"Se Dio mi ossequiasse di un tozzo di vita" gli chiederei di portare sempre con me il suono di tutte quelle voci che mi accompagnano da sempre e che, quasi soffocate da un indifferente torpore, sono riesplose in questi giorni.... forti, calde, insieme. Una voce non più udita, nel tempo, diviene sfumata, indefinita, perde di corposità.
Poi improvvisamente i ricordi, così a lungo addormentati nella mente e nel cuore, scossi come un ulivo a novembre, ti cadono addosso e lasci, inerme, che ti colpiscano, ti vincano.
Perchè così le voci diventano corpo, presenze, dimore, famiglie e sai di poterci contare, sempre...
Le cerchi, te le concedi, te le meriti...
:D zumpa.
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