CHI E’ FRANCESCO FARINA?
Francesco Farina è un cantatore novarese. Nasce a Cosenza il 23 dicembre del 1979 ma dopo pochi mesi si trasferisce nella città piemontese. Inizia a scrivere canzoni nel 1994 ma solo nel 2003 fonda la sua prima band. Dopo aver registrato due demo ufficiali e aver partecipato a vari concorsi (tra gli altri finalista in un concorso indetto da Vasco Rossi, NOPOP e MEI; artista della settimana per il Sanremo Rock Festival) grazie al suo rock, alla sua sensibilità, alla sua espressione sintetica ed immediata conosce, nel 2009, il produttore Massimo Luca. E’ con lui che l’autore compie un primo salto di qualità ed è con lui, alla produzione artistica, che incide il primo disco “Non c’è bisogno di correre”. Dal vivo si esibisce con una band straordinaria (“la migliore in circolazione”!) i The Straws: Michele Gasparetto e Paolo Pavesi alle chitarre, Fabio Effervescenti alla batteria, Nicolò Ferro al basso e Marco Manieri alle tastiere.
COME E CHI ISPIRA LA TUA PASSIONE PER LA MUSICA?
La mia passione per la musica nasce, credo, grazie alla mia timidezza! Forse è l’unico aspetto positivo che le riconosco! Sono una persona abbastanza silenziosa e riservata… quello che ho dentro riesco a “buttarlo” fuori solo sotto forma di canzone… questo è quello che mi spinge a scrivere, a creare… e lo farò per sempre! Perché è una necessità! Lo farei anche solo per tornare a suonare le mie canzoni sul divano di casa mia, è un bisogno del mio corpo… della mia anima! Quello che provo per la musica è amore incondizionato! Quando ami incondizionatamente… ami anche senza ricevere nulla in cambio… ami e basta! Se mi chiedi di “ispirazione” non posso far altro che risponderti che è il mondo che mi circonda ad ispirarmi! Quello che vedo viene assimilato, filtrato, genera emozioni e queste emozioni cerco di descriverle con le parole… fotografie... istantanee! Quando sta per nascere una canzone lo senti nell’aria… senti qualcosa di diverso, che ti sfiora… poi germoglia ed infine esplode dentro!
“NON C’E’ BISOGNO DI CORRERE” E’ IL TUO LAVORO. COME LO DESCRIVERESTI? E’ ANCORA POSSIBILE RIUSCIRE A NON CORRERE NEL NOSTRO TEMPO?
“Non c’è bisogno di correre” è un disco dall’anima e dalle sonorità fortemente Rock! Ho voluto scrivere storie e messaggi “positivi”. Sentivo il bisogno di comunicare messaggi positivi in questo periodo della nostra Storia che trovo “decadente”. Il titolo è assolutamente una provocazione… (in copertina, appunto, vengo ritratto con un sorriso!) considerati i tempi che stiamo vivendo, dove abbiamo corso per molto tempo dietro ad una tecnocrazia impazzita, questo titolo è uno slogan antisistema che aiuta a riflettere. Occorre che ritorniamo sui nostri passi e riprendere un percorso più umanistico…
“Non c’è bisogno di correre… … … ma c’è bisogno di vivere”
Non so se è possibile “non correre”… se proprio dobbiamo correre facciamolo almeno con giudizio e facciamolo per cose che sono davvero fondamentali… cose che arricchiranno la nostra persona!
Voglio ricordare che la produzione artistica di questo disco è del grande Massimo Luca (storico chitarrista di Lucio Battisti e dei più grandi cantautori degli anni ’70 nonché produttore, tra gli altri, di Grignani, Antonacci e Moro…) il quale ha suonato anche le chitarre acustiche ed il basso! L’album, inoltre, contiene il brano “Voglio Alice” cantato con la cantautrice bolognese Pia Tuccitto (autrice per Vasco, Patty Pravo ed Irene Grandi) artista rock davvero unica e straordinaria!
CALABRESE DI NASCITA PIEMONTESE D’ADOZIONE. QUANTO CAMBIA TRA NORD E SUD? AVRESTI AVUTO LE STESSE OPPORTUNITA’ IN CALABRIA?
