giovedì 30 agosto 2012

Intervista a Rosanna Lancione - Alberto Zuccalà



CHI E’ ROSANNA LANCIONE? 
Sono nata e vivo a L’Aquila; ho 29 anni; sono la referente del progetto Animazione per la Caritas diocesana di L’Aquila; mi sono laureata al DAMS teatro di Bologna nel 2006 e in Discipline Teatrali nel 2008; ho lavorato presso l’Ass. Teatrale L’Uovo-Teatro Stabile d’Innovazione  come assistente alla regia; sono alla mia quarta esperienza come regista di spettacoli musicali e quest’estate ho realizzato uno spettacolo in inglese con i ragazzi in vacanza studio con la Master Studio.  

COS’E’ IL PROGETTO “IL SAMARITANO”? CHE OBIETTIVO SI PROPONE? 
Il progetto “Il samaritano”, che ha come obiettivo la testimonianza comunitaria della carità e la promozione del servizio alla persona, è composto da quattro tappe: la prima è la proposta della commedia musicale “Come il buon samaritano” nelle parrocchie della nostra diocesi; la seconda sarà un workshop di formazione al servizio alla persona nel mondo ecclesiale ed educazione alla mondialità per i giovani nella loro quotidianità; seguirà un’esperienza di ascolto-animazione nelle zone terremotate dell’Emilia e si concluderà con l’inserimento dei partecipanti nel progetto “Giramondo” di educazione alla mondialità nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.
IL MUSICAL DI CUI SEI REGISTA HA LO STESSO TITOLO DEL PROGETTO? CI DAI QUALCHE ANTICIPAZIONE SEGNALANDOCI ANCHE I PROSSIMI APPUNTAMENTI? E’ GIA’ ANDATO IN SCENA IN ALTRI POSTI? 
La commedia musicale “Come il buon samaritano” propone la rilettura in chiave moderna della parabola evangelica e diventa uno spunto attualissimo per affrontare il tema della solidarietà, dell’impegno e della partecipazione, soprattutto in un momento storico in cui non sembra affatto superfluo sensibilizzare a questi valori, riaffermando la forza del comandamento di Gesù “Ama il prossimo tuo come te stesso”, spesso molto difficile da attuare, anche per il cristiano.
Lo spettacolo è già andato in scena nello scorso mese di giugno in due parrocchie e sarà riproposto in occasione della Perdonanza Celestiniana lunedì 27 agosto alle ore 21:00 presso il Ridotto del teatro Comunale di L’Aquila.

QUALE ENTUSIASMO HA MOTIVATO LA REALIZZAZIONE DEL MUSICAL? VI CONOSCEVATE GIA’ TUTTI? E’ STATO DIFFICILE CONCRETIZZARLO? 
L’idea del musical è nata dalla volontà di trasmettere messaggi diretti con una modalità più piacevole e alla portata di tutti. Gli attori dello spettacolo sono giovani delle nostre parrocchie e della Pastorale Giovanile da anni impegnati in attività come questa. Siamo riusciti a realizzarlo in poco più di un mese, nonostante gli impegni di studio e di lavoro di tutti.

IL TEATRO COMUNALE E’ UNO DEI SIMBOLI PIU’ IMPORTANTI DELLA VITA CULTURALE DELL’AQUILA, CHE EMOZIONE SUSCITA CALCARNE LE QUINTE E IL PALCO? PUO’ ESSERE UN LUOGO PER RITROVARE QUELLA QUOTIDIANITA’ E LE RELAZIONI CHE TANTO RENDEVANO BELLA LA CITTA’? 
Senza dubbio è un traguardo importante e un’occasione speciale, soprattutto perché ci permetterà di raggiungere un pubblico che non è solo quello delle nostre parrocchie ma coinvolgerà la cittadinanza tutta. Ci auguriamo che, per chi verrà a vederci, questo possa essere un momento bello d’incontro e condivisione nel cuore del nostro centro storico.

LA PERDONANZA CELESTINIANA, RICONOSCIUTA COME “PATRIMONIO D’ITALIA PER LA TRADIZIONE” E’ UN MOMENTO DI GRANDE INTERESSE STORICO, RELIGIOSO E CIVILE PER LA CITTA’ DELL’AQUILA. COSA RAPPRESENTA PER TE QUESTA STRAORDINARIA “ULTIMA SETTIMANA DEL MESE DI AGOSTO”? 
Un’istituzione, un appuntamento imperdibile che coinvolge tutta la città e ospita molti turisti da tutto il mondo: un momento di festa, ma anche l’occasione di riflettere sulla bellezza della misericordia infinita di Dio, che noi, ogni anno, grazie a Papa Celestino V possiamo sperimentare in maniera speciale con l’apertura della Porta Santa.

IL TEATRO COME MOTIVO DI EVASIONE PER NON PENSARE O COME MOTIVO D’INCONTRO PER SUPERARE? 
Entrambi, forse. Il teatro è la terapia più eccellente che io abbia mai sperimentato: ti consente di entrare in un mondo altro e magari di guardare te stesso dal di fuori, di osservarti per prendere coscienza di te e migliorarti; ma è anche emozione e condivisione di sentimenti comuni.

COME ACCOLGONO I GIOVANI L’ESPERIENZA DEL TEATRO? 
Con entusiasmo direi, è uno dei mezzi migliori per esprimersi e comunicare, ma anche luogo culturale e formativo.

TU CHE SEI UNA REGISTA BRAVISSIMA E GIOVANISSIMA, CON CHI TI PIACEREBBE COLLABORARE NEL MONDO DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO? 
Sono appassionata di commedia musicale, il Sistina sarebbe il sogno della mia vita, per cui mi piacerebbe lavorare con la compagnia di Garinei e Giovannini o la Compagnia della Rancia.

CHIEDENDOTI UN AUTOGRAFO CON DEDICA, COSA SCRIVERESTI? 
Un bacio, Rosanna.


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