CHI E’ CAROLINA BUBBICO?
Carolina è una compositrice, pianista e cantante, che ha
reso la musica l’arte della sua vita con la quale gioca, si confronta, si
emoziona e si esprime più di qualsiasi altra cosa.
SEI IL DIRETTORE D’ORCHESTRA DEI VINCITORI DI SANREMO 2015
“IL VOLO”. VITTORIA ATTESA O INASPETTATA? COME AVVIENE IL VOSTRO INCONTRO?
L’incontro con Il Volo è avvenuto attraverso la mia
conoscenza con il loro manager Michele Torpedine con il quale ci eravamo
conosciuti tempo prima. La prima a propormi la direzione d’orchestra a Sanremo
però è stata Serena Brancale, cantante in gara nelle Nuove Proposte, anche lei
sotto il management di Torpedine il quale, sentendo la sua proposta ha pensato
di farmi dirigere anche i tre ragazzi. E’ stata una grande sorpresa e si è
rivelata una meravigliosa esperienza. Sicuramente la vittoria de Il Volo era
già nell’aria ma nessuno di noi ne aveva la certezza fino in fondo. Nei giorni
di Sanremo si parlavo tanto della loro possibile vittoria ma nonostante questo
non sono arrivata totalmente preparata a salire sul podio con i vincitori
durante la serata finale.
CHE SENSAZIONI SI PROVANO NEL DIRIGERE UNA CANZONE DEL
FESTIVAL DI SANREMO? E’ PIU’ DIFFICILE CHE IN ALTRE OCCASIONI?
E’ un’esperienza diversa da tutte le altre non fosse altro
per il prestigio che ha il palco dell’Ariston e per il grande fascino e la
professionalità dell’orchestra. Ho provato grande rispetto nei confronti
dell’orchestra fatta di tanti professionisti e mi sono sentita ricoperta di un
ruolo di grande responsabilità che credo di aver saputo gestire con serenità,
concentrazione e un pizzico di spensieratezza.
NON SOLO DIRETTORE D’ORCHESTRA, MA ANCHE CANTANTE DALLA VOCE
SPLENDIDA. IL TUO PRIMO DISCO S’INTITOLA “CONTROVENTO”, COME NASCE?
“Controvento” è un disco che resterà inimitabile per la
spontaneità e l’ingenuità con cui è stato concepito. Le canzoni del disco sono
nate d’improvviso senza dovermi mettere a tavolino: giocando con la loop e con
le parole ho formulato un mio pensiero/canzone che nel tempo è andato via via
conformandosi. Adesso il mio nuovo album “Una donna” è un po’ più consapevole e
ragionato e risente delle mie esperienze da compositrice e arrangiatrice di
questi ultimi anni.
PROTAGONISTA IN TANTISSIME COLLABORAZIONI, C’E’ QUALCHE
INCONTRO PARTICOLARE ED IMPORTANTE PER LA TUA CARRIERA ARTISTICA?
Uno degli incontri più intensi è quello con il Maestro Beppe
Vessicchio con il quale ho collaborato per un anno e mi ha regalato tanti bei
ricordi e tanti insegnamenti preziosi. Un altro incontro importante è quello
con il trombettista Fabrizio Bosso, da sempre entusiasta della mia musica, mio
grande sostenitore con il quale ultimamente condividiamo anche il palco.
MA COME SI SENTE CAROLINA: PIU’ CANTANTE O DIRETTORE
D’ORCHESTRA?
Certamente più cantante. Sono nata esecutrice della musica
che scrivo e continua ad essere la parte che prevale in me.
E’ FATICOSO PER UN GIOVANE ESORDIENTE PORTARE AGLI ALTRI LA
PROPRIA MUSICA IN QUESTA SOCIETA’ DAL RITMO VERTIGINOSO, BILANCIATA
DALL’OPPORTUNITA’ DELLA GRANDE VETRINA DI INTERNET?
Non è facile provare a proporre un pensiero musicale che
possa essere compreso e ritenuto interessante. Più il mercato è sovraffollatto
più è complesso sapere come collocarsi e come e quando dire la tua.
L’importante è saper ascoltare e guardarsi intorno senza farsi troppo
influenzare e provare quindi a essere sinceri in quello che si fa.
HAI UN SOGNO NEL CASSETTO?
Fare un tour nei più grandi festival internazionali con il
mio ensemble, portando in giro la mia musica originale.
SE TI PRESENTO LA COPIA DI UN TUO LAVORO PER CHIEDERTI UNA
DEDICA, COSA MI SCRIVERESTI?
Grazie del sostegno! Perché ogni disco venduto è una spinta
in più a continuare per la tua strada.
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