lunedì 5 novembre 2012

Rigore della bellezza - Davide Scuotto


Rigore della bellezza è suo lo sguardo
che si avvicina al mio
con piccoli passi ,di piedi nudi ,sul nudo legno

Ad un tratto, nel tuo avvicinarti
in me ,l'ebbrezza d'oppio
antico rimorso di un antica vita
Penso a te
che stai tra i monti
dove gli alberi si prestano le foglie
e un torrente stretto di insidie, ti canta la sue melodie
mentre raccogli spinosi fastelli
Lume di luna fende randagi e case
la musica di un liuto
accompagna fidandosi al cantare del vento
Tuoi i baci,sulle mie carezze
Occhi tuoi grandi senza più amarezze
In questa eterna notte, Io nulla intendo
se il tuoi sapori tiepidi di primavera
su questo nudo legno
trasformano i geli del mio inverno

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