mercoledì 28 settembre 2011

Alla fine - Alberto Zuccalà



Al calore dello spazio, aprirò il purgatorio delle mie lampadine spente e dell'infinito che vorrei raccontare minuto per minuto, nel fotogramma inconstante della fiamme eterne, consumate nei braceri scalzi delle prostitute. Steso al buio non vedo le sirene incantatrici. Perciò mio Signore, portami nel mare aperto, oltre i recinti spinati dei pensieri o sulle scrivanie piene di sonno, dove il tempo non resiste più se non torna a scrivere per te.

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