sabato 30 giugno 2012

Intervista a Mimma Leone - Alberto Zuccalà




CHI E’ MIMMA LEONE?
'Un'artigiana, credo. Scrivo perchè è la mia passione, ma l'approccio è sempre molto vicino all'apprendistato. È un lavoro di misura, di cura, di tocco, di estetica. Come l'artigianato, appunto.Tra l'altro, sono figlia di un falegname e forse non è un caso. Per il resto,trovo sempre difficile descrivermi, per fortuna i miei scritti rivelano molte cose di me e possono costituire quindi un 'ottimo escamotage per defilarmi. (rido)Chi è interessato a conoscermi davvero, credo possa riuscirci in pochissimo tempo; ma succede poche volte. Quando ti applichi in qualcosa di insolito , quando produci beni poco tangibili, i rapporti umani spesso sono difficili, e domina la diffidenza. Eppure c'è tanto bisogno di condivisione; è un paradosso dei nostri tempi. Sono una persona buona, rispettosa. Poi ci sono anche tantissimi difetti, che di solito sono la parte più interessante del carattere di ognuno. Ma sarebbe un discorso lunghissimo...

COME NASCE LA TUA PASSIONE PER LA MUSICA?
Nasce con le sigle dei cartoni animati. Base fondamentale e assolutamente non banale. Poi ho fatto un salto incredibile, dalle sigle al cantautorato italiano. Incredibile non tanto per la differenza di spessore musicale,ma perchè in mezzo alle due fasi non c'è stato alcun periodo maledetto, o dark adolescenziale, niente di tutto ciò.Poi da qualche parte ho letto che per suonare 'La canzone del sole' bastano tre accordi e allora ho comprato una chitarra classica e ho imparato a suonare da sola, a orecchio, seguendo gli schemi di un manuale, in un torrido agosto di un bel pò di anni fa. Ora suono abbastanza bene ma resto un'autodidatta che, quando occorre, sa usare anche il pentagramma. La chitarra è uno strumento molto immediato, fortemente intuitivo per costruire le linee melodiche. Ma vorrei imparare anche il pianoforte, o il violino, penso possa essere utile per aprire ulteriori orizzonti.

CI PARLI DEL TUO PROGETTO?
Ce ne sono diversi in corso. Sta per uscire una mia raccolta di racconti, credo che il titolo sarà 'Il mare per le conchiglie' , con Marco Spampinato Editore , per Sotto il Vulcano Ltd. Si tratta di dieci racconti, molto brevi. In ogni racconto una donna senza nome descrive un momento di vita particolare che sta attraversando. In quel momento è racchiuso il senso della sua esistenza. Sullo sfondo il mare del Salento, che non è mai solo sfondo e alla fine si capirà il motivo, e sarà chiaro anche il collegamento fra tutte le donne, o le conchiglie ,se si preferisce. In questi giorni poi è uscito il disco di Seba, 'Le nozze chimiche', in cui c'è un brano che abbiamo scritto insieme ,'Cellophane' . Il significato del pezzo riflette l'intento dell'album ,che si propone di fornire una chiave di lettura della realtà concepita attraverso i sui contrasti. In 'Cellophane' la presa di coscienza del degrado sociale nella strofa trova riscatto nel ritornello, che suggerisce una valida via d'uscita. È stato bellissimo quando ho ricevuto la notizia della pubblicazione del brano su cd, disco che tra l'altro sta catturando l'attenzione di molti, dopo il successo radiofonico del primo singolo, 'Alba e tramonto'.Ora Seba partirà in tour, quindi ancora emozioni.

COME NASCE L’INCONTRO COL BRAVISSIMO SEBA?
Per caso, sull'ormai trascuratissimo sito ' myspace'. Ci siamo incrociati una sera in cui eravamo entrambi connessi, lui era reduce dal successo di 'Domenica d'estate ,fresco di Festivalbar, e sinceramente per un po’ di giorni mi sono chiesta se fosse veramente lui. Mi ha passato alcuni brani, abbiamo iniziato a lavorare insieme sui pezzi, e ne abbiamo ormai diversi , che attendono solo che possa arrivare il loro momento, come è avvenuto per 'Cellophane' . Seba è un artista puro, una persona straordinaria. È stato il primo ad offrirmi la prima grande opportunità di mettere in concreto ciò che faccio.Produttore esecutivo del disco è il già citato Marco Spampinato , persona eclettica e lungimirante. La produzione artistica è di Nicolò Fragile, che ha lavorato con i migliori artisti della musica italiana.

