mercoledì 26 dicembre 2012

Intervista a Dario Losito - Alberto Zuccalà






CHI E’ DARIO LOSITO?
Un ragazzo pugliese di 22 anni, studente del quarto anno di farmacia all'Università di Chieti e quindi trapiantato in Abruzzo. In questa nuova terra cerco di coltivare la passione quasi innata per la musica che mi porto dietro sin dall'età di 6 anni.
Ma a parte questa parentesi biografica credo di essere dal punto di vista caratteriale una persona semplice, una persona senza troppe pretese, molto realista ma che nello stesso tempo crede nelle proprio capacità e spera che queste ultime possano essere utili ,assieme al tanto impegno e lavoro, alla la buona riuscita della propria vita.

QUALE ESPERIENZA MUSICALE RICORDI CON MAGGIORE EMOZIONE?
Più che ricordo è una fotografia nella mente e mi basta chiudere gli occhi per ritrovarmi li.
Avevo circa sei anni, e mi trovavo li in una Piazza di Andria, la mia città natale. Avevo in mano il mio violino due quarti, il più piccolo che abbia mai posseduto, e io li altrettanto piccolo suonavo il saggio preparato dinanzi a tantissima gente accorsa per la fiera del Paese.
Avevo il cuore che batteva cosi' forte che poteva darmi il tempo.
C'erano tutti i miei parenti attorno ma la moltitudine di gente era tale da non farmi intravedere nessuno e l'emozione spostava la mia attenzione su un uomo alto  e baffuto che non avevo mai visto prima che mi reggeva un microfono.
 Non me ne rendevo ancora conto forse, ma da quel giorno è partito tutto, quella serata a sei anni ha dato il LA per tutto il mio futuro, quella era la mia prima esibizione.
Senza ombra di dubbio l'esperienza musicale che ricordero'  sempre con maggiore emozione!

TI SENTI PIU’ VIOLINISTA PIANISTA O CHITARRISTA?
Nasco come violinista. Il violino è stato il mio primo strumento, cio' che mi ha fatto avvicinare alla musica e credo sia stato lo strumento ideale poiché nella sua complessità mi ha insegnato a formare “l'orecchio” e a non avere difficoltà nell'intonazione per esempio quando canto. Poi è arrivato il pianoforte, complementare allo studio del violino in conservatorio e con il pianoforte ho avuto la possibilità di avvicinarmi maggiormente alla musica pop. La chitarra, in seguito, è stato lo strumento che mi ha permesso di accompagnare un altro strumento, la mia voce.
Credo che la formazione completa musicale mi sia stata utile poi soprattutto nel creare le mie canzoni....perciò non posso sentirmi solo un violinista,un pianista o un chitarrista e neppure solo un cantante, mi reputo un musicista e spero in futuro di poter essere conosciuto come musicista-cantautore.

CHE VALORE AGGIUNTO APPORTA LA SCRITTURA ALLA MUSICA?
La scrittura ti permette di rendere comprensibile a tutti ciò che con la musica vuoi intendere. Mi spiego:
 Se faccio ascoltare solo la melodia di una canzone a tante persone ognuno avrà una diversa idea  del brano.Una idea oggettiva. Se assieme alla melodia ci metto un testo (che ovviamente rispecchia ciò che la melodia mi trasmette) la maggior parte delle persone cambierà la ua precedente idea su quel brano e quindi tutto viene reso piu' soggettivo. In tal maniera credo che si possa arrivare correttamente e soprattutto nel modo in cui si vuole al cuore della persona che ti ascolta riuscendo a suscitare le piu' disparate emozioni. É quello che mi prefiggo di fare ogni qual volta scrivo una canzone.

WEBZ ERA IL TUO PRIMO GRUPPO, CHE RICORDI HAI?
Webz, ragnatele, la ragnatela della musica che incrocia i destini di alcuni ragazzi facendoli diventare parte di una band. Era il periodo delle scuole superiori e ci si riuniva ogni sabato pomeriggio per provare accomunati dalla stessa passione. E poi in giro per le scuole nelle varie assemblee per far divertire tutti i ragazzi, in giro per i locali a suonare in cambio di una pizza ma per passare del tempo in musica con i propri amici si faceva questo ed altro.
 
C’E’ UNA FRASE DI UNA TUA CANZONE A CUI SEI PARTICOLARMENTE LEGATO?
Non capisco, tante volte
la fortuna se n'è andata,
si è girata, mi ha guardato,
è andata via.
Tratto da LE BARCHE.
Ci sono legato perchè è vero, è la realtà. É successo molte volte,ma bisogna sempre avere la forza di andare avanti....e questa canzone ne esprime proprio il concetto!!! (preciso pero' la NON autobiograficità della canzone )

CHE MOMENTO VIVE LA DISCROGRAFIA ITALIANA? 
La discografia italiana è morta con Battisti, Gaetano e de Andrè. Sono lontani i tempi in cui come Lucio divenivi amico del piu' grande paroliere italiano (Mogol) e dopo un viaggio a cavallo ne veniva fuori un lp. Sono lontani i tempi in cui un artista come Rino si “autoinvitava” nelle sale di registrazione di Venditti e dei “quattro ragazzi con la chitarra” per registrare le sue canzoni anche se tutti dicevano di lui che zappava la chitarra e che non avrebbe fatto strada. Sono lontani i tempi in cui un Cantautore come Faber poteva tranquillamente  produrre un cd con brani interamente tratti dall' antologia di Spoon River senza essere considerato un folle. La discografia italiana è morta ahimè da tanto tempo,e per questo rimpiango di non essere nato 50 anni prima.

SE TI CHIEDO UNA DEDICA SU UN TUO LAVORO COSA MI SCRIVI??
Scriverei questo : Ai miei genitori, perchè grazie ai loro sacrifici mi hanno sorretto e continuano a farlo in questa “scalata” per la realizzazione dei miei sogni. A tutti coloro che mi vogliono realmente bene, perchè le emozioni che riescono a trasmettermi sono proprio quelle che vorrei tramutare in musica. A mio nonno, sperando sia sempre presente a guidarmi da lassù.

PER CONTINUARE AD INCONTRARE DARIO LOSITO: http://www.facebook.com/DarioLositoofficialpage

 




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