Maria, adolescente e acerba ragazzina di provincia, che nella semplicità e nello stupore accoglie l’imprevedibilità di Dio.
Ci siamo mai chiesti perché Dio decise di far nascere Suo Figlio da una ragazzina sconosciuta ai più e non in un palazzo reale, magari a Roma, come figlio dell’Imperatore Augusto!? Forse sì, ma ci diamo sempre la solita risposta ormai scontata, senza scendere nella bellezza e nella profondità del mistero dell’incarnazione. Gesù nasce da Maria perché Lei era la predestinata, l’Immacolata, la Vergine. E basta!? No. Maria era l’unico mezzo per far capire all’umanità che Dio ci è vicino, che non è un Re intoccabile chiuso nei suoi palazzi, ma che scende sulla terra sino a provare l’umiliazione di essere il povero tra i poveri, l’umile tra gli umili. Così è Dio, imprevedibile! Maria è la porta di ingresso che ci immette nella profonda infinità di Dio. Maria è la Maestra che può insegnare ancora oggi, a noi uomini ormai chiusi nel recinto della ragione senza fede, che possiamo essere come Lei.Per accogliere Dio nella nostra vita, non serve essere immacolati, vergini, puri, predestinati nel corpo, ma nello spirito. Non importa cosa facciamo o chi siamo. Dio trova la sua casa, la sua culla, nella nostra quotidianità. Dio non nasce nelle persone che se lo meritano, negli studiosi, nei teologi e nemmeno, passatemi l’esagerazione, nelle persone eccessivamente religiose. Gesù nasce ogni giorno, non solo a Natale, nei cuori delle persone che hanno ancora la capacità di stupirsi, nei cuori che non si conformano al putridume del mondo adulto, ma che restano perennemente adolescenti, come il cuore di Maria appunto. Quindi Maria è la predestinata non solo perché Immacolata Vergine nel corpo, ma soprattutto nel cuore e nello spirito. Maria è la predestinata perché conserva e mantiene viva in sé la capacità di stupirsi.
Ancora una settimana ci separa dal Natale e quello che mi sento di suggerirvi e di andare a Betlemme così come siamo: come Davide nella prima lettura vuole costruire un bel tempio a Dio, anche noi ci sentiremo rispondere: “lasciati fare, non preoccuparti di come hai preparato il tuo avvento, sono io che ti vengo incontro”.
Che volete, così è il nostro Dio, lasciamoci incontrare, lasciamo che Lui venga dentro di noi e non ostiniamoci a volerlo accogliere noi per primi a tutti i costi. Ricordiamoci, Dio verrà a nascere solo nei cuori semplici che hanno ancora la capacità di stupirsi.
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