1)
Chi è Alessandra Bucci?
1 Sono una mamma, una
moglie, una sportiva ed anche un'insegnante di lettere e la poesia, la letteratura
e l'arte in generale, mi hanno da sempre affascinato. Sono una persona molto
sensibile, poliedrica e piena di aspetti contrastanti, dall'interiorità sempre
in fermento. Da quando ero una ragazzina dipingo per esprimere le mie emozioni
più profonde e solo da qualche anno ho iniziato a scrivere, prima poesie e poi
racconti. Provo, attraverso tali attività, ad illuminare i miei momenti
"bui" e a fare ordine, almeno in parte, nei miei "grovigli"
interiori. Il mio primo libro di poesie "I sentieri dell'anima" è
uscito ad ottobre 2014 e da poco è stato pubblicato anche il mio nuovo lavoro
dedicato alle donne, questa volta in prosa. Entrambe le copertine dei miei
libri sono arricchite da una mia opera pittorica.
2)
Il tuo secondo libro “Donne. Sette racconti, un'unica
storia” è dedicato in particolare alle donne e ad argomenti molto delicati che
riguardano il complesso mondo femminile. Come mai hai scelto proprio tali temi?
2 Ho deciso di dedicare questo mio nuovo lavoro alle
donne perché sono convinta che il mondo interiore femminile sia molto più
complesso di quello maschile. Ho cercato di far luce su certi aspetti
misteriosi di questo mondo così affascinante e analizzando le mie donne, la
loro interiorità, studiavo anche me stessa cercando di comprendere alcuni
processi a volte totalmente imprevedibili e difficili da spiegare.
Nell'affrontare le varie problematiche ho tenuto conto delle mie personali
esperienze ma soprattutto mi sono ispirata alle testimonianze di tutte quelle
donne che, durante l'arco della mia vita, hanno lasciato in me un segno
indelebile regalandomi profonde emozioni.
3)
Le tue protagoniste sono sempre donne in
rinascita che non perdono mai la speranza. Qual è il messaggio principale che
vuoi trasmettere?
3 Il libro si chiude con la frase: “Forse basta non
perdere mai la speranza” Ed è proprio questo il messaggio che voglio
trasmettere: qualsiasi cosa la vita ponga sul nostro cammino, si può superare.
Ogni evento genera in noi un cambiamento che ci porta a ritrovare un nuovo
equilibrio, a rinascere ogni volta. L'invito che porgo a me stessa e a tutte le
donne che leggeranno il libro è quello di darci da fare con tutte le nostre
forze affinché la rinascita si realizzi, anche quando tutto sembra perduto e
gli ostacoli insormontabili perché la vita è in grado di sorprenderci ogni
volta.
4)
Sette sono le protagoniste, questo numero è
stato scelto a caso o ha un significato particolare?
4 Questo numero, il sette, è il numero dei colori
dell'arcobaleno, dei chakra, delle note musicali, dei giorni della settimana e
di chissà quante altre cose ancora. Esso rappresenta l'unione tra il
quaternario, umano, e il ternario, divino, e in quanto tale collegamento tra
terra e cielo. Una donna concreta come me, con i piedi ben saldi per terra ma
con lo sguardo volto al cielo alla costante ricerca di una luce, una forza, un
sostegno che provenga dall'alto, non poteva scegliere numero diverso.
5)
Hai nuovi progetti in corso? Continuerai a
scrivere racconti o tornerai alla poesia'
5 Nelle mie pagine facebook, “Donne”, “Insieme è più
bello” e, soprattutto, “Il mondo di Alessandra B.”, continuo a scrivere
pensieri e poesie, magari prossimamente una nuova raccolta di poesie, pronta da
tempo, vedrà la luce. Contemporaneamente sto scrivendo un romanzo dedicato al
mare, il mio compagno di sempre (non potrei mai vivere lontano dall'implacabile
distesa azzurra!) e a mio padre, che al mare ha dedicato la vita. In
quest'opera sarà presente anche un'appendice che raccoglierà tutte le poesie
dedicate al mare scritte in questi anni.
6)
I tuoi
sono racconti introspettivi, cosa si prova nello scrivere questo tipo di
racconti? Ti emozioni durante la rilettura?
6 Sono molto empatica ed emotiva,
come già detto la scrittura per me è terapeutica e spesso, leggendo un libro o
guardando un film, le mie emozioni si trasformano in lacrime, tanto intenso è
il mio fermento interiore. Durante la rilettura dei miei racconti succede
esattamente la stessa cosa, come se quei pensieri, quelle parole non fossi
stata io a scriverle. Le mie storie, che spesso sono storie vere, appartenenti
a donne a me molto care, prendono vita ad
ogni rilettura e con esse riaffiorano tutte le emozioni provate durante
la stesura.
