domenica 12 aprile 2015

Annarita Petrino e i suoi libri - Alberto Zuccalà



“YOU GOD”  Edizioni Il Papavero


Racconti di Fantascienza Cristiana
Il libro si propone di coniugare fantascienza e fede, giungendo a una sintesi: una fantascienza in grado di rispondere alle provocazioni lanciate dalla fantascienza tradizionale, dove troviamo spesso scenari in cui Dio risulta assente o viene incarnato da nuove forme di religione, di solito collegate a nuove culture, a nuove razze (aliene) o a nuovi assetti sociali e governativi. Gli scenari sono quelli in cui l’uomo ha tutte le risposte, manipola tutto ciò che riguarda se stesso e la natura. In altre parole scenari in cui l’uomo ha preso il posto di Dio. Se nella fantascienza tradizionale troviamo storie che hanno un finale “disperato”, dove risulta chiaro un senso di ineluttabilità, di catastrofe umana, morale e naturale, l'intento diviene quello di proporre la speranza, quella speranza che permette all'uomo di vivere nel suo tempo, senza rinnegare la sua vera natura e soprattutto senza mettersi al posto di Dio.
Il volume raccoglie quattro racconti “Imperfezioni”, “Judy Bow”, “Hic et Nunc” e “You God”, che dà il titolo alla raccolta. È un gioco di parole che richiama alla mente del lettore il popolare "You Tube", il canale dove puoi trovare tutta la musica che ti serve e, soprattutto, puoi tu stesso diventare protagonista con i tuoi video. La logica di "You God" è la stessa: diventare protagonisti, questa volta con Dio. Il "Tu" che precede Dio, infatti, esprime una volontà di onnipotenza e di estromissione del Creatore dalla propria vita, poichè “Dio è tutto ciò che l’uomo non riesce a realizzare, a raggiungere o a spiegare.” Così afferma You God nel racconto, incarnando alla perfezione il pensiero dell'uomo moderno che si vede sganciato da ogni spiritualità che lo richiami al fine ultimo dell'esistenza, per proiettarsi verso un futuro di cui diventa l'esclusivo artefice.
In “Imperfezioni” si alternano due storie parallele che non si incontrano mai e che si spezzettano in brevi e toccanti quadretti. Lentamente emerge il tema principale: il desiderio di perfezione dell'essere umano che lo spinge a sondare le risorse della scienza e a spingere sempre più in là i confini dell'eugenetica. Le conseguenze sono il disprezzo e l'intolleranza verso coloro che sono "imperfetti" e dunque non ritenuti all'altezza o degni di vivere, un atteggiamento questo che si trova necessariamente a fare i conti con i sentimenti e le lacrime dei protagonisti imperfetti: uno zoppo e un bambino ipovedente.
Judy Bow” è un racconto che a prima vista sembra strizzare l'occhio all'eutanasia, ma che grazie alle varie voci dei personaggi e dei loro diversi punti di vista snocciola la questione se la decisione di vivere o morire debba essere presa o meno. I temi che vengono messi sotto accusa sono la manipolazione genetica, la fecondazione artificiale, l'accanimento terapeutico, l'eutanasia e il testamento biologico. Attraverso la bocca di una protagonista arrabbiata, Judy Bow, viene espressa la volontà di poter decidere della propria vita in una cieca autodeterminazione che può portare solo alla distruzione. Ma “Judy Bow” è anche la storia di una conversione sofferta, del passaggio dalla rabbia e mancanza di pace, alla pace e al calore sperimentato nello scoprirsi creatura amata. Sullo sfondo una famiglia e due donne in particolare: la madre e la zia di Judy, ognuna delle quali incarna una delle due posizioni che una donna può prendere nei confronti della vita e non è un caso che in questo racconto come in "Imperfezioni" la figura del padre sia praticamente muta. In questo modo assistiamo a un lento, ma inesorabile passaggio dall'Io voglio al come Dio vuole, passaggio nel quale si gioca tutta la libertà e l'esercizio del libero arbitrio dell'uomo.
Hic et Nunc” è composto da flash sulla modernità intercalati da brani tratti dall’Apocalisse, in un curioso incontro di due futuri possibili. Mentre comunemente si pensa alla fine del mondo come a qualcosa che debba avvenire in maniera inaspettata, il racconto descrive alcune di quelle situazioni che in realtà stanno già decretando la fine del mondo.

Il volume è in vendita presso la libreria Rio Bo di Silvi Marina (TE), sulle principali librerie online e sul sito dell’editore http://www.edizioniilpapavero.com













I nove racconti di questa raccolta sono quelli nascosti nei sogni senza Dio di un’umanità ormai alla deriva, che trova nella fede l’ultimo appiglio che le impedisce di rinunciare completamente a se stessa. Nove racconti di fantascienza ma anche di vita reale che, attraverso le vicende dei protagonisti umani e non, in futuri più o meno possibili, raccontano il dramma di alcune situazioni che affondano le radici nel nostro presente. Uno sguardo lungo della fantascienza sui sogni di onnipotenza dell’uomo.

Apre la raccolta un racconto brevissimo “Cristoforo” finalista al Match D’Autore di Montesilvano scrive 2014, dove il destino dell’umanità si gioca all’interno di un dialogo muto tra un uomo e un robot telepatico.

Seguono due racconti lunghi:

“Non quando esso vive” finalista al concorso Amore e Morte indetto da Il Mondo dello Scrittore Network in collaborazione con Edizioni Esordienti Ebook tratta il controverso tema dell’eutanasia. In un futuro in cui ai pazienti in coma è assegnato un ologramma che esprime la volontà di morire, staccando la spina, il vero amore lotta per vincere sulla logica del relativismo.

“La stessa medaglia” finalista al Concorso Omero indetto dalla casa editrice Il Papavero e al concorso N.A.S.F. 10, dedicato a non vedenti e ipovedenti, narra di una temporanea cecità della protagonista che, tornando a vedere, scopre che la realtà che la circonda ha sempre avuto due facce.

Si prosegue con racconti molto brevi che di volta in volta hanno partecipato a contest letterari organizzati dal blog Il Mondo dello scrittore.

“Pinocchio” una favola 2.0 in cui il famoso burattino di Collodi si presta a dare voce a tutti quei bambini ottenuti per “diritto al figlio” dei genitori.

“Nascosto nei sogni” è la speranza di un’umanità che ha rinunciato a se stessa in nome di una folle, quanto insensata, ricerca di Dio.

“Il suono di quelle campane” è la storia di un’assenza e di un cuore spezzato in bilico tra la rete, la sua solitudine e la sua offerta di eternità e il nostalgico suono delle campane di una chiesa.

“Ariadne” è un omaggio a quanti sono scomparsi prematuramente e al nostro desiderio di poterli riavere qui con noi.

“Minosse” è un robot giudice di vite ormai considerate inutili e non più degne di essere vissute.

“Le luci delle Strade” un racconto di Natale dedicato a tutte le spose in attesa di maternità.

Nove racconti che spezzettano la modernità e la dipingono quale essa appare, pur continuando a sollevare interrogativi a cui è necessario dare una risposta.




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http://yougodblog.wordpress.com/

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