Ciao Greta, ci parli del tuo legame con la fotografia e della tua visione di essa?
Ciao,
certo! La fotografia è qualcosa che mi fa sentire veramente bene,
riesce a farmi staccare completamente la mente dal mondo circostante e a
darmi tranquillità. Sono una persona molto emotiva e sensibile per
questo credo che la fotografia debba essere principalmente fonte di
emozione. Se mi trovassi davanti uno scatto perfetto tecnicamente, ma
vuoto dal punto di vista emotivo; e uno con alcuni errori, ma che riesce
a trasmettermi emozioni, sceglierei senza dubbio il secondo. Per me gli
scatti migliori non sono quelli estremamente tecnici, ma quelli che
riescono ad emozionarmi. La fotografia è un mezzo di comunicazione e va
usato per trasmettere significati, la tecnica ha la sua importanza, ma
non va presa troppo seriamente. Credo che sia sbagliato giudicare le
fotografie esclusivamente dal punto di vista tecnico, per me una
fotografia è corretta solo se trasmette qualcosa.
Qual’è il genere di fotografia a cui ti senti più legata?
Da
osservatrice apprezzo ogni tipo di fotografia dai paesaggi, ai
ritratti, allo still life. Da fotografa invece preferisco la fotografia
ritrattistica perché è quella in cui mi ritrovo di più, mi piace
stabilire un legame tra il soggetto e l’ambiente circostante, mi piace
esaltare la bellezza della natura e dell’essere umano. Adoro dar sfogo
alla fantasia e dar vita alla mia visione del mondo, per questo nei
miei scatti utilizzo spesso elementi o colori poco realistici. Le mie
fotografie molte volte trasmettono malinconia e gli stati d’animo
interiori che solitamente cerchiamo di nascondere agli altri. Credo sia
importante trasmettere sentimenti ed è quello che cerco di fare in ogni
mio scatto. All’interno di ogni foto cerco di mettere qualcosa di mio,
del mio carattere, del mio modo di essere e del mio modo di pensare.
All’interno del tuo portfolio ho visto alcune fotografie di matrimoni, parlacene.
Certo,
nell’ultimo anno ho avuto la fortuna di fotografare alcuni matrimoni e
mi sono innamorata di questo genere di fotografia. Sono fotografie
semplici che trasmettono emozioni reali, senza finzione. All’interno di
un matrimonio preferisco degli scatti naturali rispetto alle classiche
foto in posa; cerco di dedicarmi di più ai sorrisi, agli abbracci e ai
momenti veri della festa, piuttosto che a delle pose finte che spesso
non riescono a trasmettere i veri sentimenti di quel giorno. Mi piace
tantissimo l’idea di poter immortalare un ricordo che i due sposi
potranno conservare per il resto della loro vita. Credo che in un
matrimonio, come in molti altri avvenimenti, sia più importante avere
delle belle fotografie piuttosto che un bel vestito o delle belle
bomboniere, perché a distanza di anni saranno quegli scatti a mantenere
vivo il ricordo.
Pensi di essere arrivata come fotografa?
Assolutamente
no. Credo che nella vita non si arrivi mai, perché arrivare
significherebbe smettere di crescere e di migliorarsi. Sono solamente
all’inizio di un percorso infinito.
Quali sono i progetti per il tuo futuro dal punto di vista fotografico?
Non
ne ho idea, per il momento prendo molto le cose come vengono. Sento che
sto seguendo la strada giusta, ma non voglio pensare troppo al futuro.
Quello che so è che adesso fotografare mi fa stare bene e non ho la
minima intenzione di smettere.
Posso
dire che la fotografia mi ha cresciuta molto, grazie ad essa ho
imparato a conoscermi. Mi ha insegnato a mettermi alla prova, a cercare
sempre di migliorarmi e soprattutto a credere in me stessa.
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