venerdì 17 febbraio 2012

Dov'è il vostro bambino? Sergio Paolilli Treonze


E' dentro ognuno di noi. Il problema è capire quanto dentro sia rimasto, quante sovrastrutture ci siano state costruite sopra, quanto "buonsenso" lo abbia soffocato.....quel fanciullino Pascoliano. 
Quante volte capita di voler correre dietro ai piccioni per farli volare? Di voler salire su  un'altalena a cui per caso si passa davanti? Di voler tirare calci a quella pigna a terra, facendo la telecronaca a bassa voce di un'azione da mondiale?  Ma si rinuncia... perchè qualcosa ci dice che "è disdicevole"...? 
Quante volte in nome del "buonsenso" e dell'apparenza si rinuncia a liberare quella voglia di gioco, di spontaneità che ci chiama... o  si soffocano le lacrime che una canzone fa salire agli occhi?
Essere adulti non significa costruirsi una gabbia! Adulti si... ma  liberi di essere semplici e gioiosi!


Quando il bambino era bambino,
camminava con le braccia ciondoloni,
voleva che il ruscello fosse un fiume,
il fiume un torrente
e questa pozzanghera il mare....

Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino....
non aveva opinioni su nulla,
non aveva abitudini,
sedeva spesso con le gambe incrociate,
e di colpo si metteva a correre,
aveva un vortice tra i capelli
e non faceva facce da fotografo.

Quando il bambino era bambino,
si immaginava chiaramente il Paradiso,
e adesso riesce appena a sospettarlo,
Quando il bambino era bambino,
giocava con entusiasmo,
e, adesso, è tutto immerso nella cosa come allora,
soltanto quando questa cosa è il suo lavoro.

Quando il bambino era bambino,
sulla cima di un albero prendeva le ciliegie tutto euforico,
com’è ancora oggi,
aveva timore davanti a ogni estraneo,
e continua ad averlo,
aspettava la prima neve,
e continua ad aspettarla.

Quando il bambino era bambino,
lanciava contro l’albero un bastone come fosse una lancia,
che ancora continua a vibrare. (P. Handke)

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