SCRIVI LE CANZONI DI GETTO O ASSECONDI LE PAUSE?
Quando un 'idea arriva, devi prenderla al volo e metterla su foglio( o su qualsiasi altro supporto) Devi fermarla pur lasciandola fluire....perchè da quella poi, possono arrivarne altre. Non importa se si tratta di spunti disordinati, l'importante è sentirsi ispirati e provare a vedere che succede.L'ispirazione è un processo misterioso che non puoi controllare. Una volta ho 'composto' un intero brano mentre viaggiavo dalla Croazia verso il Montenegro. Quando sono scesa dalla moto , mi sono accorta di aver scordato quasi tutto.Poi mi è tornato interamente in testa dopo un mese, mentre facevo footing. A volte accadono anche cose così. E sbagli se provi a darti una spiegazione, rischi di rovinare tutto.Ma c'è un mio grande amico, Francesco Lanciani, in arte CRAZYMIND, che mi ha davvero insegnato a costruire le canzoni , sillaba dopo sillaba, studiando i suoni delle parole e la musicalità delle frasi, il ritmo e i passaggi, le alternanze. E allora è stato necessario imparare a dosare pausa e lavoro.Mi ha proposto di collaborare al suo primo progetto in italiano, un lavoro nuovo per lui, che da buon dj producer in giro per i club più importanti d'Italia e all'estero ha sempre usato la lingua inglese, e altrettanto inedito per me , che qui mi accosto addirittura alla dance, un genere disco-pop molto fresco e immediato, ma assolutamente mai scontato o puerile.È uscita già 'Sorprendimi', la prima canzone - con videoclip annesso- che farà parte del disco che uscirà nel 2013. Nel prossimo singolo, 'Invisibile',la mia vena autoriale sarà molto più presente, con mia grande gioia. Anche CRAZYMIND sta andando già forte nelle radio e nelle classifiche generali; sono tutte prerogative importanti in vista di un lavoro di medio-lunga gestazione, curato nei minimi dettagli, canzone dopo canzone, anche a livello tecnico.

CHE TEMI AFFRONTI NELLE TUE CANZONI?
Le canzoni, in generale, sono tutte canzoni d'amore.Anche quando sembra che non parlino affatto d'amore. Per cui, non posso che scrivere di sentimenti, vibrazioni, energia. E' importante scrivere per immagini, far 'vedere' ciò che scrivi. È un suggerimento che tempo fa mi ha sussurrato Carlo Rizioli, grande autore che collabora con Saverio Grandi, altro compositore che fa diventare oro tutto ciò che tocca, in Italia è uno dei più quotati. Con Carlo c'è un bel confronto di musica e parole; per il momento ci stiamo conoscendo e confrontando,e poi...chissà.

COSA ASCOLTI E COSA TI APPASSIONA OLTRE LA MUSICA?
Ascolto spesso e volentieri Lucio Battisti, soprattutto l'ultima parte della sua produzione, quella meno commerciale. Poi tutti i cantautori, ma non tutto di tutti. Anche di cantautrici come Marina Rei, Paola Turci, Carmen Consoli, apprezzo molte cose . Da circa un mese invece ho preso confidenza con la bacchetta di Ennio Morricone, mi sono procurata infatti tutti i suoi lavori, in ogni versione; qui non si tratta più di canzoni , ma di autentiche opere d'arte , capolavori che introducono a un mondo a tratti onirico e ineffabile, ammaliante ma comunque intellegibile.Ascolto anche tanto pop internazionale, ma in tal caso la mia selezione diventa molto più legata alla contingenza .La musica è UNA; questa è un'idea che mi piace sottolineare. I generi sono classificazioni messe in atto per comodità.Esiste solo la buona e la cattiva musica, ma la cattiva musica non è più musica, è rumore. Mi appassionano il mare, la lettura,la notte, i gatti, le persone, gli incontri. Seguo il calcio. Mi piace la campagna, adoro correre. Mi sto cimentando anche nella sceneggiatura cinematografica...dopo alcuni scritti isolati sto lavorando a un progetto importante e molto complesso, nato da un'idea di tre ragazzi leccesi, Daniele Filograna, giovane regista, Livio Marsico, attore emergente, e Davide Mancino, musicista e autore. Sto sviluppando la storia, costruendo i personaggi e la loro psicologia, strutturando i vari intrecci. Il film racconta di un gruppo di universitari che s'inventano un modo per uscire fuori dalla crisi economica che stiamo vivendo. E provano a cambiare loro stessi e il mondo attorno.

SI RIESCE A VIVERE SOLO DI MUSICA OGGI?
Io spero di vivere di scrittura, di musica e di tutto ciò che mi fa sentire davvero viva. Abbiamo il dovere di tramutare lo slancio creativo in una professione e, soprattutto, i nostri sforzi devono essere indirizzati a vederci riconosciuti come persone che stanno svolgendo un lavoro . Il ruolo di artista incompresa e maledetta può essere romanticamente accettabile ma finirei per aver poco rispetto per la mia testa, per quello che faccio e, in ultima analisi, anche per me stessa.

CHE RAPPORTO HAI CON LA FRETTA?
Non esiste per me. Sono una persona calma e tranquilla.Quando vado di fretta vuol dire che c'è qualcosa che non va , o che non sto facendo bene. Combattere il tempo è innaturale, è una pazzia che il mondo occidentale ci ha imposto e che noi abbiamo passivamente accettato, a nostro danno. Mi piace la frenesia da preparativi , o l'adrenalina delle grandi soddisfazioni, ma sono concetti ben diversi dalla fretta. Ho in stesura un saggio filosofico che invito a leggere quando uscirà, visto che affronterò anche questo grave problema, legato alla necessità di un 'rallentamento' orientato all'introspezione.

SE TI PRESENTO LA COPIA DI UN TUO CD COSA MI SCRIVERESTI COME DEDICA!?
Ad Alberto Zuccalà, di cui ammiro impegno, passione e voglia di promuovere 'idee e fantasia', lasciando spazi vitali di realtà e immaginazione.



PER INCONTRARE ANCORA LA MUSICA DI MIMMA LEONE:

www.mimmaleone.it
http://www.youtube.com/watch?v=DZQqIAuHdYY
http://www.youtube.com/watch?v=z0Ws3-oM5TE

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