sabato 5 marzo 2016

Intervista alla straordinaria Carolina Bubbico, talento indiscusso e prezioso del panorama musicale nazionale - Alberto Zuccalà





CHI E’ CAROLINA BUBBICO?
Carolina è una compositrice, pianista e cantante, che ha reso la musica l’arte della sua vita con la quale gioca, si confronta, si emoziona e si esprime più di qualsiasi altra cosa.

SEI IL DIRETTORE D’ORCHESTRA DEI VINCITORI DI SANREMO 2015 “IL VOLO”. VITTORIA ATTESA O INASPETTATA? COME AVVIENE IL VOSTRO INCONTRO?
L’incontro con Il Volo è avvenuto attraverso la mia conoscenza con il loro manager Michele Torpedine con il quale ci eravamo conosciuti tempo prima. La prima a propormi la direzione d’orchestra a Sanremo però è stata Serena Brancale, cantante in gara nelle Nuove Proposte, anche lei sotto il management di Torpedine il quale, sentendo la sua proposta ha pensato di farmi dirigere anche i tre ragazzi. E’ stata una grande sorpresa e si è rivelata una meravigliosa esperienza. Sicuramente la vittoria de Il Volo era già nell’aria ma nessuno di noi ne aveva la certezza fino in fondo. Nei giorni di Sanremo si parlavo tanto della loro possibile vittoria ma nonostante questo non sono arrivata totalmente preparata a salire sul podio con i vincitori durante la serata finale.

CHE SENSAZIONI SI PROVANO NEL DIRIGERE UNA CANZONE DEL FESTIVAL DI SANREMO? E’ PIU’ DIFFICILE CHE IN ALTRE OCCASIONI?
E’ un’esperienza diversa da tutte le altre non fosse altro per il prestigio che ha il palco dell’Ariston e per il grande fascino e la professionalità dell’orchestra. Ho provato grande rispetto nei confronti dell’orchestra fatta di tanti professionisti e mi sono sentita ricoperta di un ruolo di grande responsabilità che credo di aver saputo gestire con serenità, concentrazione e un pizzico di spensieratezza.

NON SOLO DIRETTORE D’ORCHESTRA, MA ANCHE CANTANTE DALLA VOCE SPLENDIDA. IL TUO PRIMO DISCO S’INTITOLA “CONTROVENTO”, COME NASCE?
“Controvento” è un disco che resterà inimitabile per la spontaneità e l’ingenuità con cui è stato concepito. Le canzoni del disco sono nate d’improvviso senza dovermi mettere a tavolino: giocando con la loop e con le parole ho formulato un mio pensiero/canzone che nel tempo è andato via via conformandosi. Adesso il mio nuovo album “Una donna” è un po’ più consapevole e ragionato e risente delle mie esperienze da compositrice e arrangiatrice di questi ultimi anni.



PROTAGONISTA IN TANTISSIME COLLABORAZIONI, C’E’ QUALCHE INCONTRO PARTICOLARE ED IMPORTANTE PER LA TUA CARRIERA ARTISTICA?
Uno degli incontri più intensi è quello con il Maestro Beppe Vessicchio con il quale ho collaborato per un anno e mi ha regalato tanti bei ricordi e tanti insegnamenti preziosi. Un altro incontro importante è quello con il trombettista Fabrizio Bosso, da sempre entusiasta della mia musica, mio grande sostenitore con il quale ultimamente condividiamo anche il palco.

MA COME SI SENTE CAROLINA: PIU’ CANTANTE O DIRETTORE D’ORCHESTRA?
Certamente più cantante. Sono nata esecutrice della musica che scrivo e continua ad essere la parte che prevale in me.

E’ FATICOSO PER UN GIOVANE ESORDIENTE PORTARE AGLI ALTRI LA PROPRIA MUSICA IN QUESTA SOCIETA’ DAL RITMO VERTIGINOSO, BILANCIATA DALL’OPPORTUNITA’ DELLA GRANDE VETRINA DI INTERNET?
Non è facile provare a proporre un pensiero musicale che possa essere compreso e ritenuto interessante. Più il mercato è sovraffollatto più è complesso sapere come collocarsi e come e quando dire la tua. L’importante è saper ascoltare e guardarsi intorno senza farsi troppo influenzare e provare quindi a essere sinceri in quello che si fa. 

HAI UN SOGNO NEL CASSETTO?
Fare un tour nei più grandi festival internazionali con il mio ensemble, portando in giro la mia musica originale. 

SE TI PRESENTO LA COPIA DI UN TUO LAVORO PER CHIEDERTI UNA DEDICA, COSA MI SCRIVERESTI?
Grazie del sostegno! Perché ogni disco venduto è una spinta in più a continuare per la tua strada.




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