mercoledì 29 febbraio 2012

Scampagnata Ungherese (parte 1)-Carlotta Fai

La scorsa settimana mi sono concessa una breve fuga in una delle più belle città visitate finora,la romantica e artistica Budapest! La chiamano "la Parigi dei poveri" per via del fatto che è più economica e a differenza di Parigi si visita tutta in pochi giorni,musei compresi. L'agglomerato urbano è visitabile pressocchè a piedi,compresi i vari ponti che dividono la città vecchia (Pest) dalla nuova (Buda).

La scampagnata ha avuto inizio in treno,sorbendomi 5 interminabili ore tra soste di confine in cui salgono le guardie ungheresi col loro tipico colbacco in treno e ti chiedono il passaporto 5 volte di seguito perchè salgono in 5-6 e non si avvertono a vicenda di aver già fatto il controllo e soste per l'aggancio vagoni.. Durante il tragitto non ho fatto a meno di notare la bellezza del disgelo delle distese brulle e i loro abitanti: lepri che si inseguivano a vicenda,caprioli che si nascondevano dietro i cespugli,corvi,falchi e fagiani che volavano basso e maestosamente. 
Vedevo la neve brillare alle prime luci del mattino,i primi raggi rossastri del sole poggiarsi sulla coltre bianca degli abeti e sui tetti delle case di legno. Il cielo che riprendeva finalmente i suoi colori dopo essersi nascosto dietro la neve. Una nuova vita passava sopra quei campi. Un milione di pietre preziose sembrava avvolgere quella steppa. Il sole nel deserto bianco.

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