lunedì 16 marzo 2015

Intervista a Roberto Ricci - Alberto Zuccalà


D: Chi è Roberto Ricci?

R: Roberto Ricci è un parrucchiere da sempre, con la passione per la scrittura e per il genere thriller - horror. Nel 2012 ha avuto non solo la soddisfazione di festeggiare 20 anni di negozio, ma anche quella di vincere la sezione racconti per cortometraggi del premio racconti nella rete, un concorso legato al Festival letterario Luccautori.
In seguito, la pubblicazione del libro "Respiro Tagliente", e la realizzazione del cortometraggio "Il Cappotto", tratto dal racconto vincitore, hanno dato vita a una "carriera parallela".

D: Recentemente è uscito il tuo nuovo libro "Buio Rosso". Vuoi parlarcene?

R: "Buio Rosso", è una raccolta di dieci racconti thriller- horror, che omaggiano le atmosfere di quel cinema soprattutto Italiano, degli anni 70 - 80. Quello di Bava e Argento per intenderci. Uno di questi infatti, si chiama addirittura "Guanti Neri", per richiamare la figura dell'assassino nerovestito, così in voga in quei film. Ne è anche stato tratto un cortometraggio diretto da Federico Tadolini, che sta riscuotendo apprezzamenti nei vari Festival in cui viene presentato.

D: Come ti vengono in mente le idee per le tue storie?

R: Non c'è un momento particolare. Generalmente mi viene un'intuizione notturna. Allora mi alzo e mi metto a prendere appunti. Però ripeto, l'idea può arrivarmi in ogni istante. Uno dei racconti del libro, mi è venuto in mente addirittura, mentre prendevo il sole al mare.

D: Che cosa pensi, della situazione del cinema e della letteratura thriller- horror in Italia?

R: Diciamo che nonostante vegeti in un coma alquanto profondo, l'encefalogramma non è ancora piatto. Questo grazie a tanti giovani autori, che con l'avvento di youtube, e della pubblicazione in ebook, possono promuovere i loro lavori e mantenere vivo questo genere. 

D: Cosa consiglieresti a un giovane scrittore?

R: Di scrivere. Di non abbandonare mai, la propria passione. Mantenersi svolgendo qualsiasi tipo di lavoro, ma non smettere mai di crederci. Come dicevo prima, oggi grazie alla pubblicazione in ebook, è più facile farsi conoscere. Magari non si diventerà mai il nuovo Umberto Eco o Stephen King, ma uscire dall'anonimato e far conoscere a un pubblico i propri lavori, oggi è possibile. Lo dice uno che a 48 anni ha vinto un concorso letterario ed è diventato per tutti "il parrucchiere del brivido". Chi se lo sarebbe mai immaginato?

D: Sappiamo che due tuoi racconti, sono entrati a far parte di altrettante antologie. Di che cosa si tratta?

R: Si. La prima, un'antologia horror Natalizia intitolata "Schegge per un Natale horror".
Uscita lo scorso Dicembre, contiene 80 brevi racconti horror dedicati alla festa più amata. Il mio racconto s'intitola "Le palline di Natale".
La seconda invece è appena uscita e s'intitola "Ombre gialle, Brividi neri". Il mio racconto è "Il veglione di Carnevale". Diciamo che ho omaggiato entrambe le feste. Dovrò in futuro  scrivere due storie, ambientate a Pasqua e Ferragosto, per non far torto a nessuna.



D: Ci anticipi i tuoi progetti futuri?

R: Questo mese, partiranno le riprese di un cortometraggio thriller, tratto da una mia storia inedita. La soddisfazione più grande, è che sarà girato a Ancona, la mia città. La regia è di Massimiliano Belvederesi, giovane regista già noto per alcune commedie, alla sua prima esperienza con il thriller. Sarà una bella esperienza. Il titolo è "Nel silenzio della notte".
Inoltre, sto lavorando al mio primo romanzo. Un giallo parecchio forte, ambientato nel mio mondo. Quello dell'acconciatura. La trama vede un misterioso e sanguinario assassino, fare strage di parrucchieri in una piccola cittadina di provincia. Mi sto divertendo parecchio a scriverlo. Già mi ci chiamano, ma dopo questo romanzo, potrò veramente meritare il titolo di "parrucchiere del brivido".

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