venerdì 20 aprile 2012

Intervista ad Andrea Baccassino - Alberto Zuccalà


CHI E’ ANDREA BACCASSINO?
Baccassino? Per gli amici Bac? È un tizio, nato nel Salento poco meno di 40 anni fa, leggermente sovrappeso, con la passione del raccontare! Mi piace raccontare storie e mi piace farlo in tanti modi diversi: scrivendo, cantando, fotografando... 

COME SI COMINCIA FARE CABARET?!? 
Non so come si cominci a fare cabaret: so come ho cominciato io! Era il 1996 e avevo già alle spalle parecchi anni passati tra palchi e palchetti a scrivere e a portare in scena commedie dialettali. Nel 1993 ero stato “socio fondatore” di un gruppo gospel e di un gruppo di musica popolare, e soprattutto venivo da DECENNI passati a parodiare canzoni famose. A un tratto ho cominciato a pensare che la mia passione poteva diventare un lavoro vero, e così ho preso un po’ di parodie, le ho cucite insieme con dei monologhi in uno spettacolo che avesse un senso compiuto (“Alzamene il Brodo”), e in coppia con il chitarrista Angelo Lezzi ci siamo lanciati. La prima serata l’abbiamo fatta a casa di un amico, la seconda da un vicino di casa del suddetto amico a cui la nostra prima performance era particolarmente piaciuta, e poi ho cominciato a propormi ai vari pub e locali del Salento e... beh, non mi sono più fermato!

TI SENTI PIU’ “CABAREGISTA” o “CANTARETTISTA”?
Sono tutte facce della stessa medaglia, una medaglia a quattro facce!!! Si tratta di raccontare storie. Di certo in questo momento dopo quasi 16 anni di cabaret (che per la verità mi hanno un po’ sfiancato) mi sento più spinto verso il cinema, cioè verso qualcosa di relativamente nuovo ed entusiasmante. E ci tengo a dire che il cinema è sempre stato la meta che volevo raggiungere, fin da quando avevo sei anni.

TRA I TUOI TANTISSIMI LAVORI, ESIBIZIONI, PUBBLICAZIONI, CD… C’E’ UNO A CUI SEI PIU’ LEGATO?
Ci sono episodi meravigliosi che mi legano a ognuno dei miei lavori. Ricordo con tenerezza e piacere la “prima volta” di Alzamene il Brodo, ricordo la volta che feci da apripista ai New Trolls davanti a cinquemila persone che per la maggior parte lasciarono la piazza dopo il mio spettacolo (chiedo scusa ai New Trolls...), ma ricordo con immenso piacere anche la prima di “Che Sto Passando” il mio monologo teatrale NON IN DIALETTO! Ricordo con grandissimo piacere le sessioni di registrazione di “La Free del Lunedì Mattina”, le risate interminabili in sala d’incisione con Alex Zuccaro e gli altri musicisti... Però non posso nascondere che l’aver vinto la prima edizione dell’Ecologico International Film Festival come sceneggiatore e regista del mio primo film “Li Promessi Sposi” è stato sicuramente l’evento più importante della mia carriera, quello che mi ha dato la prova concreta che anni e anni di sogni e di studio non erano stati vani. Un sacco di gente vuole fare un determinato mestiere e poi alla prova dei fatti non si dimostra all’altezza. Nel mio piccolo questo a me non è accaduto, ed è stato proprio la sera in cui sono stato premiato che ho deciso di aprire la mia piccola casa di produzione cinematografica: l’Abac Digital Studio. Ho impiegato quattro anni, ma ce l’ho fatta! Ecco, c’è questa cosa particolare: se si tratta di fare il cabarettista allora posso anche interpretare i miei spettacoli, ma nel cinema mi vedo soprattutto sceneggiatore e regista, non attore.

C’è un altro riconoscimento di cui vado particolarmente orgoglioso, ed è il premio Stefano Costa che ogni anno viene assegnato a quegli artisti che si sono distinti per l’impegno nel sociale.

TU CHE SAI COGLIERE PIU’ DI TANTI LA PARTE COMICA DEL NOSTRO SALENTO, QUAL E’ L’ASPETTO PIU’ BELLO DI QUESTA NOSTRA GENTE?
La cosa non so se più bella ma di certo più stupefacente della gente salentina è che riesce a passare indenne in mezzo a questa giungla di contraddizioni che è il Salento come niente fosse... Non abbiamo soldi ma abbiamo due case e tre macchine, amiamo la Svizzera ma torniamo sempre a casa, combattiamo contro le discariche ma anche contro gli impianti eolici e fotovoltaici, amiamo il nostro mare ma costruiamo case orribili praticamente sulla spiaggia, insultiamo i nostri politici e poi li invitiamo con tanto di tappeto rosso a qualsivoglia manifestazione... siamo tutto e il contrario di tutto. Ma in tutto questo marasma c’è una certezza: li purpette la tumenica! 

