martedì 20 ottobre 2015

"Omaggio ad Erri de Luca nel giorno della sentenza" di Alberto Zuccalà


La parola taciuta è morte per l'umanità intera, perchè se l'individuo non può "dire", non può esprimersi, non può comunicare, e la vita del mondo finisce, perchè per una voce che tace un'altra non ascolta. 
La parola taciuta è la fine della comunicazione: la fine dei libri, delle canzoni, del teatro... di tutto; La parola taciuta, mortificata, toglie l'uomo, lo riduce a niente. E non è per gioco di parole che lo finisce, lo finisce davvero! Erri de Luca non solo non ha taciuto, ma ha scelto la "parola contraria", che è diversità, e la diversità è l' "altro", e quindi  un dialogo, qualcuno, l'"altra faccia", uno scambio... In questo c'è libertà, la vita; quella di uno che parla e di un altro che ascolta. E il mondo vive.  
Nonostante i "ti amo". Nonostante gli "addio". Vive. E' salvo.
Erri De Luca ha sabotato un omicidio (premeditato) nei confronti dell'umanità. 
Non tacendo, noi con lui, festeggiamo la verità, l'insegnamento, l'arte di questo coraggio. 

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