come le farfalle) possiamo riscattarci del male che altri
hanno fatto alla nostra terra. Di seguito la realizzazione di un video “ Terra
dei Fuochi, l’arte appesa ad un filo, per un filo di speranza”. Il video e
accompagnato per tutta la durata dalla voce della Poetessa Tina Piccolo che recita, sulle note di “Fenesta vascia”,
una sua poesia con grande personalità e maestria “ Eternamente Napule” ( tratta dal libro/raccolta
di poesie” Napoli nel cuore” scritto
dalla poetessa Tina Piccolo) poesia ispirata proprio alla Napoli di una volta,
raccontata come una cartolina, con le sue bellezze , i suoi colori, le sue
ferite che sa curarsi zitta, zitta. L’ immediata e coinvolgente partecipazione
della poetessa a questo video, ha reso possibile con inequivocabile risultato
di soddisfazione, il consolidamento della poesia con l’ arte, creando attimi in
cui le farfalle quasi spiccassero un leggiadro volo.
Un tuo sogno nel cassetto?
Diciamo che alcuni sogni si sono
avverati ma più che sogni ,li definirei obbiettivi perché sono mete che ho
raggiunto con sacrificio e tanto lavoro, sogni futuri? Proprio perché tali non
li svelo, diciamo che amo molto lasciare il tutto ad un risultato finale.
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