I QUATTRO
CAVALIERI DELL’APOCALISSE
I celebri sigilli che
il Signore
conserva nel Suo
scrigno riservato
son sette ed avvalorano
il timore
per un finale già
determinato !
I primi quattro sono
assai palesi
riguardano i destrieri
designati
a compiti compòsiti ed
estesi
che includono disastri
dissennati.
Il
Primo Cavaliere: l’Anticristo,
sul
suo cavallo Bianco, rappresenta
la
vincita del Ben su chi è provvisto
d’un
anima malvagia e turbolenta !
(Ma
l’uomo non riesce a concepire
il
simbolo della Resurrezione,
il
suo egoismo non sa recepire
l’amore
umano senza condizione !)
Per
il Secondo Cavaliere in sella
al
suo destriero Rosso è riservato
l’istinto
del conflitto che flagella
i
popoli ed in modo dissennato !
(E’
il caso degli uomini che in Terra
si
sfidano l’un l’altro per riuscire
a
superarsi a costo d’una guerra
che
porta ogniqualvolta a regredire !)
Il
Terzo Cavaliere ha la bilancia
e
in groppa ad un cavallo Nero avanza
mietendo
carestie e tutto trancia
con
ingiustizie e abusi in abbondanza !
(E
qui si nota l’uomo prepotente
che
tramite le tasse trae vantaggio
e
specula sul povero indigente
trattandolo
da misero selvaggio !)
Il
Quarto Cavaliere appare armato
di
spada sul cavallo verde-giallo,
è
pronto a divulgar da forsennato
la
morte ad ogni minimo intervallo !
(Ed
anche qui risulta assai evidente
la
man dell’uomo: piaghe, malattie
e
distruzione in modo deprimente
che
portano a miserie e tirannie !)
Il
Quinto, il Sesto e il Settimo sigillo
rimangon nelle mani del
Signore
fin quando Lui non sentirà
l’assillo
d’aprirlo col verdetto
accusatore
riguardo ai nostri
accertati mali
che ci han portato a
maltrattare il mondo,
con dei comportamenti
micidiali
spingendolo vieppiù
nello sprofondo !
L’umanità è stata
bersagliata
da uomini di grande intelligenza
che l’hanno solamente
utilizzata
per l’ambizione di
sopravvivenza !
… I quattro Messi
dell’Apocalisse
cavalcano solenni
all’infinito …
… Un vecchio saggio un
bel giorno scrisse:
“E’ l’uomo un pazzo,
non ha ancor capito
che ci si deve amar come
fratelli,
con sentimento, massimo
rispetto
e senza guerre, senza
più flagelli,
perché alla fine ci
sarà il verdetto !”
Con
la spada di Dàmocle sul capo,
noi
non sappiam la fine che faremo
e
il sentirci immortali è un rompicapo
che
ci costringe a un vivere blasfemo !
La
nostra vita è in mano a Dio Supremo,
è
Lui che ci ha elargito questo dono
…
che noi un giorno … Gli restituiremo
sperando
… in un benevolo condono !!!
Magliano
dei Marsi
Sono
nato a Roma il 4 maggio 1935 e mi sono trasferito, per questioni familiari, a
Magliano dei Marsi (AQ), nel 1988. Ho cominciato a scrivere all’età di 8 anni
(1943) in seguito ai bombardamenti su Roma, con implorazioni poetiche verso la
pace. A 16 anni inserivo poesie nella rivista “Sette Colli” di Roma. Da allora
ho iniziato a fare una raccolta di poesie, digitate con la macchina da scrivere
Olivetti, sino al 1988, quando approfittando della mia mansione di operatore sul
pc grafico, ho scritto il mio primo libro sulle donne “La vita è donna”. Il secondo libro “La (mia) morte “ edito dalla Casa Editrice Totem, ha ottenuto il
Premio “Colosseo” delle Due Culture a Roma ed il Premio della Giuria a
Villanova di Monferrato (AL).
E’
seguita la mia opera più suggestiva, il poema “L’Aldilà’” che mi ha impegnato circa 7 anni nella ricerca dei 10.000
personaggi storici ivi inseriti e per la stesura di 11.000 versi endecasillabi, un lavoro veramente ìmprobo, a questo
seguirono altri 6 poemi di
altrettanti versi cadauno “L’uomo e la
donna” – “Un mondo nuovo” – “Desideri e speranze” – “La vita” – “Il destino del Mondo” – “Sentimenti
e Sesso”, ceduti all’estero per la misera somma di 600 euro, ossia 100 euro
ciascuno.
Appena
comprato il computer, nel 2009, ho iniziato a tirar fuori tutte le poesie che
avevo composto tra il 1943 ed il 2008, che conservavo nel cassetto, per
fare dei libri a carattere artigianale, ovvero fatti in casa con la spirale a
guisa di rilegatura laterale, con le quali uscirono i seguenti libri: “Le mie poesie” – “Le mie ultime poesie” – “Le
mie ultimissime poesie” – “Poesie
scelte” – Le mie poesie più belle”
– “Il mio ultimo libro di poesie” –
“Le poesie nella vita quotidiana” –
“La vita in poesia” –
La penna poetica dell’autore -- Liriche selezionate dell’Autore e altri libri che di anno in anno vanno dal 2006 al
2013 e buon ultimo “La Donna in Poesia” di recente pubblicazione (febbraio
2012), di 272 pagg. con 260 liriche dedicate esclusivamente alle
donne, edito dalla GLOBAL PRESS ITALIA, oltre ad altri due volumi degli otto
previsti (Lungo il viale del destino, storia
di un calciatore dagli albori, al tramonto della sua carriera). Nel 2011 ho
vinto, a Chianciano, il Primo Premio per la Sezione Poesia in Vernacolo con la lirica “Er piatto
piagne”.
Il
mio curriculum complessivo si compone di 32
libri, 4.500 liriche, 210.000 versi endecasillabi,
comprensivi anche dei 7 poemi, ognuno dei quali annovera 11.000 versi
endecasillabi, ovvero per complessivi 77.000
versi endecasillabi e dulcis in
fundo, 34 canzoni, alcune delle quali
sono entrate in finale al Festival di Avezzano (come: LA VITA CAMBIERA’ - NOI DONNE ecc.
A
tutt’oggi, ho inserito nei siti culturali: GOCCE
DI POESIA – NETEDITOR – POESIE IN VERSI - POESIEINCALCE - SCRIVERE.INFO
- LOPCOM, ecc., migliaia di composizioni. E’ tutto ! Son diventato vecchio, … scrivendo poesie !!!
Ci tengo a precisare che sono un Fautore del
Neo-Surrealismo e scrivo prevalentemente con Cesure – Emistichi – Trimetro
Giambico – Strofe in quartine e Versi con rime alternate e trame inerenti i
fatti della vita.
Sergio Garbellini – www.sergiogarbellini.com Vi prego di
andarlo a visionare sono 5 facciate con tutto ciò che vi serve. - Mail: sergio.garbellini@libero.it
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