A Cosenza ho trascorso troppo poco tempo per poter riconoscere profondamente cosa cambia tra Nord e Sud! Nonostante la breve permanenza ci tengo sempre a dire che sono calabrese… è un legame davvero forte quello che ho con la mia terra di nascita! Purtroppo le opportunità sono ben diverse, non c’è da nascondersi dietro ad un dito. Fortunatamente ci sono gran belle realtà, musicali e non (vedi ad esempio il bravissimo Davide “Il Folle” Beltrano… scrittore “contro” proprio della mia terra! Sentirete parlare molto di lui… è uno di quelli che scrive nella polvere della terra… la stessa polvere che ho anche io tra le mani!), che arrivano anche dal sud ma se parliamo di opportunità è molto più facile farsi notare a Milano, Bologna e Roma che a Cosenza, Bari e Palermo… fermo restando che il mondo della discografia è cambiato tantissimo. Escludendo i Talent Show (che non amo) le nuove leve devono fare anche da produttori per se stessi, curare le pubbliche relazioni e fare, possibilmente, anche da ufficio stampa! In pratica l’unica arma che si ha è quella di scrivere belle canzoni e fare tanti concerti…con la speranza di non sentirsi domandare dai proprietari dei locali: “Quanta gente mi porti?”.
CHE DIFFERENZA C’E’ TRA IL POETA E IL CANTAUTORE?
Il poeta ha un ruolo sicuramente più difficile… la sua arte si basa solo sulle parole quindi deve emozionare subito, essere d’impatto, deve stupire il lettore! Il cantautore è aiutato dalla musica… la musica, a volte, fa davvero tanto… aiuta a far riascoltare più volte l’opera; le canzoni hanno una veicolazione diversa (radio, tv…) questo aiuta anche a “legarle” a vari episodi della vita privata così da renderle eterne per l’ascoltatore!
QUALE SENTIMENTO MUOVE DI PIU’ LA TUA PENNA?
Come ti dicevo prima le canzoni nascono dalla pancia, sono le emozioni che vengono rielaborate e vengono fuori in forma di parole e musica! A volte vengono condizionate da una musica oppure sono proprio le parole a condizionare la musica… il tappeto di fondo! A voler parlare di statistiche mi sembra che la parola che uso più frequentemente nei miei testi è vita…vivere! Beh l’amore per la vita dovrebbe essere il primo dei comandamenti per ognuno di noi!
COLTIVI ALTRE PASSIONI OLTRE ALLA MUSICA?
Mi piacerebbe leggere un po’ di più lo ammetto…ma al momento tutto il tempo libero lo dedico alla mia musica!
CI CONSIGLI UN CANTAUTORE ITALIANO CHE TI PIACE PIU’ DI ALTRI?!?
Sono un grande estimatore di tutto il cantautorato italiano! Se proprio chiedi dei nomi devo per forza citare Battisti anche se il vero paroliere, nel suo caso, è Mogol… ispirato da musiche di una bellezza senza tempo! Parto dagli anni ’70 e vi consiglio un cantautore per ogni generazione: la genialità ed il lessico di De Gregori, la follia ed allo stesso tempo la lucidità di Rino Gaetano, la realtà… la schiettezza e la durezza di Vasco, la sensibilità di Carboni e la fantasia di Grignani! Dei più giovani mi piace un sacco Cremonini!
LE CANZONI VANNO SPIEGATE?
Una canzone spiegata è una canzone che non è arrivata al cuore della gente! L’ascoltatore credo che non debba essere “instradato”… deve chiudere gli occhi… lasciarsi andare ed immaginare tramite i suoi ricordi o il suo presente! Posso giusto raccontare degli aneddoti legati ad un brano e un domani magari spiegare il perché ho scritto questa o quell’altra canzone! Certo, attualmente, non avendo la possibilità di far passare molto i miei brani nelle varie radio sono, a volte, obbligato a spiegare… introdurre a parole le canzoni, durante i concerti, ma solo per attirare di più l’attenzione del pubblico.. per incuriosirlo! Lo ammetto ne farei a meno!!
SE TI PRESENTASSI LA COPIA DI UN TUO CD PER SCRIVERMI UNA DEDICA, COSA MI SCRIVERESTI?
Per Alberto e gli amici de “il Tendone”… continuate così! Con affetto F
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