Chi
è Simona Cremonini e come è arrivata sul lago di Garda?
Sono una scrittrice per mestiere, ovvero sono una
copywriter, e una scrittrice per passione. Sono una persona molto fortunata,
perché ho trasformato il mio più grande interesse, lo scrivere, nel mio lavoro
e perché negli ultimi anni ho potuto portare avanti in modo costruttivo la mia
attività di narratrice che è nata quando ero bambina.
Sono nata a Mantova e il “come” sono arrivata sul lago di
Garda... Be’, di questo devo ringraziare uno degli uomini più importanti della
mia vita, mio nonno, che una volta formata la sua famiglia a Brescia ha deciso
che la casa di famiglia sarebbe stata in un luogo bellissimo che aveva scoperto,
Manerba del Garda.
Questo paese e il lago sono rimasti da sempre il punto di
riferimento per la mia famiglia e poi per me, anche se essendo la mia mamma
mantovana una buona parte della mia vita è stata divisa tra queste due terre
magnifiche.
Sei
una narratrice ma non solo, e i tuoi libri hanno una particolarità, parlano
tutti dello stesso luogo, il lago di Garda. Ci vuoi parlare di questo?
Da circa una ventina d’anni porto avanti una mia ricerca
attorno al lago, e la materia di cui mi interesso è il folklore soprattutto
attraverso il recupero di tutto ciò che non viene più raccontato perché è
rimasto “infilato” tra le pieghe della storia. Mi occupo di leggende, di storie
legate al mondo del fantastico che abbracciano la mitologia del lago (perché
qui ogni golfo, ogni paese ha la sua ninfa protettrice o una divinità di
riferimento) e i temi classici del fantasy e dell’horror (fate, streghe,
folletti, mostri, fantasmi), ma soprattutto mi dedico a “rinarrarle” attraverso
storie mie ispirate alle leggende locali: sto creando una saga fantahorror
ambientata attorno al lago legando tutte queste storie con un unico sfondo.
Sei
un’autrice “prolifica”, hai pubblicato diversi libri, vuoi presentarci i
principali in breve?
I due saggi, “Leggende, curiosità e misteri del lago di
Garda” e “Misteri morenici”, raccontano rispettivamente un giro attorno al lago
di Garda e un giro sulle colline del basso lago attraverso gli aneddoti e le
leggende che fin dall’antichità sono stati narrati nella tradizione popolare.
I due libri di narrativa, “(I) racconti fantastici del
Garda” e “Garda Doble”, raccolgono varie storie di ambientazione gardesana e di
genere fantastico: il primo libro contiene racconti ispirati a leggende locali
oppure racconti di genere ambientati nei luoghi del lago che potrebbero
benissimo passare per leggende; “Garda Doble” contiene quattro storie di genere
fantastico sul tema del doppio, raccontando due storie parallele in epoche
diversi, una storia vissuta sulle due sponde del lago e infine due racconti in
cui i protagonisti sono due coppie di gemelli apparsi nelle leggende del lago,
ovvero i due semidei Limone e Grineo e Les Eguales, due terribili gemelle che
annunciavano le disgrazie.
Come
definiresti il tuo genere?
In sostanza in tutti i miei libri, sia che si parli di
“storie vere” sia che ci sia una rielaborazione in forma di racconto, c’è
sempre l’elemento fantastico e l’ambientazione gardesana. Il mio genere lo
chiamo fantasy gardesano e lo considero un cugino del fantasy mediterraneo.
Quindi
il Garda è fantasy?
Assolutamente sì: provate ad avventurarvi sul far della
sera, in autunno o inverno, tra le colline del basso lago dove matura il
buonissimo vino Lugana, vicino alla Torre di San Martino della Battaglia:
quando la luce del faro che illumina la zona dalla torre vi passerà accanto
saprete perfettamente che l’occhio di Mordor vi ha solo sfiorato...
Per
chi volesse conoscere meglio il tuo lavoro?
Lo inviterei a visitare il mio sito dedicato ai miei libri, www.leggendedelgarda.com, oppure il
sito personale www.simonacremonini.it.
Inoltre ci sono la mia pagina Facebook https://www.facebook.com/leggendemisteridelgarda
e il mio profilo twitter @leggende.
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