CON CHI TI PIACEREBBE COLLABORARE?
Allora: prima di tutto, come tutti gli artisti pugliesi e gran parte degli artisti italiani, mi piacerebbe collaborare con Caparezza. E vabbè, questo ormai è un classico. Tra i Salentini che negli ultimi anni si sono distinti, sicuramente Dolcenera! Poi devo dire che ho avuto già modo di collaborare con tanti artisti salentini, con tanti amici, grazie alle varie manifestazioni di beneficenza alle quali nessuno di noi riesce a rinunciare. Voglio anzi sottolineare il grande, grande impegno degli artisti salentini quando si tratta di fare della beneficenza. Poi, se posso sognare in grande mi piacerebbe collaborare con i Pooh, che sono un po’ i miei padri putativi per quanto riguarda la musica e che tanto materiale mi hanno procurato per le mie parodie. Mi piacerebbe sentire Roby Facchinetti cantare una mia canzone!!! E per quanto riguarda il cinema mi piacerebbe (in coppia magari col mio fido compare Alex Zuccaro) lavorare a un film di Dario Argento, come sceneggiatore e/o aiuto regista.

SAPER FAR RIDERE LA GENTE E’ UN TALENTO RARO CHE NON PUOI DONARE SE NON LO HAI INNANZITUTTO TU, PENSI DI DOVER RINGRAZIARE QUALCUNO PER AVERTI INSEGNATO A SORRIDERE?
Oltre alla buona sorte che mi ha dato questo talento credo di dover ringraziare le altre persone della mia famiglia che hanno o avevano lo stesso talento. Prima di tutto mio nonno materno: una persona che andava da Nardò a Calimera in bicicletta (quelle di una volta, senza il cambio Shymano) per lavorare alla costruzione delle strade del Salento, e poi tornando la sera a casa doveva affrontare un esercito di quattro donne tra moglie e figlie!!! È arrivato a vivere fino alla veneranda età solo grazie al suo senso dell’umorismo. E fisicamente era uguale a Woody Allen! E poi ci sono i miei tre immarcescibili cugini Massimiliano, Giuseppe e Gianluca con cui da piccoli si giocava a guardie e ladri (anzi a Capitan Harlock contro i nemici dello spazio) scrivendo i copioni di quello che dovevamo dire! Ancora adesso mi passano sottobanco un sacco di battute e molte delle mie canzoni più famose in realtà le hanno scritte loro!

CHE RAPPORTO HAI COL CIELO?
Sono il classico tipo che “non è vero ma ci credo!”. Io lo so razionalmente che non è possibile in nessun modo che esista un essere soprannaturale, invisibile ed eterno e onnipotente. Però nei momenti di sconforto o alla vigilia di qualche appuntamento importante è sempre a Lui che mi rivolgo. È Lui che ringrazio quando le cose vanno bene, ed è con Lui che me la prendo quando le cose vanno male. Non credo nel Vaticano, sono solo politici e burocrati e anche della peggior specie. Sono vicino a quei sacerdoti che si fanno il mazzo per aiutare la comunità, ma non credo che lo facciano perché sono preti: lo fanno perché sono persone vere, dal grande coraggio e dalla grande sensibilità. Ma ogni volta che un vescovo o un cardinale o un Papa preferisce acquistare un calice d’oro per la Messa anziché usare quei soldi per dare da mangiare agli affamati o da bere agli assetati, lì capisco che Gesù finisce crocefisso tutti i giorni e i chiodi nelle mani glieli infila la Sua stessa chiesa.

HA UN SOGNO SEGRETO ANDY BAC?
Io sono una persona fortunata: tutti quelli che erano i miei sogni col tempo si sono trasformati in progetti e quasi tutti quei progetti sono riuscito a realizzarli. Non credo di avere un sogno segreto, ma forse una segreta speranza sì: quella di avere nel mio lavoro successo sufficiente per poter lavorare a livelli sempre più alti. Dal circuito locale a quello nazionale, e poi a quello europeo. E poi che ne so, un agente di Hollywood nota il mio lavoro e un grande produttore mi propone la regia di un blockbuster di fantascienza. Ecco, il vero sogno sarebbe di poter lavorare alla trasposizione cinematografica della saga della Torre Nera di Stephen King. Ci sta lavorando attualmente (e già da un paio d’anni) Ron Howard, ma da qui alla fine della lavorazione passeranno almeno altri sette, otto anni... ce la posso ancora fare!!! :-)

HO LA COPIA DI UN TUO LAVORO CHE TI PRESENTO PER UNA DEDICA. COSA MI SCRIVI?
Ciao Alberto, divertiti! E... Rrobba ti comaaaaaaaa!!!

PER INCONTRARE ANCORA ANDREA BACCASSINO:

www.baccassino.com
info@baccassino.com
www.abac-studio.com
info@abac-studio.com
Facebook: 
Andy Bac
Abacdigitalstudio Andrea Baccassino
Twitter: 
Andrea Baccassino
www.myspace.com/baccassino
www.baccassino.blogspot.com

Nessun commento:

Posta un commento