Niente cenone per me questa sera . Eppure i miei occhi son sazi e lucidi per la gioia di riviverti ancora e così. Tu, carne ed ossa da prendere in braccio. Tu, ti fai vero nei diversi sipari dalla mia storia. Tu ritorni ancora nel sorriso dei miei familiari stasera a cantarti che scendi dalle stelle e tremi come noi. Tu, tra le mani del più piccolino che lascia che ti baci anche chi è già grande ma soffre ancora di fragilità. 
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Tu, che trovi riparo nel presepe della parrocchia che quest’anno ti fa piccolo accanto ad un grande trono che ci ricorda da dove vieni ma soprattutto dove vai e dove ritrovarti. 
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Tu, nel sorriso di zio che si fa chiamare ''Papà Presepio'' e che quando accende le luci sul camice del lavoro ci racconta di nuovo la storia di un papà che torna a casa e con i figli costruisce il Presepe. Tu, sei qui, sei ora, ed hai la luce che può trasformare ogni mia notte.
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