“Donne. Sette racconti, un'unica storia” di Alessandra Bucci
Sette
racconti, un'unica storia. Ogni racconto, che l'autrice ci propone, affronta un
tema scottante e delicato del nostro tempo: la depressione, l'omosessualità, la
crisi di valori, il risveglio dopo il coma, la sterilità, il tradimento. Il
numero sette non è stato scelto a caso, esso rappresenta la completezza,
l'universalità, la mediazione tra cielo e terra. Affiancato alla figura
femminile, da sempre generatrice di vita e, con i suoi cicli mensili
influenzati dalla luna, spesso accostata all'astro notturno, tende a dare
l'idea del compiuto, del concluso, tanto più che le storie sono tutte collegate
fra loro e l'ultima si ricongiunge alla prima come a chiudere un cerchio
perfetto. L'opera costituisce un vero e proprio “faro sul nostro tempo”, così
la definisce la sociologa, Giovanna Frastalli, nella conclusione, “un intreccio
di storie di donne consapevoli e sensibili di un tempo nuovo, fragile,
quantomai incerto”. Il libro è pervaso da presenze, contatti, sguardi che sanno
curare e aiutare nella consapevolezza che “l'attenzione dell'altro, il suo
amore, la sua sensibilità, sono fondamentali per la nostra identità, perché la
condizionano e la modellano a loro immagine e somiglianza”.
Alessandra Bucci nasce a San Benedetto del Tronto (AP) nel 1972. Laureata in Lettere e in
Scienze della formazione e gestione delle risorse umane, vive a Martinsicuro (TE),
sulla costa adriatica. Ha due figli, un maschio e una femmina, e insegna
lettere presso la Scuola Secondaria di Primo grado del suo paese. Ha tre pagine
facebook, Il mondo di Alessandra B., Insieme è più bello e Donne. Fa parte di un'associazione, il Martinbook, che promuove la cultura
nel territorio e collabora con Il Martino, un quindicinale locale. Ad ottobre 2014 ha pubblicato un libro di
poesie I sentieri dell'anima. Scrive, dipinge e fa lunghe corse sulla spiaggia. I disegni che
ama realizzare illustrano le copertine dei suoi libri.
Presentazione dell'Autrice |
Dolores, Giulia, Livia, Ottavia, Irma, Carmen ed Emma, sette
donne, sette storie legate, le une alle altre, da un sottile filo. Sette come i
giorni della creazione e della settimana, i colori dell'arcobaleno,
le note del pentagramma e i chakra.
Sette racconti che ci invitano a riflettere, che non ci danno
risposte bensì ci spronano a cercarle per scrutare nell'animo femminile e
capire meglio i meccanismi che mettono in atto certi processi. Il numero sette
non è stato scelto a caso, esso rappresenta l'universalità e la completezza.
Sin dall'antichità è stato considerato un numero magico, il numero della
perfezione che congiunge il ternario, divino, con il quaternario, terrestre, e,
in quanto tale, mediazione tra il cielo e la terra. Per gli Egizi simboleggiava
la vita, per i pitagorici era associato al cerchio e alla perfezione ciclica.
Era lo spirito e l'anima di ogni cosa che rappresenta ogni forma di conoscenza
e la capacità di “realizzare” il magico nella quotidianità.
Affiancato alla figura femminile, da sempre generatrice di vita e,
a sua volta, con i suoi cicli mensili influenzati dalla luna, spesso accostata
all'astro notturno, tende a dare l'idea del compiuto, del concluso, tanto più
che l'ultima storia, delle sette presenti nel libro, si ricollega alla prima
come a chiudere un cerchio perfetto.
Prefazione |
Tutt'altro che “terra mai coltivata” (per usare il verso di una
sua poesia, Madre per caso, madre per amore) è la terra di Alessandra
Bucci, pronta a lasciarsi fecondare dai semi di una ispirazione che trova nella
speciale realtà della femminilità (con tutte le sue complicazioni ma anche con
tutte le sue specialissime virtù) una propria acqua rigeneratrice. E se davvero
il numero “sette” quante sono, cioè, le protagoniste dei suoi racconti- può e
deve indicarci la strada per comprendere quanto fertile possa essere un fervore
creativo volto tutto al femminile (fatto di luci -gioie inattese- e ombre
-dolori insopprimibili), basterà ricordare che il primo libro delle laudi di
D'Annunzio si intitola Maia, con il nome, cioè, della maggiore tra le “sette” stelle delle
Pleiadi, e che i suoi versi erano un multiplo di questo numero: esattamente
ventuno, perciò, per ciascun canto.
Una preferenza non certo casuale, quindi, quella del poeta
abruzzese, ma legata strettamente ad una
numerologia che considera fondamentale il “sette” per interpretare
e leggere l'Universo. Ed esattamente un campione rappresentativo di tale
Universo (da leggere pertanto con tutta l'acribia filosofica e religiosa che merita) è
quello che ritroviamo nelle pagine di Alessandra Bucci per riconoscere, nelle righe e tra le righe dei suoi “sette”
racconti, un nuovo mondo fatto di robustissime emozioni e precisissime parole
che di questo mondo rappresentano lo specchio più sincero. E materno.
Isabella Gambini
Il libro è in vendita su ibs, amazon e a questo link:
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