domenica 9 dicembre 2012

Intervista a Paolo Simoni - Alberto Zuccalà


CHI E’ PAOLO  SIMONI?
Uno che spende la sua vita a cercare di rispondere a questa domanda e spera prima o poi di trovarne risposta.

“MALA TEMPORA” E’ IL TUO PRIMO ALBUM. COME SEI CAMBIATO MUSICALMENTE DA ALLORA?

Più che di cambiamento parlerei di evoluzione
Nel frattempo ho studiato, ascoltato ed appreso cose nuove. E’ passata della vita ed inevitabilmente come una spugna cerco di assorbire tutto ciò che mi capita.
Attualmente sto studiando Mozart e Beethoven , mi tengono allenata la mente e mi aprono a nuovi orizzonti.

“CI VOGLIO RIDERE SU” INVECE E’ IL TUO ULTIMO LAVORO DISCOGRAFICO. CHE ANIMA CONTIENE? COME NASCE LA SCALETTA DEL DISCO?
Questo nuovo disco ha un’anima ironica e consolatoria. E’ un disco amico, che cerca amici e condivisione. Non ha pretese particolari se non quella di poter essere utile a chi lo ascolta. E’ un disco sognatore.
La scaletta nasce da una scelta tra molteplici brani che vengono convogliati in un unico contenitore. Le canzoni stesse ti suggeriscono loro la strada.
Ci sono canzoni che devono rimanere nel comodino ancora per un po’ e altre invece che necessitano una condivisione immediata. L’istinto è stata la guida per questa scelta.

NELLA CANZONE “IO SONO IO E TU SEI TU” DUETTI COL GRANDE LUCIO DALLA. CHE EMOZIONE TI HA LASCIATO QUESTO GRANDE ARTISTA?

E’ per me un maestro di musica e di vita. L’emozione è stata quella di un ragazzo che collabora con il suo mito. Una grande fortuna, impagabile ed irripetibile.
Mi ha lasciato delle parole importanti: “torno dalla luna per dirti Buona Fortuna”.

QUAL E’ STATO IL PIU’ BEL COMPLIMENTO CHE HAI RICEVUTO?
Una volta una persona mi disse: “tu sei uno diverso, uno vero. In giro attualmente non c’è nessuno che fa le cose che fai tu. Mi ricordi i grandi del passato. Le grandi anime.”
Mi scossero molto queste parole.

LA TUA MUSICA ATTINGE DA TE O DA CIO’ CHE E’ FUORI DI TE?
Sono credente. Io non creo ma rubo dal cosmo e materializzo in note. Mi metto al piano e vedo cosa succede. La musica è trascendenza e l’uomo non è creatore ma scopritore.  Da me attingo dalle esperienze personali che mi servono per creare i testi. Nascono infatti prima le note poi le parole.

TRA I 60 FINALISTI PER LE AUDIZIONI DI ROMA DELLA 63° EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO. COME HAI ACCOLTO QUESTA NOTIZIA?
Bene anche se non ci do molta importanza. Ciò che per me è importante ora è far arrivare il messaggio e cercare di divertirmi. Al il resto ci pensa la vita.

SE TI PRESENTO LA COPIA DI UN TUO CD PER SCRIVERMI UNA DEDICA COSA MI SCRIVI?
Ti scrivo: “ ho trovato un amico nuovo… anzi un Tendone dove ripararmi.”
 

 

 

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